giovedì 21 Novembre 2024

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Nuovi singoli, settimana 19 dl 2018: Benji & Fede tentano il colpaccio

La recensione di tutti i nuovi singoli in radio

  • MOSCOW MULE – Benji & Fede

I due giovani ragazzi modenesi tentano un nuovo tormentone estivo questa volta da soli. A supportare i due stavolta ci sono Federica Abbate e Cheope che così ritentano il colpaccio dell’estate dopo Roma Bangkok coniugandosi anche alla produzione di Takagi e Ketra. Il brano, candidato fin da subito per la stagione estiva, sfrutta tutti i diktat per la realizzazione della perfetta hit estiva unendo le magiche parole di “estate” con “ballare” risuonando, giustamente, come fresco e leggero. Forse fin troppo accelerata nella sua struttura melodica sarebbe ulteriormente risaltata con una presenza femminile in duetto. VOTO: 6+

  • FOTOGRAFIA – Carl Brave, Francesca Michielin e Fabri Fibra

Una di quelle collaborazioni che non ci si aspetta ma che, poi, quando avvengono fanno subito esclamare “come ho potuto non pensarci prima!”. Ecco, questo featuring tra Carl Brave, un’eterea Francesca Michielin e un sempre in formissima Fabri Fibra è esattamente ciò che non ci si aspetta e, contemporaneamente, anche ciò che ci voleva. Apre il producer/trapper (feat. l’autotune) e poi entra in scena la giovane veneta che qui recupera il suo mondo toffoliniano ricordando non poco quella Elisa che guidò i suoi primi passi. Un’unione che fa bene a tutti, un’unione che funziona più sulla musica che sulla carta. VOTO: 7=

  • ITALIANI – Daniele Stefani

Daniele Stefani ItalianiMancava ormai da otto anni nelle scene italiane e risentire una voce profonda ed evocativa come quella di Daniele fa sempre piacere. Il suo mondo è da sempre quello acustico, intimo, trattenuto e poco appariscente ma in questo suo nuovo ripresentarsi riesce a trovare il modo per mantenere fede alla propria essenza più pura pur svoltando leggermente anche verso un inciso più aperto, orecchiabile e contemporaneo. Il testo gioca sui consolidati luoghi comuni che il nostro popolo porta con sè da generazioni e, forse, anche per questo non risulta la cosa migliore che Daniele abbia mai scritto. Da rendere giusto merito ad un gran bell’arrangiamento, uno di quelli che con nostalgia e professionalità odora ancora di vera musica suonata da strumenti “in carne ed ossa”. VOTO: 6

  • ULTRALEGGERO – Gianni Morandi

Gianni Morandi - D'amore d'autore

Firma di Ivano Fossati che, naturalmente, si fa notare non poco nella sua abituale profondità figurativa e quasi mai scontata. Gianni fa quello che da cinquant’anni fa sempre con la stessa classe e capacità rendendo davvero suo tutto ciò che canta ed interpreta. Il che è un bene ma, a volte, anche un piccolo difetto perchè tende ad omologare qualsiasi canzone, anche quelle che, come in questo caso, meriterebbero di distaccarsi per dire la propria in un modo quasi modo per riuscire a spiccare tra un repertorio così ampio. VOTO: 6-

  • BISOGNO DI TUTTO – Giovanni Caccamo

Giovanni Caccamo - EternoCaccamo mantiene anche questa volta quella sua immagine di “bravo ragazzo”, di ultra-classico propositore della bella ed eterna melodia italiana che quasi si dimentica della ritmica a vantaggio delle atmosfere sfuocate, soffuse e incentrate quasi esclusivamente sulle parole. L’inciso è liberatorio e richiama quella tradizionale apertura di braccia divenuta famosa grazie a Domenico Modugno e che Giovanni richiama senza troppa fantasia anche nel videoclip. Funziona, però, anche in questo caso la sua buona abilità autorale che riesce sempre ad unire questa sua veste posata ed estremamente tradizionale con un sentore di modernità ed attualità dato, forse, dall’immortalità dei sentimenti di cui racconta. Pecca nella vocalità che, però, oggi sta passando in secondo piano nella scena musicale attuale. VOTO: 7

  • LOGARITMI – Lorenzo Baglioni feat. Dark Polo Gang

Lorenzo Baglioni - Bella ProfIl nostro caro amico Lorenzo ci perdonerà ma questa sua collaborazione con la Dark Polo Gang era proprio evitabile musicalmente parlando. Fa sempre sorridere la sua capacità d’inserire un messaggio totalmente didattica nelle sue canzoni ma questa veste trap poco dona alla sua musica non creando alcun sussulto o cambiamento melodico capace di attirare l’attenzione distogliendo l’attenzione dall’ipnotico e distorto procedere del tutto. Alla fine mi annoio quasi quanto mi capitava durante le ore di matematica al liceo. E non è un buon complimento per un giovanotto come Lorenzo che, invece, aveva saputo attirare una curiosa attenzione anche da chi, come me, poco amava la musica-didattica. VOTO: 5.5

  • AMEMI’ – Mudimbimudimbi michael

Era una delle Nuove Proposte dell’ultimo Festival di Sanremo che meglio prometteva anche al di fuori del Teatro Ariston e, infatti, anche con questo nuovo singolo Mudimbi pare riconfermare le attese. L’ironia rimane la chiave di volta e di successo di questo giovane artista che dimostra, ancora una volta, di sapersi collocare con intelligenza e furbizia nel bel mezzo delle tante tendenze musicali dell’oggi musicale. Canzone danzereccia, trascinante e allegramente spendibile in questa stagione frivola dominata da piedini danzanti e dal reggeaton che impazza in ogni dove. VOTO: 6++

  • MONDO HOTEL – Timothy Cavicchini

È più rock che mai questo nuovo pezzo di Timothy che finalmente è pronto alla pubblicazione del suo nuovo album, Nudi e perpendicolare, realizzato tutto da indipendente. Il brano esalta l’abile capacità musicale del gruppo, che viaggia tra chitarre, bassi e batteria, ma pecca forse troppo rispetto a quella melodicità che Timothy spesso ha saputo dare alle sue creazioni capaci di fondere davvero bene pop e rock. Manca l’effetto orecchiabilità che avrebbe sicuramente reso più gustoso questo antipasto ad un album farcito di cose parecchio interessanti. VOTO: 6

  • NON SO – Urban Strangers

E’ la prima prova in assoluto in italiano del giovane duo figlio di X-Factor finora sempre concentrato sulla lingua inglese. Suonano, comunque, fedeli al proprio mondo figlio della leggera elettronica e continueranno a convincere quel pubblico che finora avevano conquistato. Rimangono, comunque, preferibili nella lingua anglosassone i cui suoni concavi meglio si adattano alla loro melodicità soft e priva di eccessivi spigoli ed eccessi. Non pienamente riuscita, “non so” per l’appunto. VOTO: 5

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.