Papa Francesco, le toccanti parole della lettera a Sanremo 2025

Sanremo 2025 Papa Francesco

Nel giorno dell’addio a Papa Francesco, ricordiamo le sue parole del videomessaggio trasmesso durante la prima puntata del Festival di Sanremo 2025

“Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Papa Francesco, è tornato alla casa del Padre”: con queste parole il cardinale Kevin Farrell ha annunciato la scomparsa di Jorge Mario Bergoglio, all’età di 88 anni. Un pontefice amatissimo, che ha segnato la storia con il suo stile semplice, diretto, vicino ai deboli. E con un amore mai nascosto per la musica, linguaggio universale che ha saputo integrare profondamente nel proprio percorso spirituale.

Papa Francesco amava la musica classica, da Mozart a Bach, ascoltava Beethoven ed era appassionato di Wagner. Da buon argentino, adorava ascoltare il tango, in particolare i brani di Carlos Gardel, e da bambino era stato educato anche con la lirica. Lo ha rivelato lui stesso in varie occasione nei suoi dodici anni di pontificato (qui l’articolo su questo approfondimento).

In questa triste giornata, riemergono le parole che il Pontefice ha lanciato durante la prima serata della 75esima edizione del Festival di Sanremo, quando con un videomessaggio Papa Francesco si è collegato con il Teatro Ariston e il mondo intero, per lanciare il suo ennesimo appello per la pace, dopo l’esibizione dell’israeliana Noa e della palestinese Mira Awad sulle note di “Imagine” di John Lennon.

Papa Francesco, le toccanti parole della lettera a Sanremo 2025

“Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace.

È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare.

Pensando al tuo invito penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica.

Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno”.

Scritto da Nico Donvito