Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli radiofonici
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TUTT* STRAN* – Chadia Rodriguez
Continua a dedicarsi all’amore universale e all’abbattimento delle differenze di genere anche con questo nuovo brano la brava Chadia Rodriguez. La tematica è sempre importante e assolutamente condivisibile ma oramai il repertorio di Chiada avrebbe bisogno anche di una ventata di novità per riuscire a creare una svolta. Malgrado questo la canzone funziona soprattutto sul piano della ritmica, della produzione e dell’orecchiabilità. VOTO: 6.5
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SPAZIO – Danti e Nek
Danti continua a scegliere, volta per volta, voci importanti per accompagnarsi nelle sue collaborazioni e produzioni. Stavolta la scelta cade su di Nek che ha un’apertura timbrica giusta per esaltare un inciso arioso che non spinge troppo sull’acceleratore ma sceglie piuttosto di mantenersi soffice. E’ Danti che mette il carico pesante al tutto inserendosi con una strofa rap tra i due ritornelli. Una collaborazione credibile che sposa comunque una ricetta ormai consolidata per la fusione del mondo pop a quello rap. Nulla di nuovo sotto il sole, nemmeno un vero e proprio tormentone. VOTO: 6
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CALIGINE – Einar
Dopo quasi tre anni di totale assenza dal mondo della musica, della televisione e dei social, Einar torna a mostrarsi al pubblico con un brano che ha nelle intenzioni quella di raccontare l’amore ma anche questo suo ultimo periodo. Il giovane cantante nato ad “Amici” ed arrivato in poco tempo fino al palco del Festival di Sanremo 2019, si mostra alle prese con un suono più attuale e contemporaneo rispetto a quello che lo caratterizzava nel primo tempo della sua carriera. Il linguaggio rimane, comunque, quello di un pop mainstream che sfrutta ad una vocalità più grigia che, dunque, si lascia distinguere con maggior facilità. La ripartenza è arrivata ora serviranno brani giusti, scelte oculate e percorsi ben definiti per riprendere quello che il tempo ha tolto. VOTO: 6+
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DIAMANTE – Gianna Nannini e Francesco De Gregori
Lo storico capolavoro scritto nel testo da Francesco De Gregori e per la musica da Zucchero, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese viene nuovamente rielaborato in questa nuova versione da Gianna Nannini che con le cover ha dimostrato di saper essere talvolta a proprio agio. Diverse sono state le celebri voci che hanno scelto di far propria questa pagina della storia della musica andando da Anna Oxa fino a Mia Martini. Nessuno, però, aveva ancora pensato di inciderne una versione in duetto con il suo realizzatore. Indubbiamente De Gregori porta al brano la sua verità più profonda ma anche Gianna Nannini si rivela ben calata all’interno della canzone stessa di cui viene a mancare solo quella sorte di componente onirica. VOTO: 7
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LA MEGLIO GIOVENTU’ – Margherita Vicario
Una delle grandi escluse dalla selezione per il prossimo Festival di Sanremo torna immediatamente in radio con un nuovo singolo (non quello proposto alla commissione della kermesse). Il marchio della giovane artista rimane bel distinguibile e continua a dimostrare tutto il suo talento risultando a proprio agio con le produzioni contemporanee che sfruttano elettroniche ed una viva componente ritmica. La voce di Margherita sta sempre più acquistando una personalità propria cercando variazioni e sottolineature che arricchiscono la sua interpretazione. Un bel pezzo che gioca con varietà sul piano sonoro. VOTO: 7/8
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LUNA PIENA – Orietta Berti
Inizia con un mood quasi operistico e fin troppo classico per essere credibile. Poi si apre ad una produzione elettronica serrata in cui si fa valere la mano di Sixpm. Sarà forse funzionale ma la voce limpida e puntualissima di Orietta Berti ne esce fin troppo ridimensionata. La sensazione è che si sia voluto puntare su di un personaggio vincente in questa ultima annata musicale tentando di estremizzare ancor di più la sua attualità non rispettandone le caratteristiche di base. Trovare gli equilibri non è mai facile ma stavolta pare che si sia un tantino esagerato perdendo di credibilità nel costruire un’operazione commerciale. VOTO: 5
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L’ODORE DEL MARE – Tiromancino e Carmen Consoli
Hanno faticato entrambi a trovare il giusto spazio con dei lavori intensi e di qualità nel corso dell’ultimo autunno ma quando due artisti come Federico Zampaglione e Carmen Consoli s’incontrano non può che nascerne un brano di qualità e profondità. ‘L’odore del mare’ è l’ennesima dimostrazione di quanto l’Italia si sia dimenticata negli ultimi anni l’esigenza di un pop che sa raccontare, a volte cantando sussurrando e guardare all’interiorità più che all’apparenza e ai soliti clichè. Una bella canzone che invita ognuno di noi a cercare “l’armonia, continua a respirare”. L’ennesima poesia che racconta di una vita che “anche se fa male non rinunciare a darle il senso che vuoi tu”. Può esistere messaggio o invito più bello e profondo? VOTO: 8.5
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SUPEREROI – Ultimo
“L’amore passa e tu non passi mai”. Parte da qui il nuovo singolo di Ultimo che, seguendo la ricetta della sua scrittura più tradizionale, parte da un accompagnamento con il solo pianoforte e poi, lentamente, cresce acquistando forza dall’orchestrazione e dal susseguirsi della parole dette con sempre maggiore impeto. Il racconto si basa su un “noi” che, malgrado sia messo continuamente alla prova, non è ancora pronto ad arrendersi alla sfida del tempo. Ultimo non ha una scrittura troppo varia ma forse proprio questa è la sua forza quando ogni volta dimostra di saper continuare ad essere credibile, nuovo e vero nel proprio scrivere quanto nel proprio interpretare. VOTO: 7
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THE SCIENTIST – Zucchero
Continua il viaggio di esplorazione di Sugar all’interno della dimensione delle cover arrivando alla “sfida Coldplay” dopo aver affrontato i Genesis. Far proprio un brano di Chris Martin non è prova da poco ma Zucchero sceglie di provarci stravolgendo l’arrangiamento originale della canzone e puntando ad una dimensione acustica, misurata e soffusa in cui la sua voce può svettare in contrapposizione all’accompagnamento minimale di una chitarra acustica. Anche se alla fine vengono a mancare i controcanti ed i falsetti della versione originale non si arriva di certo a negare che la versione del bluesman emiliano non abbia un proprio perchè. Sinonimo che la sfida è stata vinta pur senza spingere troppo sull’acceleratore. VOTO: 6.5
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Ilario Luisetto
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