mercoledì, Maggio 22, 2024

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Paola Turci sul rapporto madre-figlia come un “Fiore di ghiaccio” – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo della cantautrice

Molte volte e da diversi punti di vista è stato indagato il rapporto talvolta conflittuale tra madre e figlia. In musica, di recente, ha scelto di farlo anche Paola Turci scrivendo la sua nuova “Fiore di ghiaccio” in collaborazione con Giuseppe Anastasi e Diego Calvetti, autore quest’ultimo anche della produzione dell’intero brano. In un inno alla vita, che porta con sé anche quel solito piglio malinconico che la voce della cantautrice romana possiede per natura, si snoda un racconto che sa di verità ed esperienza.

“Io sono quella che è già andata via e tu resti quella che non se ne è accorta”. Così s’inaugura narrativamente la descrizione di un rapporto a due dove la distanza appare il vero denominatore. Non a caso, con lo sviluppo del brano, Paola Turci arriva a sottolineare come “siamo pianeti distanti”. E così, in un monologo che assume i contorni di una lettera scritta a mano con una “pessima calligrafia”, la mittente Paola snocciola quelli che sono i nodi di un rapporto simbiotico ma spesso separato dalle incomprensioni, dalle gelosie, dalle somiglianze non volute eppure imposte.

L’amore di una figlia per la madre raccontato attraverso quei “sogni di bambini” viene a trasformarsi, poi, in un fragile fiore di ghiaccio in cui la bellezza ed il sentimento rimangono, in qualche modo, intrappolati all’interno di un cuore troppo fragile.

Paola si rivela perfetta per l’interpretazione di un brano così personale e, in un certo senso, anche pericoloso. Lo dimostra approcciandosi al cantato con misura e mestiere senza mai abusare degli spazi che potrebbe prendere per sè all’interno di un arrangiamento arioso in cui gli archi donano grandi respiri sottolineando il valore del tempo in musica per esprimere con efficacia un concetto non scontato. Il timbro graffiato e la vocalità misurata contribuiscono a dare alla canzone quello spirito soffuso e quel calore intenso per rendere il tutto emozionale e condivisibile.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.