sabato, Aprile 20, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle Nuovi Singoli: Elodie riscrive il pop contemporaneo, Simona Molinari interpreta

Tutte le nostre mini-recensioni ai nuovi singoli radiofonici

  • CI SARO’ – Alfa

Non smette di produrre e proporsi Alfa che con una serrata cadenza continua a lanciare pezzi nuovi sul mercato. Per questo nuovo singolo il giovanissimo artista genovese sfrutta un ritornello facilmente canticchiabile anche grazie all’introduzione delle doppie voci che enfatizzano l’effetto-coro. La scrittura rimane incentrata sul racconto del sentimento a due declinato in una chiave giovane ma non per questo scontata. Alfa sta lavorando particolarmente sull’aspetto sonoro delle proprie nuove creazioni e questa volontà di rendere più completa la produzione lo sta aiutando a crearsi una propria identità via via sempre più definita. VOTO: 6

  • UP IN FLAMES – B3N e Bella Thorne

L’ex di Benji & Fede si presta come interprete ad un pezzo inglese da dividere con la propria compagna di vita. Le due voci stanno bene nel loro accostamento creando la giusta contrapposizione tra il timbro più profondo di lui e quello più cristallino di lei. Il pezzo risulta fragile solo nella scrittura che ricalca la struttura delle classiche colonne sonore cinematografiche che crescono mano a mano diventando sempre più complete nella parte strumentale che parte quasi solo con una chitarra acustica per, poi, chiudere con un’orchestrazione completa. La canzone, dunque, risulta fin troppo prevedibile ma le due voci, insieme, suonano credibili e oneste nelle loro dimensione pop-romantica. VOTO: 6-

  • WU-TANG – Coez

Sorprende tutti Coez tornando a proporsi (a sorpresa) con un pezzo straniante rispetto alle ultime cose proposte. Senza alcun tipo di preannuncio il cantautore romano lancia, a distanza di due anni e mezzo dall’ultimo lavoro, un brano che recupera l’ambientazione rap-rock delle proprie origini musicali e che, invece, nulla ha a che vedere con la forma-canzone indie che l’ha fatto esplodere mediaticamente con successi come ‘La musica non c’è’ o ‘E’ sempre bello’. Che il rock stia tornando a ritagliarsi uno spazio discografico è innegabile come anche il fatto che i cliché indie stiano lentamente passando di moda eppure è difficile immaginarsi un pubblico mainstream, come quello che Coez aveva conquistato, pronto a seguirlo su questa via con la stessa convinzione. VOTO: 5.5

  • VERTIGINE – Elodie

E’ stata la reginetta del power-pop dell’ultimo biennio musicale ma Elodie ha scelto di cambiare già pelle recuperando una dimensione più intima, profonda e sincera rispetto a quella che è la sua vera artisticità. Ovviamente la strada scelta non è quella di tornare nei propri passi ma quella di individuare un’evoluzione di sè non lasciando da parte il lavoro di attualizzazione compiuto con l’ultimo progetto. Ecco che, dunque, Dardust rimane alla produzione e Davide Petrella alla scrittura. Il pezzo va a riscrivere i dogmi del pop formando una struttura ancora poco ascoltata. La canzone c’è: ha una struttura complessa ma contagiosa, il ritornello (profondamente marchiato dalla firma di Elisa) entra in testa da subito, la voce di Elodie è la perfetta compagna per parole pensate e per una struttura armonica che gioca su di un fraseggio mahmoodiano. Un ottimo ritorno che reinventa il pop contemporaneo. VOTO: 8

  • LUNA NERA – Dani Faiv

Dani Faiv sfrutta tutti gli elementi più tipici della scrittura rap della prima ora citando una lei imprecisata, il fumo, la sete e l’immancabile sesso. Messi da parte i soliti cliché di questo tipo di scrittura, però, il rapper ligure risulta essere uno dei migliori esponenti dell’attualità in materia di flow e di cantato su di un beat interessante che, però, non lo obbliga ad eccessivi effetti distorsivi per correggerne la voce o l’intonazione. La produzione, minimale ma completa, confeziona il tutto e rende il pezzo ancor più interessante e funzionale. VOTO: 6+

  • MEGLIO DEL CINEMA – Fedez

E’ una sorta di déjà-vu per Fedez che dedica delle liriche alla sua Chiara Ferragni proprio come aveva già fatto per il figlio Leone in ‘Prima di ogni cosa’. La cosa è assolutamente lecita dato che, da sempre, gli artisti raccontano (anche) della propria vita nelle canzoni che scrivono. Convince poco, in questo caso, la forma-canzone che non ha grandi guizzi di originalità rispetto all’episodio precedente e, anzi, ribadisce un clima un po’ stantio in cui Fedez si prodiga anche in un cantato più “natural” ma dove non riesce a rendere come quando si propone in brani più cathcy. VOTO: 5

  • SOPRA UN FILO – Greta Zuccoli

Dopo l’esperienza sanremese e la collaborazione al fianco di Max Gazzè la giovane Greta Zuccoli torna a presentarsi con un brano che ribadisce tutte le proprie caratteristiche e ne propone nuove sfumature. Sempre delicatissima ed impalpabile nella propria interpretazione vocale qui Greta presta la propria voce ad una forma-canzone più strutturata a livello produttivo ma che, non per questo, perde la propria eleganza. La volontà di fare un passo verso la contemporaneità inserendo sfumature di elettronica e di ritmica nell’arrangiamento aumenta la sensazione di essere di fronte ad una vocalità che può davvero utilizzare il proprio mezzo come meglio preferisce. VOTO: 7

  • SOLO – Matteo Bocelli

Alla sua prima prova discografica da solista il giovane figlio d’arte si affida ad una canzone completamente in inglese (malgrado gli autori siano quasi tutti italiani). La chiave musicale non è quella ariosa e barocca del repertorio paterno ma, piuttosto, quella di una forma-canzone più moderna che sa viaggiare con capacità attorno ad un certo pop. L’impostazione vocale, però, rimane d’impronta classica: non mancano le aperture, una certa precisione ed una tendenza a non uscire dai binari del convenzionale. Il pezzo per ora c’è ma occorrerà ascoltare altro materiale per capire da che parte il giovane Matteo intenda guardare musicalmente. Per ora questa è una canzone per dire “eccomi” senza, però, aggiungere alcun dettaglio a proposito della propria essenza. VOTO: 6.5

  • MI SENTO BENE – Random

Random continua ad essere alla ricerca di una sintesi della propria artisticità. Da un lato ha forte l’istinto delle creazioni leggere, orecchiabili e funzionali. Dall’altra vive un’esigenza sempre più forte di approfondire il racconto e lo sviluppo musicale dei suoi brani. Questo singolo riesce a creare una sorta di compromesso tra le due esigenze senza sacrificarne per forza una delle due. Il racconto è intenso, sentito e personale ma il sound si concede la possibilità di ricercare evoluzioni interessanti ed una complessità strumentale che affronta il mondo elettronico pur senza allontanarsi troppo dalle esigenze pop. Ed è proprio questa ricerca fatta sul suono che rende interessante la canzone. VOTO: 7

  • FANTASTICA – Rocco Hunt e Boomdabash

Sa già sentito questa collaborazione. La sensazione sicuramente dipende dal fatto che Rocco Hunt già si era dotato dei Boomdabash per rilanciarsi discograficamente qualche stagione fa con la fortunata ‘Ti volevo dedicare’ ma anche per tanti brani scritti e prodotti insieme per altri artisti. Nemmeno la scrittura aiuta ad allontanare la sensazione del “repet” riproponendo quel tipico elenco di cliché estivi che si trovano nelle canzoni dell’ombrellone insieme ad un gruppo di suoni che non possono che riportare alla memoria il sole e le onde delle ultime settimane. Funzionerà ma di certo non sorprenderà. VOTO: 6

  • RAGGI GAMMA – Sangiovanni

E’ la prova del nove per il giovane artista che, dopo la sua esperienza ad ‘Amici di Maria de Filippi’, ha letteralmente dominato ogni classifica negli ultimi mesi vantando numeri difficilmente replicabili. Ora che la sfida è quella di confermarsi e di dimostrare che non si è trattato soltanto di una situazione fortuita, Sangio prova a ribadire quello che è il suo DNA più autentico. Il pezzo si lascia canticchiare con la solita facilità e Sangiovanni continua ad utilizzare doppie voci ed uno strascicamento delle parole che ne caratterizza il cantato. Niente sorprese, dunque, nè nel bene nè nel male. VOTO: 6

  • DAVANTI AL MARE – Simona Molinari

Mancava da qualche tempo la brava Simona Molinari, una di quelle artiste riconosciute da tutti come un talento da tutelare e valorizzare ma che, poi, raramente è riuscita a vedersi riconoscere i propri meriti. In questo suo nuovo ritorno a stupire è l’approdo nella scuderia BMG ma, soprattutto, l’abbandono di una certa struttura swing in favore di una chiave più pop-melodica, interpretativa ed intensa. Simona ci mette tutto il suo mestiere ma un peso importante lo ricopre anche una splendida canzone che porta le firme di Cordio e Lorenzo Vizzini. Ne esce una poesia soave ed onirica. Ottimo ritorno sulle scene di una delle voci e delle artiste più delicate di questi ultimi anni. VOTO: 7+

  • GENIALE – Tropico

Al fianco di tanti successi scritti per gli altri Davide Petrella continua a portare avanti il proprio percorso di artista sotto le sembianze di Tropico. Proprio questa duplice veste gli permette di sviluppare una scrittura differente, più viscerale, personale e complessa rispetto a quella delle tante hit confezionate per altri interpreti. Dentro questo pezzo che accompagna la pubblicazione dell’album ‘Non esiste amore a Napoli’ finisce quell’animo blues e swing tipico dell’atmosfera partenopea che anche la voce dello stesso Davide testimonia e trasferisce all’ascoltatore con leggerezza. VOTO: 6/7

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.