“Niente più di me” di Marco Carta: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Niente più di me” di Marco Carta
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2010 con “Niente più di me” di Marco Carta.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Niente più di me” di Marco Carta
“Niente più di me” è un brano con cui Marco Carta, nel 2010, prosegue il percorso di maturazione artistica intrapreso con l’album “Il cuore muove”. Scritto da Federica Camba e Daniele Coro, il pezzo si inserisce pienamente nel solco del pop melodico italiano, facendo leva su un’atmosfera sospesa e su un testo che racconta la complessità dei sentimenti non detti.
La canzone ruota attorno a una relazione fragile, indefinita, dove la vicinanza è desiderata quanto temuta. Il protagonista si ritrova intrappolato in un limbo di silenzi, in una distanza che è fisica ma soprattutto emotiva. L’incertezza diventa così la chiave del brano, che si muove tra la speranza e la resa, tra il bisogno di contatto e l’inevitabilità della distanza.
“Niente più di me” è un pezzo che parla a chi ha vissuto amori indecisi, non ancora sbocciati o forse già svaniti. È una ballata uptempo che non cerca risposte definitive, ma che si nutre dell’ambiguità dei sentimenti, lasciando che siano gli ascoltatori a scegliere il finale.
Il testo di “Niente più di me” di Marco Carta
Non so niente di te lo sento quando mi rispondi così
Non so niente di te nè tu di me
È una continua agonia lasciarsi vivere e non crederci più
Questa distanza non è possibile
Lasciami una fotografia che mi racconti un po’ di te
Fammi sentire come a casa mia al tuo silenzio dico no
Prova a gridarmi come stai manda un segnale che non si sa mai
Come se non ci fosse al mondo niente più di me
E mi chiedo cos’è
Che ci allontana e ci avvicina così
Non so stare con te né senza te
E’ la leggera apatia che spegne il sole di ogni mio desiderio
La troppa assenza non è possibile
Lasciami una fotografia che mi racconti un po’ di te
Fammi sentire come a casa mia
Al tuo silenzio dico no
Prova a gridarmi come stai
manda un segnale che non si sa mai
Prova a gridarmi come stai
prendimi per mano che non so chi sei
Come se non ci fosse al mondo niente più di me
Dimmi all’orecchio come stai
Parlami piano che non si sa mai
Prendimi la mano che non so chi sei?
Prova a portarmi dove sei
Mandami un segno che non si sa mai
Prova a gridarmi come stai
Prendimi la mano che non so chi sei
(Come se non ci fosse al mondo niente più di me)
Prova a portarmi dove sei
Prendimi per mano che non so chi sei
Come se non ci fosse al mondo niente più di me