giovedì, Aprile 18, 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: Alex rimane pop, Aka7even cerca il motivetto

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio

  • VOCE – Aka 7even

Nasce con l’idea del jingle pubblicitario e, probabilmente, in quel contesto risulterà essere una scommessa vincente grazie ad un inciso facilmente memorizzabile, apprezzabilmente leggero e scritto con qualche trucchetto del mestiere che si fa palese ma non scontato. Certo, pensare questo singolo come la più alta rappresentazione della proposta di Aka7even farebbe storcere il nasco rafforzando la convinzione che, nelle sue ultime proposte, manchi un filo conduttore identitario ben definito. VOTO: 6-

  • MANO FERMA – Alex

Alex fa Alex e questa è una prima (importante) rassicurazione e certezza per chi poteva magari temere una deriva commerciale per conservare lo spazio discografico ottenuto anche senza l’importante trampolino televisivo di ‘Amici’. La produzione di Katoo, in realtà, prova l’inserimento di alcuni suoni non troppo standardizzati e classici ma non vuole, né può, snaturare lo spirito sostanzialmente pop emozionale del pezzo. Un pezzo che racconta di un amore che può finire ma che “tornerà in un altro modo” e lo fa con la solita visceralità autorale e interpretativa. L’ausilio di Saverio Grandi alla scrittura si avverte forte nella struttura melodica del pezzo. Piace. VOTO: 7.5

  • TESTA X ARIA – Lorenzo Fragola e Mameli

Quella che è di fatto una nuova coppia musicale del nostro presente torna a proporsi nuovamente scegliendo per la prima volta la forma di una ballad contemporanea. I suoni utilizzano i sintetizzatori per creare un’atmosfera scura, dark e sospesa che ben riflette il mood di un brano che racconta di lacrime, timori e insicurezze che derivano dalla “paura di volare, paura di cadere”. Le due voci sono sempre più vicine e a proprio agio insieme anche se, probabilmente, l’animo pop di Fragola è quello più sacrificato e nascosto dei due in questa dimensione così sperimentale, indie e di ricerca sonora. Manca il ritornello che si faccia cantare a squarciagola, manca quell’apertura essenziale per farsi canticchiare ma i due paiono non voler cercare affatto queste soluzioni. VOTO: 6.5

  • SCANDALOSA – Myss Keta e Malena

Vorrebbe giocare con le luci rosse ed il proibito la brava Myss Keta che ha sempre un’aurea interessante attorno al suo personaggio ma che non sempre trova il modo giusto per trasferire questa dimensione alla sfera musicale. In questo caso il featuring con Malena non esiste risolvendosi soltanto ad un cameo finale ma contribuendo, probabilmente, di più al ricondurre il brano nel contesto desiderato. Il brano di per sè non è nulla di che: ben prodotto e accattivante manca, però, di una sfacciataggine che, invece, l’ironia di Myss Keta avrebbe saputo reggere tranquillamente portando in scena un testo più coraggioso. VOTO: 5

  • VUOTO DENTRO – Sick Luke, Mara Sattei e Bresh

Uno dei produttori più apprezzati e convincenti del 2022 sceglie due voci altrettanto in voga e promettenti con l’idea, probabilmente, di riuscire a trovare un pezzo capace di fare il botto. In realtà, la cosa funziona solo a metà soprattutto per colpa di una Mara Sattei che suona fuori contesto e non perchè il pezzo scelga una dimensione a lei estranea o lontano ma perchè il testo che la sorella di thasup si scrive non vuol dire sostanzialmente nulla e, per di più, il suo cantato risulta confuso, difficilmente decifrabile a tratti ed eccessivamente costretto in degli spazi stretti che non rappresentano il suo flow naturale. Molto meglio fa un Bresh sempre a fuoco che, però, è l’ospite del brano e non di certo il pilastro del tutto. VOTO: 5.5

  • PATTO CON RISCATTO – Vasco Rossi

Non è il pezzo della vita di Vasco ma nemmeno uno dei migliori del suo ultimo album d’inediti che alla rotazione radiofonica, indubbiamente, ha già dato tutto il proprio meglio con Una canzone d’amore buttata via” Siamo qui. Stavolta il Blasco manda in radio una canzone “normale” sostanzialmente per promozionare il suo prossimo ritorno live ed il lancio del nuovo cofanetto discografico. La canzone in sè riprende il rock tipico di un Vasco che racconta di un generico “noi” e riutilizza il tradizionale linguaggio con cui il cantautore di Zocca ha costruito il proprio vocabolario musicale negli anni. VOTO: 6

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.