domenica 6 Ottobre 2024

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Pagelle nuovi singoli: Marco Mengoni ritorna struggente, Zucchero spiazza

Tutte le recensioni dei nuovi singoli in radio

  • RETURN TO LOVE – Andrea Bocelli e Ellie Goulding

Apre Andrea Bocelli che canta in inglese e che sembra decisamente più pop che classico nella resa vocale. E già qui sono due sorprese che non ci si aspetterebbe. Dopo poco arriva, però, anche l’italiano con cui la voce cresce e svetta su tutto. Inglese ed italiano si mischiano tra i versi permettendo anche l’ingresso di Ellie che, ovviamente, si fa notare ed apprezzare per quella sua delicatezza esasperata e quel suo timbro fragilissimo e sospeso nell’etere. Le due voci suonano bene insieme anche se, a tratti, il timbro della giovane star britannica sovrasta quella del più esperto Bocelli che, saggiamente, le lascia la scena laddove la sua potenza non è obbligata ad uscire allo scoperto. Una bella alchimia per un brano che, come spesso accade, ben si adatterebbe ad una colonna sonora cinematografica. VOTO: 7-

  • SALE – Benji & Fede feat. Shari

E’ un ritorno che, forse, non ci si aspettava per questo autunno facendo fede alla promessa di volersi prendere una pausa per crescere e proporsi in modo nuovo che il duo aveva fatto all’indomani del loro ultimo progetto discografico. Dopo il successone estivo questo nuovo singolo fa, forse, un passo indietro proponendosi come una classica canzone alla Benji & Fede. La cosa interessante è sicuramente il timbro vocale della giovane Shari che spicca rispetto ad un brano che, per quanto orecchiabile, non conquista fino in fondo. Leggero ma nulla di più. VOTO: 6

  • IL PARADISO – Cordio

Cordio è indubbiamente una delle nuove proposte più promettenti del nostro scenario musicale e a mancargli, per ora, è stata soltanto la giusta occasione per farsi notare e conoscere dal grande pubblico. In questo suo nuovo episodio tocca con attenzione le corde dell’anima destreggiandosi in un brano che odora di cantautorato di un tempo. Un cantautorato che sa fare propria per davvero la capacità di raccontare una storia ed un credo. La voce suona delicata e per nulla invasiva rispetto alle parole che custodisce con efficacia ed il dovuto rispetto. Emozionante anche grazie alla maestria di Ermal Meta che a questo ed altri brani ha collaborato nella realizzazione. VOTO: 8.5

  • DUEMILA VOLTE – Marco Mengoni

E’ il Marco Mengoni che ci meriteremmo sempre: un cantautore intenso, profondo, capace di scavare i sentimenti con intimità ed efficacia. Parte lentamente con il pianoforte ed un timbro che gioca sui bassi poi si apre nell’inciso con un arrangiamento che si fa sintetico e la voce che cerca le sovrapposizioni per creare dinamica. Nella seconda parte s’inserisce anche la ritmica che nello sfondo sostiene il suono del brano pur senza dare una nuova spinta alla voce che, invece, continua a perseguire lo spirito dell’essenzialità. E’ da apprezzare la voglia di Mengoni di tornare ad un pop più sentimentale, suonato e struggente (indubbiamente il terreno dove da sempre rende al meglio) ma qualcosa non gli permette di essere ancora al top. Piacevole, contemporanea e azzeccata come scelta ma manca del guizzo vincente. VOTO: 7/8

  • LOS ANGELES – The Kolors e Guè Pequeno

Un nuovo ritorno sulla scia di un duetto. Pare ormai questa la via scelta dai The Kolors per continuare a proporsi ogni 3 mesi in radio continuando ad esplorare anche il mondo dell’italiano. In questa nuova occasione la voce di Stash prende sicuramente la gran parte della scena relegando l’intervento di Guè Pequeno (come prevedibile) ad una strofa dove, di certo, non spicca per originalità o preziosità. Il sound è fresco e trascinante rispettando l’essenza funk della band napoletana che continua a convincere e che convincerà nuovamente anche il mondo della rotazione radiofonica. VOTO: 7

  • QUANDO FUORI PIOVE – Ultimo

E’ un Ultimo ispirato quello di questo nuovo estratto da un album che ha già detto tanto anche e soprattutto in radio. Per questo nuovo estratto il giovane cantautore romano recupera la sua dimensione più intima e melodica richiamando la pioggia, le giornate passate in penombra tra domande esistenziali e delle mancanze che pesano come macigni. “Il tempo ha preso tutto e ha preso anche il nostro amore”: è questo il vero problema della vita e di questa canzone che si dedica ad una relazione ormai conclusa ed archiviata non senza sofferenze e dolori interni. C’è la melodia e la crescita di arrangiamento e voce che rispondono alla più tradizionale formula musicale italiana. Si guarda al passato e all’esistenza insieme e intanto un arrangiamento orchestrale accompagna lo scorrere del brano che, come il solito, conquisterà i deboli di cuore. VOTO: 7.5

  • FREEDOM – Zucchero

E’ uno Zucchero che ritorna sorprendentemente all’intimità dei suoni e del racconto. Non ci sono le convinte sfumature rock del blues Partigiano reggiano che aveva aperto il passato progetto ma c’è un suono coerentemente orchestrale che si sposta più verso il soul pur conservando, ovviamente, quel sapore blues che da sempre accompagna la produzione di Sugar Fornaciari. Una lei funge da musa ispiratrice del brano guidando le rime del suo autore che compone anche un testo che si rivela meno criptico e più lineare dei suoi ultimi episodi. A primeggiare, però, è la resa musicale dell’intero brano che stupisce e colpisce nel segno proponendo una ricetta del tutto innovativa e capace di stupire inserendo anche l’elettronica. Un brano difficile da comprendere nell’immediato ma che riserva una sorpresa ad ogni ascolto. VOTO: 8

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.