venerdì 4 Ottobre 2024

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Nuovi singoli, settimana 43: Dabbono emozionante, Michele Bravi prevedibile

Tutte le mini-recensioni dei nuovi brani in radio questa settimana

  • BIANCA – Afterhours e Carmen Consoli

Bianca - Afterhours e Carmen ConsoliL’obiettivo del pezzo, a detta di Manuel Agnelli, è quello di unire due strade parallele che, fino ad ora, hanno sempre proseguito nella direzione della musica d’autore. L’occasione viene offerta da questa rivisitazione di un brano del 1999 che funge da apripista per la speciale raccolta che uscirà per il trentennale della band. Le lodi sono da tessere, ancora una volta, alla vocalità della Cantantessa che si rivela capace di domare anche questo brano plagiandolo a sua immagine e somiglianza nobilitandolo con il suo portamento e la sua eleganza. Dopo aver appeso Tiziano Ferro al chiodo riducendolo a suo “umile corteggiatore” con Il conforto passa ad Agnelli che mette da parte il suo istinto da “primadonna”. VOTO: 7.5

  • CANZONE CONTRO LA PAURA – Brunori Sas

Nuovo singolo della rivelazione cantautorale del 2017. Brunori Sas gioca mettendosi di fronte all’ascoltatore a cui racconta quella sensazione che un cantautore come lui vive quando “non c’è niente da cantare, solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male”. Sapore di musica, di quella vera, sentita e senza tempo. Sono le canzoni a parlare, a costituire il nucleo centrale del discorso pur essendo semplici canzoni d’amore anche perchè “alla fine dai di che altro vuoi parlare”. VOTO: 7/8

  • SKYLINE – Davide Petrella

L’autore di Elisa, Gianna Nannini, Francesco Renga e Cesare Cremonini alle proprie parole dona anche la voce in un’incalzante up-tempo 2.0 che si poggia su di un interessante beat elettronico che funge da ritornello separando le strofe cantate in un mood alieno e denso di parole e figure. Difficile immaginarsi così chi ha scritto numerosi successi pop di questi ultimi mesi ma forse è proprio la sorpresa a costituire la novità più interessante e curiosa. VOTO: 6+

  • E TU NON TI RICORDI – Emanuele Dabbono

Emanuele Dabbono - TotemLe lacrime non si possono trattenere di fronte alla bellezza di un suono vero, autentico, umano. In mezzo alla “tristezza più alla moda” che vede l’elettronica impossessarsi di ogni cosa c’è ancora chi ha avuto il coraggio di preferire la verità del cuore rispetto ai diktat radiofonici modaioli. L’autore dell’ultimo Tiziano Ferro (sue sono Incanto, Lento/Veloce, Il conforto Valore assoluto) si destreggia tra chitarra acustica e una bella orchestrazione di archi che coccolano l’ascoltatore insieme alla voce leggiadra che di tanto in tanto adotta un bel falsetto di consoliniana memoria. Una bella sorpresa! VOTO: 8.5

  • LINDA – Emis Killa

Si sposa oppure no Emis? Chi lo sa. Per ora rilascia a sorpresa questo nuovo singolo che, per certi versi, rappresenta una vera e propria novità per quanto lo riguarda. Influenze latine e spagnole che si riflettono anche nella scrittura testuale con delle citazioni sparse e particolarmente dense nel ritornello. Sound che rimane sempre elettronico e martellante ma che pare avvicinarsi sufficientemente alla scena trap che negli ultimi mesi si sta lentamente imponendosi. VOTO: 4.5

  • LA FELICITA’ – Fabrizio Moro

Nuovo singolo per il poeta d’amore che Moro racconta nuovamente con la lente della verità quotidiana. Pop-rock con una chitarra acustica e una batteria che sorreggono la voce graffiata e ruvida del cantautore che, da buon cantastorie, si lascia prendere da quel “frammento d’amore, amore sarà” e che puntualmente ricerca la consapevolezza che “prima o poi tornerà la felicità“. Non è uno di quei suoi brani intimi capaci di far venire la pelle d’oca ma rimane comunque un’ennesima poesia d’amore in musica. VOTO: 7

  • SCONOSCIUTI DA UNA VITA – J-Ax e Fedez

J-Ax e Fedez - Sconosciuti da una vitaPer la prima volta i due rapper escono dalla confort zone della produzione contemporaneista di Takagi e Ketra gettandosi a capofitto nelle, non di certo meno all’avanguardia, cure di Michele Canova Iorfida. A suonar strano, però, è soprattutto il sapor da “ballatona” che emerge malgrado una buona ritmica tutta sintetica. Tra Fedez e J-Ax vince il primo che se la canta e se la suona praticamente da solo intonando il ritornello con una resa vocale che è tutto un dire. Funzionerà come sempre perchè si fa canticchiare nella sua banalità melodica tipica del “karaokiano” pop dei due che di rap ha ormai ben poco. Funzionerà ma non per questo è ascrivibile alle cose loro cose migliori: né insieme né da solisti. Forse, invece, che proporre un qualcosa di poco convincente era meglio fermarsi ai dischi di platino già conquistati finora e prendersi del tempo per lavorare in modo più professionale. VOTO: 5

  • GESU’ CRISTO SONO IO – Levante

Titolo che suona come coraggioso e quasi blasfemo ma, poi, ascoltando il brano si comprende quanto, in realtà, il messaggio sia tutt’altro: si parla di violenza contro le donne che scelgono di non genuflettersi di fronte all’arroganza. “Gesù Cristo sono io che di miracoli ne ho fatti tanti: ti ho preso in braccio e ti ho portato avanti ma tu ricordi solo i miei peccati” canta una incisiva Levante che mantiene quella sua propria carica particolarista e personalista. Certo, non può essere l’hit del secolo ma rimane un brano che ben racconta l’identità artistica di questa ragazza che si sta pian piano creando un posto nella musica italiana. VOTO: 6.5

  • TANTO PER COMINCIARE – Michele Bravi

Michele Bravi - Tanto per cominciareMichele mette insieme Federica Abbate e Roberto Casalino, due dei migliori autori pop di questi anni, per un singolo che guarda a quelle “tante cose da imparare [che] non basterà una vita sola”. Il problema è che, malgrado il buon testo ed una melodia interessante nelle sue compressioni-distensioni, il sound è ancora una volta quello electropop con la voce sorretta da doppie sfumature e dall’utilizzo delle distorsioni sintetiche. Non c’è anima, non c’è personalità: tutto suona come un qualcosa di già sentito, di ultra-esplorato e di davvero poco innovativo. Peccato perchè Michele dalla sua ha delle particolarità che andrebbero sfruttate ma evidentemente, a volte, non bastano. Come non bastano le belle canzoni ben scritte. Lo si perdona perchè comunque è un singolo per un repack di un album interamente collocabile in questa linea musicale e quindi era difficile immaginarsi qualcosa di diverso. VOTO: 6

  • IL SOLE ALLA FINESTRA – Thomas

E’ già tempo di secondo singolo per il giovane Thomas che, nonostante i grandi riscontri di pubblico, fatica ad essere apprezzato dal mondo radiofonico. Il nuovo brano, scritto da Rory di Benedetto, Rosario Canale, C. Montanari, S. Laddomada, D. Galenda, F. Dalè e C. Frigerio, racconta di quei ricordi che puntualmente tornano a balzarci in testa come fossero delle parentesi mai definitivamente chiuse (“sento tutti quei ricordi addosso“). Inciso potente ed estremamente martellante con quel “no, non voglio” che si ripete continuamente accompagnando un arrangiamento contemporaneo e una melodia funky-pop perfettamente indossata dal giovane Bocchimpani. VOTO: 7.5

  • FRANCESCA E DICEMBRE – Tommaso Pini

Meno istrionico, ipnotico e sopra le righe del solito questo nuovo singolo di Tommaso Pini che continua a fare largo uso dell’elettronica e del mondo di mengoniana memoria. Una voce pacata e misurata “ci prova e mi trattengo” per esprimere una ballata pop che racconta di giorni che vanno e tornano, di un amore assoluto e totalizzante e di riflessioni a margine di una storia quotidianamente consumata dal tempo. Ha fatto di meglio. VOTO: 5-

  • QUELLO CHE VUOI – Zibba

Da autore per altri Zibba torna a pensare a sè con questo nuovo singolo che mantiene quella sua vocalità profonda, scura e blues che richiama il mondo di Mario Biondi rievocato, in questo caso, anche dalla melodia apertamente swing e distante dalle logiche del mercato odierno. “Possiamo essere quello che vuoi, essere quello che vuoi” recita a ripetizione un ritornello che, pur se orecchiabile, pretenderebbe una maggiore fantasia testuale soprattutto da un autore di questa stazza. Singolo che conferma il fatto di come Zibba funzioni maggiormente come penna autorale che come interprete di sé stesso malgrado pezzi gradevoli come questo che nelle strofe ha il suo punto forte. VOTO: 6+

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.