“Nuda” di Max De Angelis”: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Nuda” di Max De Angelis
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2004 con “Nuda” di Max De Angelis.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Nuda” di Max De Angelis
Con “Nuda”, pubblicata nel giugno 2004 e presentata al Festivalbar dello stesso anno, Max De Angelis firma uno dei brani più audaci e viscerali del pop italiano di inizio Duemila. Dopo i positivi riscontri de “La soluzione”, il cantautore romano torna con un pezzo che esplora senza filtri il confine sottile tra desiderio, dolore e dipendenza emotiva, mescolando sensualità esplicita e malinconia cruda.
Il brano è costruito su una struttura musicale ipnotica e avvolgente, che segue il flusso mentale di chi ripercorre, quasi ossessivamente, un rapporto interrotto. Ogni “ancora” è una cicatrice riaperta, una voce che non riesce a spegnersi nella testa. L’assenza si trasforma in presenza mentale invasiva, fino all’epilogo glaciale: “Nuda come sei da me non tornerai”.
“Nuda” è una canzone che non cerca consolazione, ma si tuffa con coraggio nelle contraddizioni del desiderio e dell’abbandono. Max De Angelis costruisce un racconto senza sconti, carnale ma profondamente emotivo, capace di dire molto con pochissimo.
Il testo di “Nuda” di Max De Angelis
Nuda come sei ti alzi e te ne vai
Nuda come sei ti vesti e te ne vai
Abbiamo fatto l’amore ed è stato dolcissimo bellissimo
Abbiamo fatto l’amore amplesso lunghissimo, fighissimo
Nuda come sei ti alzi e te ne vai
Nuda come sei da me non tornerai
Abbiamo fatto l’amore ed è stato Stranissimo… Fuorissimo
Mi sono fatto il tuo odore ed è stato Lentissimo…bellissimo
Ma poi non ho più memoria di niente che rassomigli a te
Ricordo solo la voce sottile che vuole ancora me
Nudo come sei mi piace cosa fai dicevi
Nudo come sei fai tutto ciò che vuoi
Ancora ti cerco
Ancora tu che sei mia
Ancora la gelosia
Ancora nuda
Abbiamo fatto del sesso a New York in un attico il massimo
Abbiamo fatto anche il resto ed è stato romantico un classico
E sono mesi che non c’è più storia che rassomigli a te
E sento sempre venire una donna che non so mai chi è
Nudo come sei da me non te ne andrai
Nudo come sei adesso morirai
Ancora ti sento
Ancora in casa mia
Ancora l’ipocrisia
Ancora dolore
Ancora mi uccidi
Ancora sei fuori
Ancora la fantasia
Ancora la mente
Ancora ti voglio
Ancora l’orgoglio
Ancora la frenesia
Ancora
Nuda come sei ti alzi e te ne vai
Nuda come sei da me non tornerai