“Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg mc: te la ricordi questa?

Fiorella Mannoia Frankie Hi-nrg mc Non è un film

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg mc

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2012 con “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg mc.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg mc

“Non è un film”, pubblicata nel 2011 come secondo singolo dall’album “Sud” di Fiorella Mannoia, è una canzone che scuote, denuncia, smonta retoriche e illusioni con lucidità e forza poetica. Realizzata insieme a Frankie hi-nrg mc, autore e compositore del brano, si presenta come un’operazione di contro-narrazione: non una favola, non una fiction, ma uno sguardo diretto e senza filtri sulla realtà delle migrazioni e dell’ipocrisia occidentale.

Sin dal primo verso – “Non è un film quello che scorre intorno” – il testo richiama lo spettatore all’attenzione, rompendo la “quarta parete” tra l’ascoltatore e il mondo. In un’epoca in cui tutto viene filtrato da schermi e media, l’invito è chiaro: non girare lo sguardo. Non trattare la sofferenza altrui come uno spettacolo da cui possiamo prendere le distanze.

Fiorella Mannoia, con la sua voce ferma e dolente, offre il contrappunto perfetto al flow tagliente e incalzante di Frankie. La narrazione si snoda tra versi poetici e crude immagini di attualità: uomini, donne, bambini stipati come “in carri bestiame”, in fuga dalla fame, “in un viaggio nell’inferno che prenoti e paghi”. Il brano diventa così una cronaca musicale che racconta l’esperienza migratoria non come emergenza ma come tragedia sistemica, generata da disuguaglianze globali e da un’Europa che si percepisce spettatrice e non parte attiva.

Frankie hi-nrg mc riesce a condensare in pochi minuti una mappa geopolitica e sociale che mette il dito nella piaga di un’umanità frammentata: chi consuma e chi è consumato, chi fugge e chi respinge. Ma il brano non si chiude nella disperazione. Al contrario, l’ultima frase è un imperativo morale: “Scegli da che parte stare, dalla parte del mare”.

Una frase simbolica, che richiama non solo il Mediterraneo come crocevia di destini, ma anche un senso più ampio di umanità condivisa. Il mare non come barriera, ma come spazio di passaggio, d’incontro e – potenzialmente – di salvezza.

La canzone ha ricevuto nel 2012 il Premio Amnesty International Italia, un riconoscimento che ne certifica il valore non solo artistico ma anche civile. In un panorama musicale spesso anestetizzato, Non è un film è un’eccezione coraggiosa: un brano che chiede responsabilità, presenza, empatia.

Il testo di “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg mc

Non è un film quello che scorre in torno
che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse le persone disperse
sospese e diverse tra noi e lo sfondo,
e il resto del mondo che attraversa il confine
ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo
ci sembra lontano perché siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante,
a un passo dal centro è gia troppo distante,
a un passo dal mare è gia troppo montagna,
ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista
questo qui non è un film e non sei protagonista,
puoi chiamare lo stop ma non sei il regista
ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista.

… Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena sbarcata sulla terra,
non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra,
son solamente uomini che varcano i confini,
uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame
gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame
attraverso il deserto rincorrono una via in balia dell’incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi
stipati nelle stive di disastronavi
come i nostri avi contro i mostri e i draghi
in un viaggio nell’inferno che prenoti e paghi
sopravvivi o anneghi questo il confine
perché non è un film non c’è lieto fine.

… Questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da santo domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle filippine colf e pure dal bangladesh
dalla bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede, noi siamo i mostri
loro la pietanza, noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza della varia umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare
i buoni vincon sempre,
scegli da che parte stare.

… Scegli da che parte stare,
dalla parte di chi spinge,
scegli da che parte stare,
dalla parte del mare

… Scegli da che parte stare,
dalla parte del mare

… Scegli da che parte stare,
dalla parte del mare

Scritto da Nico Donvito
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