sabato, Aprile 20, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle Nuovi Singoli: Rettore e Tancredi convincono come Franco126 e Loredana Bertè

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica

  • LA PIU’ BELLA DEL MONDO – Alborosie e Neffa

Alborosie ha il reggae nel sangue e sa proporlo come pochi altri facendo riferimento ad una certa naturalezza ed autenticità che è di pochi di questi tempi. L’ingresso di Neffa arriva per dare dinamica ad un brano che ha bisogno di una parentesi per non risultare eccessivo. Neffa torna a fare il rap con una seconda strofa che gli calza a pennello e che arricchisce il brano rendendo la collaborazione azzeccata. VOTO: 6

  • YOU MAKE ME SO HAPPY – Alfa e Mr Gabriel

Si aggiunge un’altra proposta nella fittissima stagione musicale di Alfa che questa volta punta tutto su di un fischiettio che punta ad entrare nelle teste sfruttando un’intera sensazione di leggerezza e spensieratezza anche di stampo internazionale. L’inciso in inglese non complica la fruibilità del brano ma, anzi, ne aumenta il potenziale “giovanile” puntando sull’immediatezza e sulla semplicità. Leggero si, ma forse non così forte per ritagliarsi uno spazio davvero credibile in una competizione serratissima. VOTO: 5

  • TROPICANA – Boomdabash e Annalisa

Poteva sembrare in difficoltà la ricetta musicale dei Boomdabash che nell’ultima estate non avevano particolarmente brillato trascorrendo, poi, un’intero anno lontano dalle scene. Il ritorno arriva non a casa con la stagione estiva accompagnandosi ad un’altra delle eccellenti voci femminili del nostro scenario più giovane e promettente. Annalisa negli ultimi anni ha compiuto passi di netto avvicinamento alla leggerezza, ai suoni sintetici e agli usi disimpegnati della sua vocalità. L’accoppiata funziona facendo del brano un successo già certo. Funziona soprattutto quel drop elettronico che apre l’inciso interrompendo il decorso da dancefloor che sembrava voler percorrere l’arrangiamento. Convince meno il nullo sfruttamento della potenza vocale dell’ugola di Annalisa che rimane sullo sfondo non entrando mai davvero in gioco. Peccato. VOTO: 7-

  • AMBIGUA – Cmqmartina

Appena due minuti e sedici secondi per Cmqmartina che anche in questo nuovo singolo si propone, come di sua abitudine, sfruttando le ambientazioni elettroniche e sintetiche per ricreare una scenografia quasi da dance floor in cui la sua voce si adatta alla perfezione. La ritmica del pezzo è quella giusta per portare l’ascoltatore dentro ad un club ideale in cui, all’improvviso, si dovrebbe aprire l’inciso che fa saltare tutti. Il drop arriva ed è di quelli potenti e perfetti, peccato che non vi sia adagiato sopra un cantato che lo avrebbe potuto rendere un vero tormentone. VOTO: 6-

  • TRIBALE – Elodie

Con la produzione del gruppo Itaca, Elodie si presta per la prima volta anche al compito autorale affiancandosi a Federica Abbate che d’estate se ne intende particolarmente. La proposta estiva dell’ultima reginetta del pop urbano made in Italy ricalca altri episodi mettendo, però, a disposizione una voce che si adatta perfettamente ad ogni tipo di ambientazione sonora. Stavolta l’arrangiamento guarda soprattutto ad un mondo più etnico con la ritmica in grande spolvero. Elodie ci va di mestiere e porta a casa un altro ritornello che farà cantare e ballare le spiagge di tutt’Italia per i prossimi 3 mesi. L’unica preoccupazione nasce dalla speranza che questo tipo di proposte non finisca per lo schiacciare la varietà di repertorio che una voce come quella di Elodie merita insieme ad uno spessore più rilevante. VOTO: 7

  • SAMSARA – Enula

Continua saggiamente a sperimentare Enula che sta prendendo questi primi mesi della sua carriera come un periodo perfetto per andare alla ricerca di un’identità musicale via via sempre più definita e personale. In questo caso la brava cantautrice passata dalla scuola di ‘Amici di Maria de Filippi’ nell’edizione numero venti mette sul piatto una buona dose di sensualità nel suo cantato per creare un mix interessante con la componente sonora del pezzo. Brezze esotiche e multietniche soffiano sull’arrangiamento portando l’ascoltatore in mondi altri rispetto a quelli che siamo soliti riconoscere più comunemente. Unica nota dolente? Un testo troppo povero e ripetitivo. VOTO: 6.5

  • AMA – Eros Ramazzotti

Parte con il basso come grande protagonista ed una batteria in sottofondo facendo presagire una prossima esplosione. In realtà, poi, la componente ritmica si fa sentire poco lasciato, piuttosto, spazio a chitarre e sintetizzatori. Eros ha la carica giusta che da un po’ non gli si sentiva addosso e anche vocalmente s’impegna in maniera non banale per sostenere un pezzo che vuole guardare all’estate senza tuttavia frequentare gli scontati arrangiamenti reggae che, comunque, lo stesso Ramazzotti ha provato negli scorsi anni a cucirsi addosso. Alla fine il pezzo c’è e l’arrangiamento è davvero tanta roba. VOTO: 7

  • NUOVA FISSA – Frah Quintale

Piace questa nuova proposta del cantautore romano che si propone alla prova con un arrangiamento più disimpegnato del solito e con atmosfere più luminose di quanto, solitamente, accade. La sua voce viene completamente distorta (anche troppo a dire il vero) dallo scenario elettronico che viene costruito attorno alla struttura musicale del pezzo. Il ritmo è quello giusto per accompagnare un ascoltatore disimpegnato che si gode una leggera brezza estiva in un chiostro in spiaggia in una di quelle giornate assolate ma non troppo calde. VOTO: 6+

  • MARE MALINCONIA – Franco126 e Loredana Bertè

Franco126 scrive bene per davvero e anche da autore ha spesso dimostrato di saper concepire brani interessanti e fruibili. L’accoppiata con Loredana Bertè rende onore al lavoro che ha compiuto in questi anni e al talento che possiede nella penna. La sua vena nostalgica si unisce con le esigenze estive di leggerezza non scadendo nella spensieratezza più insulsa ma rimanendo comunque focalizzata dentro ad una testualità con un senso compiuto (e non è poco nella stagione degli ombrelloni). Questa narrativa curata fa del bene anche a Loredana che, con la sua carriera alle spalle, ha bisogno di mettersi si alla prova con la contemporaneità ma a non perdere il focus della qualità. La coppia funziona e si presenta come una valida alternativa estiva a chi dalla musica chiede qualcosa di più del motivetto banale da replicare con un fischiettio. VOTO: 7.5

  • 10 KG DI PIUME – Gaudiano

Si apre il ritmo anche per il giovane vincitore di Sanremo 2021 nella (per ora) ultima gara tra i Giovani all’Ariston. La sua voce ha le qualità per riuscire ad adattarsi ad ogni tipo di ambientazione anche se in questo caso spesso restituisce l’impressione di non trovarsi completamente a proprio agio in una melodia dai pochi respiri e dagli spazi serrati. Il cantato, in effetti, è costipato in dei ritmi molto chiusi che non permettono alla voce di esprimersi nelle proprie sfumature soul più distese. VOTO: 5+

  • NON DOVEVO FARLO – gIANMARIA

Non ha niente di estivo questa nuova proposta della proposta più interessante e spendibile dell’ultima edizione di X-Factor. Proprio per questa sua estraneità dalla tipologia di proposte musicali che chiunque oggi si sente in dover di mettere sul piatto questo pezzo, però, ha la propria possibilità di spiccare e distinguersi. A rendere credibile l’interpretazione di gIANMARIA sono quelle sue tinte vocali scure, basse e dense. Il testo è ben scritto guardandosi indietro e mettendo in scena quei rimorsi che abitano la vita di ognuno quando si fa riferimenti ad errori o scelte sbagliate. Un bel brano. VOTO: 7.5

  • ANARCHICI – Ginevra

Ha una durata anomala questa proposta musicale della giovane e promettente Ginevra sia per gli standard ormai abituali nella musica da classifica che, tanto più, per le scommesse estive. Rispetto a quei brani che vanno sempre più alla ricerca dello spot immediato da consumarsi entro i tempi radiofonici sempre più prossimi ai 2 minuti e mezzo, Ginevra si prende il tempo di sviluppare interamente il brano con i giusti spazi e respiri. Il suo cantato rimane il punto focale della canzone con quei respiri che rendono la sua emissione timbrica quasi soffiata. Anche il suono, però, risulta funzionante adattandosi perfettamente all’idea di una stagione più disimpegnata. Ginevra sta crescendo. VOTO: 7-

  • FACCIO DA ME – Rettore e Tancredi

Donatella è in forma. Lo si avverte dall’ultimo Festival di Sanremo in cui si è presentata carica al massimo per una riuscita ‘Chimica’ ma anche da questo nuovo singolo dove ben si sposa a Tancredi. La scrittura del giovanissimo cantautore ben riesce a trovare la quadra per unire le due diverse esperienze musicali e di vita. Proprio il cantato di Rettore cattura l’ascoltatore che ha voglia di lasciarsi andare in una danza senza regole mentre si canta a squarciagola uno di quei tormentoni che non rispondono a regole, mode o tendenze. Trasgressivi come Rettore è sempre stata. VOTO: 7.5

  • LA SUORA – Romina Falconi

E’ un brano in perfetto stile-Falconi questo nuovo singolo di Romina che continua a percorrere i binari di una musicalità contemporanea da abbinare ad un’ironia intelligente e sagace. In questo caso l’idea è quella di dedicarsi ad una rilettura dell’amore secondo una visione meno platonica che, spesso e volentieri, ha condizionato anche le canzoni. L’apporto di Roberto Casalino nella scrittura era difficile da immaginare per un brano simile ma c’è da dire che la canzone ha una sua forza (soprattutto nel ritornello). VOTO: 6+

  • BUBBLE – Takagi & Ketra feat. Salmo e tha Supreme

Ritorna ai ritmi tribali la produzione di Takagi & Ketra che dopo anni di successi al fianco delle migliori voci pop del nostro panorama musicale si accostano ad un duo totalmente proveniente dal mondo del rap e della sperimentazione trap. Apre tha Supreme (divenuto ora thasup) con un cantato molto strisciato che rende le parole non perfettamente distinguibili ad un primo ascolto. Più preciso e “velenoso” l’intervento di Salmo che non rinuncia ad una testualità più cruda. L’inciso si farà canticchiare senza se e senza ma portando il pezzo in vetta alle classifiche di streaming. Da vedere se questa nuova formula riuscirà ad avere la meglio su personaggi più “pop-olari” e cantati più tradizionali. A livello di produzione rimane assai valida. VOTO: 6/7

  • 806 – Thomas

Riparte da questo nuovo singolo la carriera musicale di Thomas di cui, da qualche tempo, si erano perse le tracce. La ripartenza non è troppo distante dai trascorsi del giovane di Bassano del Grappa. Il focus musicale rimane su di un pop dalla forte connotazione funky che, d’altronde, rappresenta il vero DNA artistico di Thomas, del suo cantato e del suo modo di stare sul palcoscenico. L’arrangiamento prova ad inserire l’apporto di una forte componente elettronica per confondere le acque ma rimane difficile pensare d’inserirsi in un mondo musicale che, in Italia, non ha mai raccolto grandi fortune. VOTO: 5

  • L’AMORE L’AMORE – Vasco Rossi

E’ il classico pezzo rock alla Vasco da abbinare alle estati e ai tour dal vivo dove brani come questi fanno scatenare le folle in danze sfrenate. Il ritornello è uno di quelli giusti per farsi cantare a squarciagola mentre le donne si sciolgono i capelli e gli uomini finiscono tutta d’un fiato una birra ghiacciata. Vasco ci va di mestiere non sorprendendo nessuno ma nemmeno regalando uno di quei pezzi che abbiano abbastanza forza da superare almeno un tour e arrivare intatto a quello successivo. VOTO: 6-

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.