venerdì 22 Novembre 2024

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Pagelle nuovi singoli: Gianna Nannini va in sottrazione, Riki sperimenta

Le nostre recensioni dei nuovi singoli in radio

  • COME MAI – Fabri Fibra e Franco 126

Fa strano celebrare la prima raccolta ufficiali dei successi del primo vero e proprio fenomeno rap italiano con un brano che rispetta poco quanto fatto fin qui e guarda molto di più al futuro e all’evoluzione. Lo fa inserendo nel ritornello uno dei maggiori esponenti della musica futurista d’oggi e concedendo il lusso di scrivere a Calcutta che è un altro di quelli che stanno contribuendo al rinnovo della musica italiana. Fibra, comunque, inserisce due buone strofe che giocano particolarmente nei bassi di un arrangiamento che coinvolge e suona prepotente pur non sfruttando eccessivamente l’elettronica. Un buon connubio. VOTO: 6.5

  • LA DIFFERENZA – Gianna Nannini

Esce allo scoperto la Gianna nazionale e dopo anni e anni di ballatone pop-rock con ampia orchestrazione sempre appresso sceglie, finalmente, di rompere l’incantesimo e di esplorare terreni nuovi. Pagherà, forse, scotto in radio dove un brano come questo, che parte chitarra e voce e non ha un inciso così potente, farà fatica ad affermarsi ai primi posti dell’airplay. A guadagnarci è indubbiamente la reputazione di una delle più grandi cantautrici del nostro Paese che ormai da troppo tempo pareva intrappolata in un gioco più grande di lei che aveva finito da parecchio le scorte dell’ispirazione. Stavolta Gianna si dedica ai sentimenti e cresce con pazienza trovando soltanto nel finale l’esplosione dell’arrangiamento che compie il miracolo di restituirci una bella ballata pop all’italiana. VOTO: 7.5

  • WOW (NIENTE ASPETTA) – Malika Ayane

Diciamoci la verità, dalla Ayane ci si aspetta sempre tanto musicalmente parlando. Fin dai suoi esordi, avvenuti ormai più di dieci anni fa, la cantautrice italo-marocchina ci ha abituato a tenere alta l’asticella proponendoci brani istrionici ma sempre dotati di una certa classe ed eleganza tipiche delle grandi dive della nostra canzone. Con il suo ultimo progetto il focus sembrava essersi spostato pesantemente nella ricerca sonora perdendo, forse, troppo di vista la comunicazione e l’appetibilità radiofonica della proposta. Questo nuovo singolo in parte riprende questa voglia di scoprire universi nuovi (o rivisitare con efficacia quelli passati) ma, contemporaneamente, scioglie anche qualche nodo criptico sul piano testuale. Il risultato è orecchiabile e fresco, perfettamente adatto al ruolo di colonna sonora pubblicitaria a cui è stata destinata questa canzone. Per il ritorno vero e proprio ci aspettiamo ben altre cartucce pesanti. VOTO: 7

  • CANTI DI SIRENE – Mario Lavezzi e Franco Califano

A quanto si dice il pezzo è stato scritto da due dei maggiori autori della nostra tradizione musicale poco prima che il Califfo ci lasciasse. A cantare è soprattutto Lavezzi mentre, invece, Califano s’incarica soltanto di aprire il brano con una traccia audio che, probabilmente, arriva dal demo originale del pezzo. Il focus viene messo sulla figura delle donne raccontate sia attraverso la loro spiritualità eterea che l’esperienza quotidiana di ogni giorno. C’è l’impronta pop-rock con un bell’assolo nel finale e c’è un vigore del cantato che non gioca sulla fine di una vita che viene raccontata dalla stessa canzone: “le mie donne quanti amori, quanti amori fino a che dovrò morire”VOTO: 7+

  • GOSSIP – Riki

Dopo tanto chiacchierare attorno a questo ritorno Riki pubblica finalmente il singolo di questo suo ritorno discografico a cui va sicuramente riconosciuto il merito di aver maturato una notevole evoluzione rispetto ai primi esordi dell’ex Amici. La parte testuale rimane ancora il punto debole della proposta del giovane artista milanese che complica ulteriormente la propria espressione dirigendosi verso un modo di scrivere e comunicare implicito, criptico ed essenziale sfruttando un flusso di parole a tratti sconnesse. Il punto focale del brano è sicuramente la parte della produzione musicale dove Riccardo Scirè, produttore fin dagli esordi di Riki, sviluppa notevolmente la resa sonora del pezzo sfruttando bene l’elettronica contemporanea cercando anche di sviluppare ricette futuriste e innovative. Apprezzato tale sforzo rimane però l’impressione che con un brano simile l’essere canticchiabile, di cui Riki è sempre stato dotato nelle proprie proposte, in questo caso ne esca parecchio penalizzato. VOTO: 6+

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.