Ora o mai più 2025, le pagelle dei brani inediti

Rush finale per i cantanti di Ora o mai più: le nostre pagelle degli inediti proposti oggi, sabato 1° marzo, nel corso della finalissima del programma condotto da Marco Liorni
Cala il sipario sulla terza edizione di “Ora o mai più” con l’appuntamento finale in scena questa sera, sabato 1° marzo, in prima serata su Rai 1. Ecco le pagelle degli inediti proposti dagli otto concorrenti di questa edizione: Anonimo Italiano, Antonella Bucci, Carlotta, Loredana Errore, Matteo Amantia, Pago, Pierdavide Carone e Valerio Scanu.
A livello generale, questa sera abbiamo potuto godere di un po’ di musica genuina a “chilometro zero”, ovvero non influenzata da logiche e tendenze imposte dal mercato. Ogni artista ha portato in scena un pezzetto di sé, restituendo agli appassionati un po’ di quell’autenticità e originalità che ha permesso a tutti loro di farsi strada per più di una stagione.
Per tutta questa serie di ragioni, autori e interpreti dei pezzi che andremo ad analizzare meritano davvero un grande plauso. Trattandosi di artisti che si rimetto in gioco, ho deciso di non dare voti, ma di esprimere semplicemente un giudizio, al primo ascolto, per rispetto e per augurio nei confronti di tutti i partecipanti.
L’auspicio è che, anche attraverso trasmissioni lodevoli come “Ora o mai più“, si possa tornare a dare spazio a un certo tipo di musica che non a tutti i costi deve suonare mainstream. È giusto che ci sia quella, ma è altrettanto giusto che ci sia anche altro. Detto questo, cominciamo pure.
Ora o mai più 2025, le pagelle dei brani inediti
Pago – “Fa che non sia per sempre”
di Pacifico Settembre, Gabriele Oggiano, Andrea Amati, Lorenzo Santangelo
Un pezzo molto profondo e intenso, che cattura sin dal primo ascolto. Sceglie di portare qualcosa di davvero inedito Pago in questa finalissima di “Ora e mai più”, dimostrando tutta la sua maturità e sottolineando il fatto che da “Parlo di te” sono passati comunque vent’anni. “Non avrò paura di ricominciare” canta l’artista, menzionando “questi anni fatti di sogni e attese”, in un crescendo emotivo che ti fa venire voglia di risentire il pezzo. E in un’epoca come quella di oggi, non è affatto scontato. Bello il messaggio e bella la melodia, forse un po’ imprecisa l’esecuzione, ma è figlia di un’emozione comprensibile quanto ammirevole. Il verso “e se talvolta ci perdiamo, fa che non sia per sempre” vale tutto. Ecco, questo è il brano giusto per rappresentare l’inizio di un nuovo percorso, in maniera lucida e consapevole.
Anonimo Italiano – “Lupo abbandonato”
di Antonio Decimo, Enrico Boccadoro, Roberto Scozzi
Ha scelto di non cantare l’amore Anonimo Italiano, un tema onnipresente nella stragrande maggioranza delle sue canzoni. La narrazione si sposta su un altro tipo di amore, che non è quello canonico tra esseri umani, ma in qualche modo ci regala una nuova declinazione del nobile sentimento per antonomasia, dedicandolo agli animali. Il testo racconta di un cane abbandonato sull’autostrada, che si ricorda di quando era a casa con i padroni e aveva una famiglia. Un pezzo toccante, che ci restituisce il talento di un artista prematuramente scomparso qualche anno fa: Enrico Boccadoro, che figura tra gli autori insieme allo stesso Anonimo Italiano e ad Antonio Decimo, che firma la musica. Apprezzabile l’aver voluto parlare di qualcosa di diverso, pur riuscendo a toccare comunque le corde della nostra sensibilità.
Matteo Amantia – “Togliersi di torno”
di Matteo Amantia, Giuseppe Lo Iacono, Emiliano Patrik Legato
Sorprende e spiazza anche Matteo Amantia, che non ci propina la solita ballata melodically friendly, ma vira verso una dimensione per lui inedita, grazie a questo funk elettronico carico di divertimento. Dopo aver ascoltato questo pezzo, siamo sicuramente curiosi di ascoltare le prossime produzioni degli Sugarfree, consapevoli del fatto che hanno ancora molto da dire e da dare. Purtroppo si sono trovati a ridosso di un periodo in cui la discografia non ne imbroccava una, causa errori ripetuti come quello di voler trovare a tutti i costi una nuova “Cleptomania”. I tempi, grazie al cielo, oggi sono cambiati e ben vengano i guizzi originali e le scelte non scontate. Il testo prende spunto dal tempo che viviamo, da questo eccesso di virtualità che a volte va a discapito della nostra umanità. In un mondo iper connesso, la sensazione è che a volte l’utilizzo della tecnologia sia un po’ eccessivo. Come suggerisce il titolo di questa bella canzone, infatti, verrebbe voglia di voglia di staccare tutto e di “Togliersi di torno”.
Loredana Errore – “In un abbraccio”
Giuseppe Anastasi, Marco Colavecchio
Un brano che dimostra come una vocalità importante come quella di Loredana Errore sia in grado abbracciare mondi sonori contemporanei pur non rinunciando alla buona melodia. Il testo racconta dell’esigenza di un abbraccio che, ad oggi, resta l’esigenza più vera e carnale che si possa immaginare, in termini di forza primordiale ed energia primitiva. La “ragazza occhi cielo” è cresciuta e dopo la realizzazione dell’album di cover “Stelle”, uscito tre anni fa, mette in discussioni il suo stile, con coraggio. L’esecuzione non è stata perfetta a causa di alcuni problemi tecnici in cuffia, merita un secondo ascolto nella versione in studio.
Antonella Bucci – “Sogni ribelli”
di Mauro Mengali, Antonietta Buccigrossi, Bruno
Ha un sapore di pop-dance anni ’90 l’inedito di Antonella Bucci, indubbiamento diverso da ciò che siamo abituati sentire da lei. Non si tratta di un brano classico, ma la leggerezza è la chiave di lettura di lettura, per una proposta orecchiabile e fresca. L’invito è quello di non abituarci alle convenzioni che ci vengono imposte dalla società, ma di ribellarci a un sistema che tende ad omologarci. Racconta una storia che può rivelarsi condivisibile e rappresenta un invito a ribellarsi a tutto ciò che strizza l’occhio alla consuetudine. Interessante la struttura e buona l’esecuzione, compresa la modulazione della voce, dove non si spinge solo sulla tecnica, ma soprattutto su un modo di cantare nuovo e contemporaneo. E tanti cari saluti a “Fino a teeeeee, amarti è l’immenso per meeeeeh”.
Valerio Scanu – “Solo con una parola”
di Valerio Scanu, De Pasquale
Al grido di “Fammi felice anche solo con una parola”, Valerio Scanu racconta chi è oggi e fin dove è in grado di arrivare. Un brano raffinato, con un testo profondo e delicato, un arrangiamento pulito che mette in grande risalto l’orchestra. Presentando l’inedito, Valerio ha dato sfoggio di tutta la sua classe, aggiungendo punteggiatura ed andamento al suo percorso. È un brano che parla di emozioni sussurrate, di attese e di desideri inespressi, avvolgendo l’ascoltatore in un’atmosfera elegante e raffinata. L’interpretazione sentita, ma misurata, fa il resto. “Solo con una parola” è un brano dall’impronta classica, ma dal retrogusto di rinascita.
Pierdavide Carone – “Non ce l’ho con te”
di Pierdavide Carone
Non me ne vogliano gli altri, ma si tratta dell’inedito migliore in concorso. Pierdavide Carone non è solo un cantante, ma è anche e soprattutto un autore, tra i più ispirati della sua generazione. “Non ce l’ho con te” è un omaggio alle persone che fanno parte della sua vita, un dialogo con se stesso, anche a tratti controverso. Il risultato è straordinariamente evocativo quanto toccante, astratto quanto concreto. C’è poesia, c’è sofferenza e tutto ciò che necessita una bella canzone. Una proposta che ribadisce, semmai ce ne fosse ancora bisogno, un concetto elementare: Carone è un artista che merita di avere un’opportunità importante, e la merita ora… non mai più.
Carlotta – “Il bacio”
di Giuseppe Anastasi
Un brano che mette in luce tutta la personalità vocale di Carlotta che, rispetto al percorso in trasmissione, sceglie di presentarsi con una ballata e non con un pezzo ritmato. Per certi versi, anzi, potremmo considerare “Il bacio” la prima vera ballad della sua carriera, di un repertorio composto prevalentemente da brani uptemo. Ma dai tempi di “Frena” sono trascorsi venticinque anni e la sua voce merita cotanta eleganza e cotanta maturità. Il brano, firmato da suo marito Giuseppe Anastasi, uno degli autori più ispirati della scena nazionale, dimostra come una vocalità importante sia in grado di abbracciare mondi sonori contemporanei per esplorare nuovi orizzonti musicali.