Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica
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STUPIDI RAGAZZI – Achille Lauro
Lauro cambia team di produzione e di scrittura affidandosi al duo di Davide Simonetta e Paolo Antonacci per la componente autorale e a Zef per i suoni. In effetti, rispetto al proprio passato, Achille mostra l’evoluzione più netta della propria carriera scegliendo la direzione di suoni elettronici e di una produzione contemporanea che ben sfrutta tastiere, distorsioni e sintetizzatori anni ’80. Anche il modo di cantare del cantautore romano si modifica facendosi meno sbiascicante per affrontare con maggior schiettezza emissiva il cantato. Va promosso per il coraggio di saper cogliere il momento giusto per cambiare. VOTO: 6+
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SUPEREROI – Alex Britti
Vive un nuovo periodo pop la scrittura di Alex Britti che, pur mantenendo la propria caratteristica blues fondante, nelle ultime uscite si è dimostrata capace di entrare in relazione anche con l’espressione più immediata e accessibile al grande pubblico rispetto a quanto è stata in altre occasioni. Il ritornello non esplode in un’apertura armonica ma si distingue comunque con efficacia rispetto a delle strofe dense di parole e d’immagini. Proposta interessante musicalmente per ascoltare soluzioni musicali a cui non siamo più abituati. VOTO: 7+
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UN PO’ DI TE – Alex Wyse
Dedica ai propri fan da parte del giovane cantautore di Como emerso con la penultima edizione di Amici di Maria de Filippi e che, anche in quest’occasione, mantiene intatta la propria caratteristica portante sul versante musicale. La delicatezza di voce e arrangiamento si riflettono anche nella dimensione testuale che auto-definisce il cantautore come “un poeta notturno” prima di lanciarsi in una dedica romantica all’amore riferendosi ad un ‘te’ generico ed impersonale che, però, è capace di portare in una dimensione spaziale altra. Breve ma completa. VOTO: 6/7
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SESSO E ARCHITETTURA – Colapesce e Dimartino
Per accompagnare la pubblicazione del loro nuovo album d’inediti, i due cantautori siciliani scelgono questo brano per la rotazione radiofonica. L’intenzione non è quella di creare un tormentone dell’airplay ma comunque l’inciso gioca con quella furbizia autoriale che due penne così sottili hanno imparato a far proprie con il mestiere ed il tempo. Piace l’emissione vocale mai forzata o urlata per lasciare il giusto spazio ai suoni e ad un testo mai banale o prevedibile pur nel racconto dell’amore di tutti i giorni. VOTO: 6.5
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NINNANANNA – Enrico Nigiotti
Diventato papà da poco Enrico Nigiotti non ha saputo fare a meno di dedicare fin da subito una scrittura alle proprie creature. L’occasione lo porta anche a collaborare con la penna di Lorenzo Vizzini che ha ben sviluppato un timbro riconoscibile e fedele a se stesso nella scrittura pop più sincera. Enrico non è nuovo alla dimensione della scrittura-dedica e lo fa con sempre una forte efficacia riuscendo, anche vocalmente, a sottolineare i passaggi chiave di una canzone ben scritta e ben strutturata. VOTO: 7
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AMI/ODI – Follya
Accompagnano con questo brano la pubblicazione del loro primo album d’inediti i ragazzi che furono in sostanza gli ex Dear Jack. La produzione viene affidata ai Room9 e, anche in questa occasione, si rivela essere il tratto distintivo e più forte dell’intera proposta anche se forse, trattandosi di una band, la componente “suonata” risulta troppo secondaria rispetto alla totalità. Alessio interpreta con la solita verve pop-rock un testo che gioca con le parole e le loro assonanze. Peccato, anche in questo senso, una certa sovrabbondanza di effetti distorsivi che offuscano la resa vocale del vocalist. VOTO: 6
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COCKTAIL D’AMORE – Mahmood
E’ un Mahmood che torna alla musica dopo un lungo periodo di assenza dalle scene. Il brano non è la cosa più potente di cui è stato capace di scrivere ma sicuramente è un’occasione per dimostrare un’evoluzione seppur non rivoluzionaria rispetto al proprio passato. Il ritornello è senz’altro potente, evocativo nella propria costruzione melodica suggestiva e facilmente memorizzabile dall’ascoltatore. Le strofe sono meno immediate, più articolate sfruttando la componente tecnologica per creare effetti che lavorano di distorsione sulla voce sempre bella di Mahmood. Può crescere con gli ascolti. VOTO: 7
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A SQUARCIAGOLA – Olly
Dall’ultimo Festival di Sanremo ha conquistato il pubblico dei giovanissimi con una propria dimensione sonora ben definita che anche in questo nuovo inedito viene ribadita con sufficiente chiarezza. Olly si affida a delle strofe sufficientemente cupe e poggiate su di una ritmica appena accennata in supporto all’arpeggio di chitarra. Poi il ritornello si apre con la voce che si affianca anche ai cori per creare quello spessore che solitamente ha sempre creato la distorsione vocale. Bene l’introduzione nello special di un assolo d’arco (elettronico) per ravvivare la dinamica di un pezzo che sonoramente è ben costruito. VOTO: 6.5
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Ilario Luisetto
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