giovedì, Aprile 18, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle Nuovi Singoli: Ornella Vanoni di classe, Tiromancino struggenti, Marco Mengoni standard

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi brani in rotazione radiofonica

  • ALLENAMENTO #4 – Capo Plaza

Continua ad allenarsi il buon Luca d’Orso per anticipare il suo nuovo progetto discografico ma, in realtà, l’obiettivo pare ancora non del tutto raggiunto. Poco cambia rispetto agli episodi precedenti e anche questa nuova uscita da l’impressione di volersi inserire in una tradizione propria già ben definita. Tutto è un po’ “fottuto” e sgorga senza troppa immaginazione la solita retorica sulla vita adolescenziale difficile e di periferia in cui tutto andava storto e “avevo 4 in matematica”. Questo tipo di narrazione ha già fatto il suo tempo e anche i trapper dovrebbero apprestarsi a capirlo. In compenso, però, la produzione si fa nettamente notare. VOTO: 5

  • LA CANZONE NOSTRA – Mace feat. Blanco e Salmo

Sono gli anni dei produttori e lo diventeranno sempre di più motivo per cui nemmeno Mace vuole farsi trovare impreparato e si concede questa doppia collaborazione d’eccezione. Salmo non ha certo bisogno di presentazioni e anche in quest’occasione si rivela a proprio agio dimostrando un’ottima duttilità stilistica ma il vero protagonista è il giovanissimo Blanco che regge gran parte del pezzo mettendo in scena un’ottima padronanza vocale ed una timbrica così particolare che si rivela efficace anche senza il ricorso a quegli effetti che, solitamente, non si fatica a trovare in questo genere di produzioni. Un pezzo che funziona e che porta con sè quel tentativo di rendere radiofonica anche una proposta che, nelle proprie radici stilistiche, non nasce con quell’intento ma che ormai, sempre di più, si sta accorgendo del bisogno che ha rispetto ai mezzi mainstream di comunicazione. VOTO: 7+

  • UN SORRISO DENTRO AL PIANTO – Ornella Vanoni

Ornella Vanoni è una signora della canzone italiana. Non lo scopriamo di certo adesso o con questa canzone eppure, anche questa volta, ci troviamo “costretti” a riconoscerglielo. Nel suo impasto vocale, nelle sue sfumature timbriche e nel suo portamento interpretativo c’è una grazia, una raffinatezza ed un’eleganza difficilmente eguagliabile. Sono queste sue caratteristiche a renderla “unica” proprio come l’album del suo ritorno si intitolerà per raccontarla attraverso le sette note. Questo primo episodio è un ottimo punto di partenza perchè si rivela capace di plasmarsi alla vocalità e alla persona raggiungendo l’apice nell’inciso che recita “io sono tutto l’amore che ho dato, tutto l’amore incondizionato”. C’è una vita dietro alle parole e Ornella ne è la protagonista dimostrandosi interprete perfetta di se stessa. C’è la buona firma di Francesco Gabbani che rende il pezzo godibilmente pop ma c’è anche quella pennellata di profondità che Pacifico, anche questa volta, ha saputo regalare all’interprete milanese. Bentornata signora della canzone! VOTO: 8

  • VENERE E MARTE – Takagi & Ketra feat. Marco Mengoni e Frah Quintale

Mengoni manca da qualche tempo musicalmente parlando e per il suo ritorno sceglie di affidarsi a Takagi & Ketra che finora non lo hanno mai particolarmente accompagnato nel suo percorso ad eccezione di un episodio. In realtà, però, ascoltando il brano si ha l’impressione di ascoltare un brano del “solito” ultimo Mengoni che si trova ormai a proprio agio con queste dark-ballad contemporanee in cui l’arrangiamento urbano fa da sfondo senza aggiungere comunque nulla. Le sorprese maggiori, invece, arrivano da Frah Quintale che interviene per ben due strofe e che rompe il fluire del brano creando una parentesi interessante. Takagi & Ketra non osano troppo nella produzione e Mengoni si limita a fare il compitino senza osare nè per qualche azzardo vocale che avrebbe tutte le possibilità di tirare fuori nè per aver optato per un brano un po’ più identitario. Funzionerà ma non stupirà. VOTO: 6

  • CEROTTI – Tiromanino

Federico Zampaglione scrive con Gazzelle e già questa è una novità assolutamente rilevante per il mondo dei Tiromancino ma la vera cosa interessante è l’alchimia che si è riusciti a creare tra i due mondi che risultano ben identificabili ma anche perfettamente coerenti l’uno rispetto all’altro. La poesia tipica di Zampaglione trova un’abile compagna con la scrittura nostalgica e struggente di Gazzelle che si mette a disposizione per raccontare di una fine in cui “le notti sono solo cerotti sopra l’anima”. Ne esce un brano contemporaneo, profondo e assolutamente godibile in cui si fanno notare immagini che hanno una forza incredibilmente sconvolgente: una su tutta quella che apre dicendo “la notte sanguina tra le mani”. Poesia, come sempre. VOTO: 8-

  • FACILE – Zucchero

Dopo un duetto sopraffino ma forse poco appetibile con Sting, Sugar si concede il lusso di tornare al soul più puro con questa bella ballata che, ovviamente, sconfina senza farselo ripetere due volte anche in palesi ed apprezzabili territori swing, gospel e blues. Il brano è potente, evocativo e dal sapore quasi cinematografico grazie a quell’alternanza tra la voce del bluesman italiano più famoso al mondo e di una splendida corista che incanala la strutturazione corale dell’inciso verso una decisa formula black. Sarà forse poco radiofonica ma che goduria tornare ad ascoltare certe sonorità e certe direzioni artistiche! VOTO: 7

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.