giovedì, Marzo 28, 2024

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SUGGERITI

Pagelle nuovi singoli: Levante e Renato Zero sperimentano suoni up

Tutte le nostre mini-recensioni ai nuovi singoli in radio

  • MALEDUCATA – Achille Lauro

Achille ormai ha trovato la sua dimensione artistica e risulta sempre riconoscibile e particolarmente unico nelle sue proposte che, seppur diverse, appaiono sempre in linea diretta con le sue ultime produzioni. Stavolta vuole sperimentare un ambiente da lui stesso definito “sexy” per quel che riguarda un testo più provocante in alcune sue immagini evocate, come sempre, partendo da istantanee pronte a susseguirsi con velocità. L’inciso è radiofonico e facilmente memorizzabile e fischiettabile con quella sua cadenza martellante e semplice. L’ambiente viene leggermente distorto ma il tutto non fa che rinforzare l’ambientazione già selezionata per raccontare al meglio la tematica. Non una svolta né la miglior creazione di Lauro fin qui ma rimane, comunque, una voce riconoscibile e sempre al di fuori dal coro il che, già di per sé, è un dato apprezzabile. VOTO: 7

  • LA MIA ROMA – Cannella

Lui fa parte di quella nuova scuola romana che sta seguendo le tracce di quell’indie-pop da qualche anno sull’onda pur portando il proprio contributo alla causa mettendo sul piatto una delicatezza ed una malinconia sopraffina. Cannella è sicuramente uno degli esponenti più coerenti con questa tendenza e questo nuovo singolo ne testimonia l’evidenza grazie ad un testo che di malinconia ne ha da vendere riuscendo a far impersonare Roma alle sembianze di una donna bellissima creando continuamente un rimando vicendevole tra le due dimensioni. A tutto si aggiunge un ritornello che, seppur senza cambiare la dinamica del cantato, si rivela funzionale, facilmente canticchiabile e perfettamente rappresentativo del significato ultimo del brano. Potrebbe essere la canzone di una svolta attesa e meritata. VOTO: 7

  • CIAO – Cesare Cremonini

Cremonini è sempre Cremonini ma in questo suo ultimo lavoro pare essersi appesantito eccessivamente tanto nella scrittura testuale che nel cantato melodico. La qualità è indiscutibile e difficile da eguagliare nel mondo pop di oggi in cui suoni, temi e risultati si assomigliano un po’ tutti e non dimostrano, di certo, troppa ricerca. Cesare, però, pare aver perso quella capacità di far apparire semplice ciò che, in realtà, è complesso e frutto di fatiche e ricerche per lui e per il suo team di lavoro. Ed ecco che 4 minuti risultano fin troppo pesanti per portare avanti una canzone come questa che, di certo, non invita all’ascolto ripetuto. Piace l’apertura dell’arrangiamento per un ritornello quasi soul in cui, però, entra in gioco anche una profonda distorsione elettronica. Piace la capacità di raccontare le storie che Cesare ha da sempre. Piace ma non piace la forma canzone che a momenti pare noiosa ed eccessivamente pesante. Non fosse per la qualità indiscutibile si farebbe fatica a reggere questo Cremonini per un disco intero. E’ anche vero che questa è una canzone soltanto… VOTO: 5.5

  • MOROSITAS – Federica Carta e Random

E’ una Federica che fa un passo indietro e che, in qualche modo, tenta di recuperare un cantato più sincero, originale, immediato e “pop”. Il risultato finale ne beneficia proprio perchè la giovane Carta così è nata musicalmente in quel di Amici e così dovrebbe imporsi di rimanere non solo per soddisfare la sua fanbase ma anche per far rendere al meglio il suo animo nostalgico e la sua voce leggera e soffiata. Random s’inserisce all’interno del pezzo senza stravolgerlo e intervenendo con un cantato più melodico di quanto faccia, solitamente, nei suoi brani. Il suo contributo rimane comunque minimale rispetto all’ossatura portante che è costituita dalla voce della romana che trova qui, forse, l’episodio migliore della sua ultima produzione. VOTO: 7++

  • VERTIGINE – Levante

Anche lei farà parte con questo brano della nuova colonna sonora della serie TV ‘Baby 3’ come nel caso di Lauro. E ascoltandola in questa nuova occasione pare proprio che Claudia si sia davvero ripresa riuscendo a dimostrare, anche in questa veste più elettronica che mai, una ritrovata ispirazione cantautoriale capace di coniugare saggiamente quotidianità e profondità. Levante ha ben in mente dove andare a parare con le sue parole e si rivela abile nel prendere per mano l’ascoltatore e condurlo all’interno della narrativa della storia da lei tracciata. Azzeccatissimo, anche in questo caso, l’inciso che si rivela martellante ed orecchiabile al punto giusto rendendo anche maggiormente fruibile un brano che nell’intermezzo strumentale prima dell’ultimo ritornello trova un punto debole che interrompe per troppo tempo il cantato abbassando l’appeal radiofonico in un’epoca in cui l’ascoltatore non è più abituato ai lunghi periodi strumentali all’interno delle canzoni. VOTO: 7/8

  • SOLO COSE BELLE – Nicolas Bonazzi

Lui rimane uno dei cantautori più riconoscibili vocalmente che la musica emergente d’oggi disponga oltre che una penna sagace e capace sempre di coniugare esigenze d’espressione e modalità migliori di comunicazioni. Per questo suo ritorno sceglie di affidarsi ad una produzione importante ed azzeccata di Federico Nardelli che nobilita l’intero brano colorandolo di suoni fiduciosi e positivi proprio come il testo invita a fare per vivere al massimo la vita, le sue situazioni e le sue occasioni. Potrebbe apparire una canzoncina frugale e fatta unicamente per funzionare in qualche playlist ma, in realtà, racconta la nostra quotidianità e contemporaneità con profondità e saggezza nell’analisi dei rapporti che si creano all’interno della società. VOTO: 7+

  • L’ANGELO FRAGILE – Renato Zero

Da qualche tempo Renato non si lanciava in un arrangiamento ed in una produzione così movimentata rispolverando una dinamica che è stata spesso sua ma che ultimamente sembrava quasi voler abbandonare definitivamente. Per questo suo ritorno il re dei sorcini, invece, recupera suoni più incalzati ma non rinnega la sua volontà di raccontare l’oggi, l’attualità e la società contemporanea sotto la lente d’ingrandimento dei suoi difetti, delle sue colpe e dei suoi vizi. Il mix, però, piace e risulta credibile oltre che un buon compromesso tra la voglia di raccontare dello spirito di Renato e, invece, la necessità di uscire da una gabbia troppo stabile dal punto di vista sonoro. C’è anche la sua visione sulla situazione della pandemia ma alla fine Renato torna a ribadire che “c’è ancora un mondo in cui credere / abbiamo grinta da vendere”. VOTO: 7+

  • HARAKIRI – Samuele Bersani

E’, probabilmente, il ritorno più atteso della giornata proprio perchè arriva sfidando tutte le logiche commerciali di questo nostro presente discografico in cui la continua presenza e produzione sono elementi fondamentali se si vuole sopravvivere. Samuele, invece, torna a proporsi dopo anni di lontananza dalle scene inedite e lo fa proponendosi con la sua solita dimensione eterna che difficilmente risponde ad una dimensione temporale ma, piuttosto, punta a raccontare una realtà sopratemporale. Ne esce una canzone che racconta una storia per davvero e che, per questo, richiede più e più ascolti per essere compresa e fatta propria. Ciò che è certo è che Bersani, anche questa volta, è riuscito a vincere la sfida del tempo e non è da poco. VOTO: 7

  • ALLA FINE TI PASSA – Sierra

Tornano nel giorno post-XFactor forse per godere di un traino o, forse, per ricordare al pubblico che sono loro i vincitori morali dell’ultima edizione. Tornano e lo fanno con un buon pezzo che recupera la loro dimensione urbana mettendo insieme un linguaggio più tipicamente rap, alcune contrapposizioni vocali su di una distorsione elettronica ed un’immediatezza più spiccatamente pop e mainstream. Il risultato è piacevole per l’ascolto e mette in primo piano il fatto che i due ragazzi romani hanno così tante cose da dire in così poco tempo che quasi non rimane spazio per ripetere parole o lasciar spazio a momenti vuoti. Piacevole. VOTO: 6

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.