“Oasi” di Raf: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Oasi” di Raf
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2001 con “Oasi” di Raf.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Oasi” di Raf
Nel suo ottavo album “Iperbole”, uscito nel 2001, Raf offre con “Oasi” una delle sue tracce più suggestive e calde, una canzone estiva nel senso più emotivo e sensoriale del termine. Lontano dai cliché balneari, il brano è una vera e propria fuga poetica dal caos contemporaneo, un inno intimo alla ricerca di un rifugio, fisico o mentale, dove potersi perdere e ritrovare.
Il cuore del brano pulsa nel verso “Gli occhi tuoi nei miei, i miei nei tuoi come diamanti”, un’immagine limpida e intensa che cristallizza un istante perfetto, in bilico tra sogno e realtà. L’“oasi” a cui Raf fa riferimento diventa così metafora di un desiderio profondo, un luogo dell’anima che si manifesta solo nei momenti più autentici e fugaci.
Il testo di “Oasi” di Raf
Cerco oasi nell’estate ma nel mucchio ad una festa manca l’aria
cerco tra le spinte un varco salto fuori dalla mischia
e succede che
gli occhi tuoi nei miei i miei nei tuoi come diamanti
sto sognando o forse é la realtà
sei forse qui o sei l’oasi dei miei pensieri
in questa notte in questa notte che va
fermo di colpo tutto intorno per un attimo eterno
siamo solo noi
oasi nel miraggio di sciamani uno scalo in viaggio a Tangeri
o a Timbuktu
dire fare le parole restano fra i denti
frasi che si spezzano a metà
sospese qui in orbita tra stelle scintillanti
in questa notte in questa notte
gli occhi tuoi nei miei i miei nei tuoi come diamanti
sto sognando o forse é la realtà
sei forse qui o sei l’oasi dei miei pensieri
in questa notte in questa notte che va