Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio
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SERIA – Biagio Antonacci
E’ un Biagio Antonacci inedito quello che torna a sorpresa con un singolo che anticipa la pubblicazione del prossimo album d’inediti atteso per la fine del 2022. A curare questa nuova uscita del cantautore milanese è il team di d.whale (Davide Simonetta) in cui rientra anche il giovane e talentuoso figlio-autore, Paolo. Proprio l’apporto del nuovo team di produzione porta la novità più rilevante di questa uscita che consiste in un suono contemporaneo capace di sfruttare anche la componente urban-elettronica che ben si adatta anche ad una voce strutturata come quella di Antonacci. In estate è difficile per chiunque ritagliarsi un proprio spazio ma per gli artisti della generazione della voce di ‘Iris’ ultimamente lo è anche di più. Le radio, però, stavolta potrebbero essere dalla sua. VOTO: 7
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UN’ESTATE FA – Chiara Galiazzo
Torna a mostrarsi con una cover la brava vocalist veneta che non si ascoltava da qualche tempo. Il brano riadattato in italiano dal francese da Franco Califano conoscendo un gran successo viene questa volta rimodulato da una produzione in pieni anni ’00. Quel sapore dance che il pezzo conosce per la prima volta si sposa, tuttavia, alla perfezione con la malinconia che sia la canzone che la voce di Chiara possiedono naturalmente dimostrando senza sforzo alcuno. Un plauso va fatto, dunque, ad una produzione illuminata di Riccardo Di Paola e Alessandro Galdieri oltre che alla capacità sempre convincente di Chiara di approcciare i brani rendendoli propri. VOTO: 7+
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SOTTO UN TRENO – La Rua
E’ una vera e propria ripartenza quella dei La Rua, fermi da quasi quattro anni musicalmente parlando e legati ad un mondo musicale folk-pop che, in questo nuovo singolo, non si ripresenta minimamente. La voglia è quella di raccontare un amore consumato che si trova nella fase in cui “la notte non dormo e penso e ripenso a tutto quello che avrei potuto fare di più”. A produrre c’è la mano di Elisa ma a dominare è la costruzione strumentale del pezzo che evolve dritto dritto verso una dimensione power rock che, proprio sul finale, raggiunge il proprio apice. Potente, sorprendente e curata fin nei minimi dettagli. E’ una bella ripartenza. VOTO: 7++
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ONDE – Margherita Vicario
Ha sempre una voce gradevole da ascoltare la brava Margherita Vicario che possiede la capacità di giocare con efficacia con le diverse sfumature timbriche della propria ugola anche se, in questa nuova occasione estiva, viene a mancare quell’idea di stravolgere e stupire l’ascoltatore a volte anche facendo più del dovuto a livello vocale. Il ritornello va alla ricerca dello spot che possa catturare e farsi ripetere all’infinito anche al primo ascolto distratto. Funziona a metà e se il pezzo risulta comunque piacevole da ascoltare non rimane impresso come uno dei migliori episodi proposti fin qui dalla Vicario anche a livello di suono e produzione. VOTO: 6-
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ZODIACO – Michele Bravi
Più disimpegnato rispetto alla profondissima e teatrale ‘Inverno dei fiori‘ andata in scena all’ultimo Festival di Sanremo. Michele Bravi in questa occasione riparte dalla sua giovane età, dalla leggerezza che gli appartiene e dai sapori estivi di questa imminente stagione. Il risultato è un up-tempo che sfrutta pienamente la dimensione ritmica creando un interessante ed esaustivo tappeto sonoro a livello di arrangiamento. Le strofe suonano più potenti e precise dell’apertura dell’inciso che, invece, perde di potenza. L’estate non è probabilmente la stagione più indicata per una voce ed una personalità come quella del cantautore umbro ma c’è da dire che, anche in questo caso, dei passaggi interessanti all’interno della proposta ci sono. VOTO: 5.5
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FARFALLE – Michele Merlo
Arriva postuma questa nuova uscita targata Michele Merlo e, forse, anche per questo risulta difficile da valutare. Togliendo di mezzo la biografia del suo interprete ed autore (cosa mai del tutto possibile) la canzone merita il giusto plauso per la profondità che riesce a raggiungere a livello di senso. Le strofe si prendono la libertà di scegliere il rap per permettersi di trasferire interamente tutte le parole che si ha l’esigenza di urlare al mondo. Meno efficace, invece, è l’apertura dell’inciso che, su un tappeto sinfonico con gli archi in primo piano, riporta Michele ad un cantato melodico e tradizionale che, probabilmente, avrebbe avuto bisogno di una voce più strutturata. Potente per ciò che racconta, per il talento che racchiude. VOTO: 7.5
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GIOVANI WANNABE – Pinguini Tattici Nucleari
Ripartono esattamente da dove avevano interrotto ormai un anno e mezzo fa i Pinguini Tattici Nucleari. La nuova uscita di Riccardo Zanotti e soci ripropone al pubblico quella positività e leggerezza intrinseca nella maggior parte delle proposte della band bergamasca. Dato che il successo lo hanno già vissuto è probabile che i fan apprezzeranno anche questa nuova uscita che nella stagione pre-estiva ha tutte le carte in regola per riuscire a funzionare senza dover per forza sposare le logiche del reggae dell’estate inoltrata per farsi spazio tra una concorrenza serratissima. VOTO: 6.5
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LIKE A MELODY – Serena Brancale e Roshelle
“Ci vuole un gospel per tirarsi su”. Parte così questa nuova canzone di Serena Brancale che s’ispira apertamente alla dimensione anglosassone di artisti come Sam Smith o Tom Walker. Il controcanto viene affidato ad un continuo coro di sfondo che sostiene bene la voce calda di Serena. L’apporto di Roshelle consiste in una dose di delicatezza inedita che può rischiare di risultare persino eccessiva per quella tinta timbrica quasi impalpabile che la giovane ragazza sceglie di schierare per portare a termine un pezzo che è molto più nelle corde della Brancale che nelle proprie. La chiusura è fin troppo anticipata per essere vera: brano mutilato di un’evoluzione che avrebbe meritato. VOTO: 5
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PIOVE IN DISCOTECA – Tommaso Paradiso
Si affida a Davide Petrella e Dario Faini il cantautore romano per questo nuovo singolo inedito che, da un certo punto di vista, sembra finalmente voler recuperare la tradizione dei tormentoni estivi che Paradiso ha spesso intercettato in passato. Il potenziale effettivamente c’è tutto anche se il pre-ritornello non riesce perfettamente ad integrarsi alla struttura costruita dalle strofe e da un ritornello che, seppur funzionale, poteva permettersi di spingere un po’ di più sull’acceleratore. Rimane da capire come il pubblico reagirà a questo nuovo tentativo di riappropriarsi dei grandi slot mediatici nella bella stagione da parte di un Tommaso Paradiso che, da qualche tempo, non scrive un vero e proprio tormentone da classifica con efficacia. VOTO: 6+
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VIENI NEL MIO CUORE – Ultimo
Cambia pelle in vista del suo imminente tour negli stadi il romano Ultimo che, forse per la prima volta, racconta l’amore sotto la lente della positività, della felicità e del benessere reciproco. “Vieni nel mio cuore che c’è un posto migliore” recita l’ultimo verso del pre-corous prima che l’inciso sfrutti i cori ed una ritmica che non si risparmia con una batteria in grande spolvero. Il pezzo c’è e negli stadi si farà cantare che è una meraviglia rappresentando anche quel clima di festa che la finalmente possibile realizzazione di questo tour porta con sè. Sarà ora interessante capire se da questa svolta, soprattutto a livello musicale, il repertorio di Ultimo ricaverà una vera e propria virata o se, invece, questo buon singolo rappresenterà un unicum. VOTO: 7.5
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Ilario Luisetto
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