giovedì 21 Novembre 2024

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Nuovi singoli, settimana 4 del 2018: è il giorno del ritorno di Laura Pausini

Tutte le mini-recensioni dei nuovi brani in rotazione radiofonica da oggi

SPECCHI ROTTI – Alice Caioli

Una dei due nuovi talenti selezionati dal circuito di Area Sanremo per partecipare al prossimo Festival nel circuito delle Nuove Proposte sceglie di proporre un brano denso dalle strofe dense di parole che si dilatano in un inciso arioso, drammatico e intenso. Cita anche i “fiumi di parole” che all’Ariston portarono bene (fuori un po’ meno) e canta sottolineando nell’interpretazione la sensualità e il dolore emotivo scatenando anche una buona potenza vocale. VOTO: 6.5

  • FIRE ON ICE – Bianca Atzei

Bianca si lascia andare all’inglese (con una pronuncia che non è sempre perfettissima) e al ritmo dance per il quale Fortunato Zampaglione (autore del brano) pare avere ultimamente perso la testa. Il risultato è un brano tutto cantato su doppie voci che quasi distorcono l’effetto ruvido del timbro della giovane sarda sbarcata da poco all’Isola dei Famosi. Non c’è dubbio che si tratti di un brano contemporaneo, dall’interessante unione di un drop elettronico e di una struttura-canzone pop ma, forse, da Bianca ci si aspetta qualcosa di diverso, più dentro all’emotività e all’interpretazione tradizionale. Il risultato è comunque piacevole e sufficiente per ingannare l’attesa. VOTO: 6/7

  • COSA TI SALVERA’ – Eva

La miglior candidata femminile del prossimo Festival di Sanremo nel girone delle nuove proposte presenta un tradizionalissimo brano pop dotato nell’inciso dell’ampia apertura orchestrale incalzante. La voce delicata si fa ruvida e graffiata pur conservando eleganza nel raccontare un addio che, poi, forse è solo un arrivederci nello scoprire finale che il “cosa ti salverà” diventa un “cosa ci salverà”. L’inciso è sicuramente il punto forte dove le parole richiamano quel “case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale” di Tizianesca memoria che qui diventano “cuori da incendiare, chili da smaltire, pezzi di normalità”. VOTO: 7+

LE CANZONI – Jovanotti

Jovanotti - Oh, vita!Dopo un primo singolo sufficientemente divisivo Lorenzo fa un leggerissimo passo indietro scegliendo un brano più adatto a incanalare tutto il suo pubblico: quello che apprezza la sua natura hip-hop e movimentata ma anche quello che da lui e dalla sua musica ricerca un qualcosa di più pop e melodico. Delle strofe tutte battute dalla ritmica si alternano ad un inciso con un arrangiamento che si apre melodicamente smettendo di abusare del drop sintetico su cui tutta la produzione si basa. L’unica cosa davvero negativa è il continuo ripetersi dello schema strutturale che porta la canzone a durare all’eterno senza mostrare davvero una fine prossima: è giusto cercare di entrare in testa ma c’è un limite a tutto. VOTO: 6.5

  • NON E’ DETTO – Laura Pausini

Laura Pausini - Non è dettoEra il ritorno che ci voleva, quello capace di ricordare a noi italiani qual è la nostra sola, unica e vera identità musicale: la canzone pop melodica. Anche Laura negli ultimi anni aveva mostrato momenti di smarrimento perdendo, forse, il fuoco della propria musica per sperimentare stanze di un’altra abitazione che, a prima vista, potrebbe sembrare più lussuosa, moderna, grande ma che, in realtà, risulta a lungo andare vuota e inanimata. Grazie alle firme del sempre fedele Nicolò Agliardi e degli abili Edwyn Roberts (già autore di Simili) e Gianluigi Fazio la cantante di Solarolo materializza il suo ritorno discografico con il suo miglior brano degli ultimi anni: una ballata d’amore che parte con il pianoforte e unisce gradualmente archi, chitarra e batteria portando al consueto ritornello potente in cui la dinamica vocale ha lo spazio per esprimersi. Punto di forza è, sicuramente, l’inciso che con la sua orecchiabilità entra in testa fin da subito rispetto a delle strofe fin troppo narrative e articolate dal punto di vista testuale. VOTO: 8.5

  • IL CONGIUNTIVO – Lorenzo Baglioni

C’è in ballo una pizzata di redazione con Lorenzo per cui non so se potrò essere obiettivo in questa valutazione ma questo brano, che tra un paio di settimane sentiremo risuonare dal palco dell’Ariston di Sanremo, si candida ad essere uno dei prossimi tormentoni radiofonici. Basandosi su di uno spirito istrionico, simpatico e (quasi) giullaresco il buon “ragazzaccio” toscano si gioca così tutte le sue carte cercando, contemporaneamente, di far pronunciare agli italiani almeno un congiuntivo corretto nel corso della canzone. L’effetto tormentone è assicurato grazie ad una gran dose di freschezza, orecchiabilità e ad una faccia di quelle giuste per sfondare anche mediaticamente. VOTO: 7

SBAGLIATO – Lowlow e Riki

Lowlow e Riki - SbagliatoTema difficile e (purtroppo) attuale nel mondo dei giovani adolescenti che i due ragazzi aspirano a cantare con leggerezza e profondità. Lowlow è sempre riconoscibilissimo nel proprio incessante flow avvolgente e parlato, Riki s’inserisce, come il copione più consolidato prevede, per l’inciso con un’arditissima tonalità difficilmente ripetibile dal vivo. E’ esattamente questo a disturbare l’ascolto, forse, più di tutto: il brano non aveva di certo bisogno di schiamazzi, evidentemente sorretti da un possente uso dell’autotune, per risaltare, anzi, sarebbe risultato più aderente al tema se avesse mantenuto una certa compostezza anche nel cantato. Se proprio si voleva dare quella dinamica all’inciso si avrebbe potuto pensare, piuttosto, ad una voce femminile sicuramente più facilmente adottabile a tale estensione. VOTO: 6

  • CENTRO – Madman feat. Coez

Così si concretizza l’ennesimo (evitabile) ritorno sulla scena discografica di un altro di quei fenomeni rap/trap che, furbamente, sceglie di accompagnarsi a Coez, re delle classifiche degli ultimi mesi sia tra gli album che tra i singoli digitali. Si parla di una ragazza dipinta come una “baby” qualsiasi con cui è stato facile fare centro mentre “ti guardo fare un tiro e vorrei starti nella bocca”. Cliché all’ennessima potenza che distrugge quanto di buono si potrebbe cercare di trovare. VOTO: 4

  • ARRIVEDERCI ALLORA – Maldestro

Continua così il percorso di Maldestro che in questo nuovo singolo tratto dal suo ultimo album uscito lo scorso anno riesce a trovare una nostalgia musicale d’altri tempi. Suscita una poetica dotata di magia e di una sospensione d’eternità capace di emozionare nel racconto di un addio d’amore che, però, prima o poi si trasmuterà in un certo ritorno in cui il sentimento tornerà a trionfare. Interessante l’intermezzo parlato sul finale che realizza una rottura interessante e sancisce, se ancora ce ne fosse bisogno, tutta quella profondità su cui il brano si basa. Un brano d’autore capace di trovare anche il gusto popolare più comune. E non è poco. VOTO: 7/8

  • IL MAGO – Mudimbi

Mudimbi - Il magoE’ un altro di quei potentissimi candidati a sfondare dal palco dell’Ariston dal 6 febbraio prossimo. Mudimbi porta in scena un rap mischiato ad cantato-parlato di buona fattura su di una canzone dotata di un ritornello martellante e funzionale. Cresce con gli ascolti e dal vivo ha già dimostrato di riuscire a conquistare riuscendo a coniugare abilmente il linguaggio-canzone contemporaneo con la tradizione pop che, comunque, non è per niente rinnegata grazie ad un’ottima struttura melodica ed orchestrale. VOTO: 7-

  • PER RICOMINCIARE – Sonohra

Sono passati 10 anni da quando vinsero il Festival di Sanremo con la bella “L’amore” che oggi rivive, in parte, con questo nuovo brano che vede i due fratelli veronesi tornare finalmente al pop-rock acustico e tradizionale affiancati da una major discografica. Un brano che vuole essere un nuovo inizio seguendo la ricetta che caratterizzò l’esordio che tanto bene aveva portato al duo. Si parla d’amore ma, soprattutto, di “un’altra occasione per ricominciare” cantata con potenza, senza inibizioni, su di un bell’arrangiamento ritmico/acustico. Che sia un inizio positivo. Se lo meritano. VOTO: 7++

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.