giovedì, Marzo 28, 2024

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“Ogni cosa sa di te” mostra tutta l’eleganza di Greta Zuccoli – RECENSIONE

Recensione del singolo portato in gara al Festival di Sanremo 2021

L’eleganza è una dote innata impossibile da imitare o da acquisire nel tempo. Lo sa bene anche Greta Zuccoli che sul palco del Teatro Ariston si è giocata proprio la carta della classe e della raffinatezza, non solo estetica ma anche e soprattutto musicale, per la sua Ogni cosa sa di te. In un circuito di Nuove Proposte che, mai come quest’anno, si è rivelato poco interessato alla dimensione “pop-tradizionale”, la proposta di Greta (a cui qui la nostra intervista) ha assunto un valore tutto speciale che è giusto sottolineare.

L’intenzione è quella di dare corpo all’idea dell’amore a due attraverso, però, una narrazione totalmente personale e fuori dai classici schemi del pop sentimentale. Questo si realizza soprattutto nell’inciso dove, sorprendentemente, non si realizza alcuna esplosione ritmica o una qualche forma di esasperazione testuale del dolore interiore per la fine di quella storia d’amore raccontata dalle strofe.

La scelta è, invece, quella di dedicarsi a quegli “alberi infiniti che cercano il tuo cuore” guardando a quei tentativi di ricongiungersi e di ritrovare il modo di ripristinare i legami persi. L’amore sconfitto ed allontanato viene a trovarsi nuovamente protagonista per quella volontà di una delle due parti di continuare ad allungarsi verso l’altra metà.

Il racconto del cuore, delle sue diramazioni, di un amore finito ma che continua a costruire i propri legami sorreggono una performance vocale di tutto rispetto in cui una timbrica pulitissima dotata di un portamento d’indubbio valore si mette in evidenza come elemento centrale. E così si ritorna a quell’eleganza e raffinatezza che ‘o ce le hai’ o non puoi cantare canzoni che, come questa “Ogni cosa sa di te”, fanno leva proprio su quell’elemento. E Greta Zuccoli quell’elemento ce l’ha.

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Ogni cosa sa di te | Testo

Quanto pesa
Il dono di un ricordo
Se dentro c’è il tuo nome

Quanto pesa
L’odore di una notte
Che non contempla il sole

E adesso che ogni cosa sa di te
Nel vuoto che hai nascosto dentro me
Cresceranno alberi infiniti che
Tendono al tuo cuore
I miei saranno alberi infiniti che
Cercano il tuo cuore

Tu, luce inattesa
Ad ogni cosa dai un colore
Che va a curare il mio dolore

E sorpresa
Dai miei conflitti resto illesa
È segno di rivoluzione

E cresceranno alberi infiniti che
Tendono al tuo cuore
I miei saranno alberi infiniti che
Cercano il tuo cuore

E adesso che ogni cosa sa di te
Nel vuoto che hai nascosto dentro me
Cresceranno alberi infiniti e
Arriverò al tuo cuore
I miei saranno alberi infiniti e
Arriverò al tuo cuore

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.