sabato, Aprile 20, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle della seconda tranche degli inediti di X-Factor 14

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi inediti del talent show di Sky Uno

  • SPARAMI – Cmqmartina

Gioca sempre con la sua sensualità sia fisica che timbrica per portare a casa un’esibizione onesta e decisamente personale. Convince con un brano appetibile e, soprattutto, funzionale in cui spicca una produzione ispirata ma comunque rispettosa delle sue capacità e del ruolo primario che deve essere riservato alla vocalità, al racconto narrativo e testuale. Un deciso passo in avanti nel suo percorso artistico che mette in mostra anche le sue abilità e potenzialità autoriali oltre che interpretative per un brano che ha tutte le carte in regola per far bene. Centrata. VOTO: 7.5

  • CICATRICI – Blind

Big Fish torna ad affacciarsi sul mondo di X-Factor per confezionare la produzione di questo secondo brano del mattatore (per ora) dell’edizione. Il risultato che ne esce è l’ennesimo buon esperimento che viaggia tra pop mainstream, rap edulcorato ed elettronica da adagiare sulla produzione ed il sound infarcito di autotune e campionamenti. Più “pop” rispetto al primo inedito presentato e, forse, anche per questo più “godibile” ed immediato. Funziona anche questa volta e, anzi, convince ancor di più grazie a questa dimensione più distesa. VOTO: 7/8

  • LITTLE PIECES OF MARMELADE – Little Pieces Of Marmelade

E’ un brano che riflette tutta la loro capacità musicale e la loro estrosità artistica che si allinea perfettamente con quello che il loro coach Manuel Agnelli individua come musica pura. In effetti si collocano al di fuori del mercato, lontani dalle mode e, per questo, anche dalle grandi masse che, spente le telecamere, difficilmente saranno attratti da una musica così complessa da rifare propria. Sul palco sfoderano tutta la loro energia e dimostrano di essere dei bravissimi musicisti. Ma poi? Poi questa canzone non la potrà canticchiare nessuno e allora, forse, viene meno un pilastro importante della musica. VOTO: n.v.

  • MORRISON – Santi

E’ il Tommaso Paradiso dell’annata e lo è senza troppo timore o remore. Lo dimostra anche con questo suo secondo inedito che, comunque, tenta di discostarsi (almeno nei suoni) dall’ispiratore di questa sua comfort-zone musicale. E proprio questo suo provare a destreggiarsi tra ciò che probabilmente è e ciò che, invece, vorrebbe provare a mostrare come proprio anche quando non lo è lo danneggia e compromette la resa del brano. La canzone rimane godibile e facilmente orecchiabile ma, una volta finita, non lascia nulla di così particolare da indurre l’ascoltatore a tornare ad ascoltarla. Una delle tante, insomma. VOTO: 5

  • MI AMI – Blue Phelix

Il testo ha l’ambizione di volersi dimostrare importante ed intenso ma in alcuni punti suona di “frasi fatte” rischiando, dunque, di risultare poco credibile rispetto al messaggio esplicito che la canzone vorrebbe trasmettere all’ascoltatore. Il ritornello chiamato completamente in falsetto stupisce e spiazza ma, forse, porta fuori strada la canzone indebolendola troppo rispetto a quello che l’urgenza di racconto che il suo interprete testimonia e trasmette in ogni sua esibizione. Se gli intenti, però, sono nobili la canzone non è matura al punto giusto. Con il lavoro potrà migliorare proprio dal punto di vista della scrittura musicale. VOTO: 5+

  • VIENI DA ME – Mydrama

Scrive e produce il fenomeno degli ultimi due anni, Tha Supreme. E questo dovrebbe bastare, a leggere le intenzioni di chi il brano lo promuove, a far spiccare il volo alla canzone e alla sua interprete. Effettivamente la canzone ha dalla sua tutte le armi necessarie per convincere rispondendo a tutti gli stilemi della più stretta attualità e contemporaneità musicale. Il pericolo, però, è che il peso di una produzione così blasonata possa schiacciare del tutto la personalità musicale di Mydrama rendendola una di quelle solite femminili sfruttate come vocalist ma poi svuotate di ogni credibilità dall’autotune. Malgrado tutto funziona. E’ innegabile. VOTO: 6.5

  • OH OH OH – N.A.I.P.

Suona da Dio e sfrutta le sue conoscenze musicali a proprio favore riuscendo a montare e smontare una canzone a proprio piacimento. Questa volta costruisce attorno a sè una forma-canzone più reale e spendibile grazie ad un utilizzo di quella che i giudici più volte hanno definito la sua “genialità” che poi, agli occhi del mercato, è inevitabilmente destinata ad essere letta come “stranezza”. E non sempre dal punto di vista più positivo del termine. Occorre capire lui prima che la canzone e non è affare semplice malgrado ciò questo secondo inedito fa un passo più verso il pubblico di quanto non avesse fatto il primo. VOTO: 6

  • LONTANISSIMO – Casadilego

Apre accompagnandosi con la chitarra acustica ma poi trova una produzione importante (anche se non invasiva) e potente a supportarla nel corso dello sviluppo del brano. Ciò che non viene (per fortuna) prodotto è la sua vocalità che arriva libera e pulita all’ascoltatore risultando, così, pura e pulita e questo è un dato eccezionale sia nel contesto di questa edizione di X-Factor che per lo scenario discografico italiano attuale. Anche in questo caso, però, a risultare debole è la canzone stessa che non viene supportata da un testo all’altezza e da uno sviluppo del racconto narrativo capace di incuriosire. Tutto suono (e in questo caso anche voce) ma niente contenuto. Peccato. VOTO: 7

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.