giovedì, Aprile 18, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle Nuovi Singoli: torna in scena Laura Pausini, Elisa sperimenta ancora

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in rotazione radiofonica

  • NON MI PERDO PIU’ – Blind

La rivelazione della penultima edizione di X-Factor si ripropone con l’ennesimo nuovo singolo che, questa volta, punta ad unire rap e un’attitudine rock su di un testo palesemente pop che racconta di una relazione che si consuma tra distanze. Blind porta a compimento il brano con efficacia realizzandone un risultato accettabile e piacevole per un ascolto distratto. Rimane, però, intatta la sua incapacità a distinguersi dalla massa di proposte simili. E questo per un ragazzo giovane che va alla ricerca della consacrazione si rivela essere il macigno più grande da sopportare. VOTO: 5+

  • LA RAGAZZA DEL FUTURO – Cesare Cremonini

E’ un Cremonini più anni ’70 e fresco rispetto a quello che abbiamo ascoltato ultimamente per l’intensa “Colibrì”. La scelta favorisce lo studio di un arrangiamento sonoro che, come spesso accade per l’ultimo Cesare, non bada a spese e va alla ricerca di un suono deciso, ricchissimo di sfumature e vario. Fa piacere anche la scelta di donarsi nuovamente ad un brano che guardi anche ad una radiofonicità più spiccata cercando di recuperare anche quella sorta di leggerezza che ha fatto parte del repertorio del cantautore bolognese per buona parte della sua produzione. Nella scrittura di Cremonini, però, si fa sempre più forte un’idea di complessità compositiva e autorale che, anche in questo caso, rende la canzone apprezzabile perché alternativa ma, contemporaneamente, troppo distante da chi dalla musiva va cercando un ascolto disimpegnato che, non per forza, corrisponde all’idea di banale. VOTO: 6.5

  • RISALIRAI – Carl Brave e Gemello

Duetto che aggiunge poco alla carriera di entrambi rivelandosi non così tanto incisivo per riuscire davvero ad emergere e farsi notare. Il ritornello, certo, si rivela capace di conquistare con facilità l’ascolto di chi è alla ricerca di un motivetto orecchiabile con immediatezza. In questo Carl Brave eccelle da sempre anche se qui è soprattutto Gemello a farsi carico della canzone adattandosi, però, alla strada tracciata dal suo ospite. Ne esce un ascolto piacevole e disimpegnato che, però, si perde nel marasma di tante altre proposte. VOTO: 5

  • A TEMPO PERSO – Elisa

L’apertura del nuovo futuro album in italiano avviene in compagnia della novità di Sixpm alla produzione. Il producer partenopeo, che qualche avventura nel pop l’ha già avuta pur occupandosi soprattutto di rap, lascia alla voce di Elisa un suono più “toffoliniano” rispetto all’ultimo singolo ‘Seta’ e sceglie, piuttosto, d’impegnarsi in una scrittura più serrata e, soprattutto, su una produzione davvero ricca ed apprezzabile. Ne esce un brano non semplice da eseguire ma che testimonia tutta la voglia di Elisa di sperimentare mettendosi a disposizione della canzone e, soprattutto, il suo talento nel saper risultare accessibile anche in proposte non sempre lineari e basilari come quelle che ci si potrebbe aspettare. VOTO: 7.5

  • COME LE ROCKSTAR – Giulia Molino

Parte delicata, pulita ed intensa Giulia in questo brano che, poi, cresce velocemente puntando su di una cassa che costringe la voce ad aumentare le frequenze delle parole. Mano a mano che la canzone aumenta il proprio incedere la voce si sporca di distorsioni elettroniche che ne compromettono il valore timbrico e l’intensità interpretativa di cui è capace. Se la scelta di rinunciare ad evidenti capacità nel cantare risulta poco azzeccata e giustificabile, la canzone godrebbe anche del giusto incipit ma si perde, poi, in una scrittura che, nel ritornello, non arriva da nessuna parte e che continua a girare attorno ad un punto imprecisato. Peccato perchè alcuni passaggi delle strofe sono davvero notevoli. VOTO: 6-

  • DEVASTANTE – Il Pagante e Myss Keta

Per accompagnare l’uscita del loro nuovo album Il Pagante sceglie di accompagnarsi alla presenza di Myss Keta dopo gli incontri con Stash e Lorella Cuccarini degli ultimi mesi. Il loro sound rimane ben identificabile e sempre capace di unire le diverse esperienze dei propri componenti. L’apporto che fornisce Myss Keta, invece, risulta essere minimale fino alla svolta finale che permette alla canzone di cambiare nuovamente pelle ed aprirsi ad un incedere più martellante e deciso che spiazza l’ascolto. VOTO: 6

  • E’ PROPRIO QUESTO QUELLO CHE CI MANCA – Jalisse

L’ennesimo brano dei Jalisse escluso dalle selezioni del Festival di Amadeus viene immediatamente comunque proposto al pubblico dalla coppia dei coniugi Ricci. Nell’ascolto non si fatica ad immaginare quali siano stati i motivi che hanno portato il direttore artistico della kermesse a scegliere la via dell’esclusione di questa proposta. La voce di Alessandra è sempre preziosa, limpidissima, potente e puntuale. Eppure il suo cantato è rimasto ancorato ad una forma espressiva superata (ahimè) e si fatica ad immaginarne il potenziale alle prese con le sfide della contemporaneità musicale. In questo brano specifico si fatica ad apprezzare il ritornello cantato a due voci costringendo l’inciso a non esplodere per come potrebbe. Apprezzabile il cantato di lei, l’idea narrativa ed il crescendo simil-lirico. Meno alcune scelte produttive e la lentezza con cui il brano arriva a compimento. VOTO: 5-

  • SCATOLA – Laura Pausini

Scrive (e produce) Madame, canta Laura Pausini. L’accoppiata non era delle più prevedibili fino a qualche tempo fa ma la voce romagnola già da qualche tempo ha dimostrato di voler guardare al futuro e ad un’evoluzione anche della propria musica. Ecco che, dunque, la giovane artista veneta si mette a disposizione confezionando un brano che, in realtà, ne ricorda poco le caratteristiche ed il marchio. Piace il raffronto con la sé del passato che esce allo scoperto solo nel finale rivelandosi un buon artifizio narrativo. Le strofe sono intensissime e a tratti paiono procedere fin troppo lentamente. L’inciso cresce allo stesso modo esplodendo solo in un piccolo momento dove la voglia di graffiare con la voce ha il sopravvento. A farsi apprezzare è soprattutto la produzione dove il repertorio di Laura aveva sicuramente bisogno di nuove ricette. VOTO: 7

  • LUPIN – Tommaso Paradiso

Continua a rimandare la pubblicazione del suo primo album da solista il cantautore romano che, oramai, ha fatto trascorrere due anni e mezzo dal suo addio ai Thegiornalisti. In questo nuovo brano-non singolo che anticipa la prossima pubblicazione la voce romana torna ad affidarsi alla produzione di Federico Nardelli che sceglie una versione asciutta del suono più tipico di Tommaso. La scelta risulta, per certi versi, corretta e funzionale ad offrire un sound finalmente diverso ed alternativo rispetto a quello tipicamente anni ’80 che Paradiso ha ormai proposto in tutte le salse. Peccato che non si riesca, almeno per una volta, a fare a meno di quelle doppie voci perenni che “falsificano” tutta l’urgenza di arrivare diretti all’ascoltatore in brani che, almeno nelle intenzioni, vorrebbero essere più crudi di altri. VOTO: 6+

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.