Tutte le mini-recensioni dei nuovi brani in radio
- MESSI E RONALDO – Alessio Bernabei
Il nuovo singolo del giovane cantautore laziale è un inno curioso ed interessante sul piano musicale dove si prosegue la via intrapresa già con il precedente singolo. La scelta è quella di mantenere quelle tinte elettroniche con numerose tastiere anni ’80 ed un ritornello che intona “piacere sono Alessio e mi fido di te” ribadendo quel motto che pare caratterizzare l’intero ultimo lavoro votato a ribadire la propria identità e personalità oltre che il proprio percorso artistico e musicale. Trascinante ed orecchiabile è un altro ottimo tassello nella carriera del giovane cantautore che sempre più sta riuscendo a mettere a fuoco la direzione intrapresa verso una soluzione meno nazionalpopolare e scontata ma più ricercata e matura. VOTO: 6.5
- SFIGA – Antonello Venditti
Per lanciare la ripubblicazione di un album di 40 anni fa si opta per la scelta di pubblicare un singolo inedito datato esattamente dello stesso periodo di Sotto il segno dei pesci. Tirare fuori dei brani dai cassetti è sempre un’operazione coraggiosa ed entusiasmante per gli appassionati ma se alcune canzoni non sono mai state pubblicate un motivo ci sarà. E qui il motivo è quanto mai chiaro: è un brano che non merita nulla di che. Anzi. Venditti suona scanzonato ed allegro conservando quelle atmosfere tipicamente anni ’70 e quella voce chiara che all’inizio della sua carriera ancora presentava. Peccato che oggi il grande Venditti sia qualcosa di assai diverso da tutto ciò e c’è da dire che lo si preferisce assai rispetto a questa proposta. VOTO: 4.5
- CONFUSIANESIMO – Caparezza
Caparezza è sempre una garanzia ed il successo del suo ultimo album lo ha abbondantemente ribadito pur senza imporre al cantautore di scendere a compromessi mediatici o nazionalpopolari. Per questo nuovo singolo il focus viene messa nelle religioni, nelle fedi e nelle credenze più disparate siano esse celesti o materiali. Musicalmente la formula rimane quella tipica dell’artista pugliese che mescola l’elettronica, la distorsione sonora e vocale e un cantato a tratti intenso e a tratti parlato e sussurrato. Trascinante ed illuminante per chi ama il genere. Di certo, però, gli va reso il merito, a prescindere dei gruppi, di riuscire a scrivere dei testi che nove decimi dei suoi colleghi “contemporaneisti” nemmeno riescono a sognare. VOTO: 7
- LA SOLUZIONE – Laura Pausini
Archiviata (fortunatamente) la traumatica ed inadatta stagione estiva per le corde della Pausini si apre una stagione assai più adatta e consona al proprio repertorio di sempre che, senza possibilità di appello, continua ad essere l’unico possibile e praticabile. Il brano scelto è quello più delicato e soffice dell’ultimo progetto discografico della cantante di Solarolo. La cosa più positiva è il fatto di tornare a sentire Laura calcare finalmente atmosfere più morbide e meno spinte dal punto di vista vocale riuscendo a modulare bene e positivamente la dinamica della voce. Il risultato è sicuramente piacevole e delicato anche se non esattamente adatto all’alta rotazione radiofonica per la sua eccessiva melodicità. Un gioiellino che, forse, era meglio tenere all’interno dell’album come chicca per gli appassionati. VOTO: 7+
- SOGNI TRA I CAPELLI – Malika Ayane
Dopo una prova non esattamente convincente durante il periodo estivo la Malika nazionale prova a riprendersi la scena con questo nuovo singolo che decisamente meglio si adatta al periodo autunnale che si sta per aprire all’orizzonte. Il problema, però, rimane la poca orecchiabilità del brano che, anche in questa occasione dopo Stracciabudella, torna a sacrificare la dinamica e la vocalità più accentuata in favore di una delicatezza sublime e ricercata fino all’esasperazione. Visibilmente poco adatto alle radio e a diventare un tormentone questo nuovo singolo della cantante italo-marocchina avrà, presumibilmente, la stessa vita del precedente estratto pur confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, l’eterea eleganza vocale e di portamento della sua interprete ed autrice. Un prodotto di classe e, perciò, destinato a rimanere un gioiellino, forse, incompreso. VOTO: 7.5
- BOTTIGLIE ROTTE – Subsonica
E’ uno di quei ritorni attesi ed implorati da parecchio visto che Samuel e compagni in tutta la loro carriera non hanno mai deluso l’aspettativa di chi si aspetta soluzioni musicali differenti dalla massa pur facendo apparire una certa aderenza ai tempi. E anche questa volta è esattamente questo l’effetto che emerge senza alcun dubbio dal lavoro della band. Un brano colorato di pop-rock viene condito e imperniato di sfumature elettroniche e sintetiche a non finire esasperando, persino, le ultime tendenze sperimentate dal solo Samuel nel suo progetto solista. Tutto suona magnificamente ed il risultato è una bomba d’energia che finalmente scuote le troppo calme acque. VOTO: 8.5
- NEW YORK – Thegiornalisti
Riuscire ad azzeccare la terza hit consecutiva per un album è missione assai ardua al giorno d’oggi ma Tommaso Paradiso ed i suoi Thegiornalisti paiono quanto mai decisi a superare la prova anche perchè da questa New York dipenderà gran parte dell’esordio del prossimo album, lanciato proprio da questo singolo in radio. La scelta è un perfetto mix delle soluzioni adottate prima in Questa nostra stupida canzone d’amore e poi in Felicità puttana: una intensa ballata d’amore che gioca nelle immagini di una chitarra, dell’autunno e di chi vuole “dormire ancora un po’” unendoci una ritmica comunque sostenuta grazie alle tastiere coniugate alla batteria per tutta la durata del pezzo. Melodia e quel tocco di spensieratezza allegra sembrano poter stare insieme come il pane e la Nutella. Prova superata! VOTO: 8
- STAVO APPARECCHIANDO – Zic
Uno di quei protagonisti dell’ultima edizione di Amici di Maria de Filippi che malgrado la grande popolarità offertagli dal talent show non è riuscito a canalizzare l’opportunità verso il proprio progetto musicale che discograficamente ha avuto vita assai breve. Questo nuovo singolo, però, mette in campo tutte le doti migliori del giovane e bravo toscano che propone un’intensa ballata chitarra e voce che in ogni momento pare pronta all’esplosione portando la tensione emotiva sempre ad un passio dal punto limite di non ritorno. Ed invece quel confine non viene mai volutamente superato ed è giusto così, tutto suona magico, sospeso e vicino ad un mondo quasi cinematografico che, se non fosse per la bellissima voce graffiata di Zic, potrebbe persino ricordare le migliori composizioni di Zucchero. Peccato per il finale chiuso, forse, un po’ troppo velocemente, avrebbe meritato di meglio. VOTO: 8+
Ilario Luisetto
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