domenica 24 Novembre 2024

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Pagelle Nuovi Singoli: i Negramaro ripartono con Elisa e Jovanotti, bene Comete

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli radiofonici di questa settimana

  • MILANO E’ LA METAFORA DELL’AMORE – Baustelle

Sono sempre musicalmente a se stanti i Baustelle che, anche in questa nuova occasione, si propongono sempre con una qualità musicale differente da ogni altra proposta. Lontano dalle mode del suono d’oggi, Francesco e Rachele guardano ad un comparto musicale reale e strumentale per incastrarci, poi, sopra un cantato su piani diversi ma che spiega perfettamente il filone narrativo del loro testo che prende l’evoluzione del capoluogo lombardo come sinonimo di come cambi anche la vita ed il sentimento nel corso dell’esistere. VOTO: 7

  • MILANO DANNATA – Chiello

Produce Michelangelo e Chiello si avvicina sempre di più ad una forma-canzone tradizionale da rendere con una vocalità sempre più pulita e lineare con il contributo di una base strumentale soffusa ed essenziale. Il pezzo procede lasciando dapprima la sensazione di un piacevole ascolto derivato dalla scelta minimale di scrittura e di cantato, poi evolve verso una distrazione che nasce da una mancata evoluzione del tutto nel corso del pezzo. Manca quel guizzo che avrebbe dovuto catturare l’attenzione all’interno di una testualità fin troppo ripetitiva. VOTO: 6-

  • LAMPI E TUONI – Comete

Ha sempre una scrittura convincente Euguenio Campagna che, poi, si coniuga benissimo anche ad una timbrica potente che sa colorarsi di un graffiato ruvido che si apprezza nello snocciolarsi di testi narrativamente ricchi. A Comete occorre riconoscere anche l’essersi riuscito a costruire una propria personalità musicale trovando nella dimensione di queste ballad contemporanee la propria migliore collocazione. Ed il pubblico ha voglia di ascoltare canzoni che si lascino cantare raccontando di sentimenti. VOTO: 7

  • LA FELICITA’ E’ UNA DIREZIONE – Cristina Scuccia

La ripartenza musicale di Cristina Scuccia (che fu Suor Cristina) è con questo nuovo brano prima dell’espatrio all’Isola dei Famosi. La ricetta è quella di un crescendo che sfrutta un arrangiamento arioso ma che guarda anche ad una leggera componente elettronica per dare spessore al suono. Certo, l’idea testuale di “vivimi come l’estate, anche il giorno di Natale” non è la più felice ed originale delle idee ma all’ex monaca occorre riconoscere un timbro pulito e piacevole da ascoltare. Poi, è chiaro, per una carriera musicale occorrono anche le canzoni e, in questo caso, il brano latita. VOTO: 4.5

  • MISTER – Follya

Continua ad essere estremamente interessante questo nuovo percorso musicale degli ex Dear Jack che, alla prova del quarto singolo, si mostrano anche impegnati in un brano di denuncia. Non è una denuncia sociale ma una denuncia di come funziona oggi il sistema discografico che usa la popolarità delle mode o dei talent show per poi lasciare gli artisti in preda di playlist o di prolungati silenzi musicali che uccidono. La cosa più interessante è, però, la componente musicale che propone una scrittura originale ed un suono deciso e concreto ben messo insieme dalla produzione dei Room9 e perfettamente associabile alla voce di Bernabei che si dimostra sempre più spessa. Ora servirebbe la canzone della vita. VOTO: 7+

  • ANNA DELLA PORTA ACCANTO – Gianni Morandi

La scrittura è ancora una volta quella di Jovanotti e del suo abituale team autorale che ormai ha preso sottobraccio il percorso musicale di Gianni Morandi in questi ultimi anni. L’occasione, questa volta, è quella di un brano più delicato e lineare che sappia raccontare l’amore di una vita trascorsa insieme. Il ritornello è in perfetto stile-Morandi aprendosi verso un canto più arioso e con i giusti respiri in cui la voce del cantante bolognese sa inserirsi perfettamente per raccontare la preziosità dell’amore. VOTO: 6.5

  • ROMA – Il Tre

E’ un pezzo che sfrutta il linguaggio musicale contemporaneo che mette insieme l’esigenza urbana con il cantato accessibile del pop. C’è l’intensità emotiva di una carnalità vocale ma c’è anche una grande quantità di parole che si susseguono non solo con l’esigenza di comunicare ma anche quella di dare cadenza al suono. Il racconto di Roma è in realtà soltanto un pretesto per lasciare spazio alla narrativa di un sentimento che rischia di sfilacciarsi a causa di una lontananza all’orizzonte. Piacevole, lineare. VOTO: 6.5

  • IAMANTI – Negramaro, Elisa e Jovanotti

E’ la collaborazione della giornata da cui ci si aspetta grandi cose. E, in effetti, Elisa ed i Negramaro insieme hanno sempre proposto brani di qualità e d’intensità basti ricordare ‘Basta così’ ‘Ti vorrei sollevare’. Questa volta, però, la scelta riprende lo schema trittico della più recente ‘Sorrido già’ lasciando a Jovanotti lo spazio di un intervento street con qualche barra che faccia da contraltare al cantato melodico a due voci di Giuliano e la Toffoli che hanno imparato con il tempo come intrecciarsi perfettamente. Probabilmente l’intervento del Cherubini potrebbe risultare anche superfluo ma nell’economia del pezzo risulta essenziale per rendere attuale la canzone anche se, contemporaneamente, più difficile da canticchiare alla radio. L’incastro c’è, ora si tratta solo di capire se le grandi masse degli ascoltatori pop sapranno farne un nuovo inno da cantare a squarciagola. VOTO: 7.5

  • PELE’ – Rhove

Mancava da qualche mese Rhove che torna con questo singolo riproponendosi in quello che è il suo abituale stile musicale. Gioca sugli accenti per creare le giuste assonanze tra le tante parole che compongono un testo che racconta benissimo il mondo della provincia, della periferia e del contesto urbano che anche musicalmente racconta il mondo di riferimento di Rhove. Certo, non c’è il ritornello di ‘Shakerando’ che aiuta a canticchiare il tutto e questo un po’ penalizza il brano ma per chi cercava una conferma del mondo di Rhove qui la potrà trovare. VOTO: 5

  • DIMMI CHE C’E’ – Thasup e Tedua

Viene da un disco particolarmente apprezzato thasup ma questo nuovo singolo intende rilanciare e puntare a migliorarsi. L’accoppiata con Tedua riporta sulla scena un nome del rap/trap italiano che manca da qualche tempo dai contesti importanti e di classifica. L’elemento più interessante della proposta musicale di thasup è sempre l’aspetto musicale e produttivo dove il sound risulta sempre interessante da andare a scoprire. Forse convincerà poco la distorsione vocale che rende a tratti difficile comprendere il testo al primo ascolto ma questo è il DNA di thasup e c’è da ammettere che è una scelta coerente con il suo progetto artistico che si basa principalmente sull’aspetto musicale. VOTO: 6

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.