“Passerà l’estate” di Giorgia: te la ricordi questa?

Passerà l'estate Giorgia

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Passerà l’estate” di Giorgia

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2013 con “Passerà l’estate” di Giorgia.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Passerà l’estate” di Giorgia

Tra le gemme più delicate contenute in “Dietro le apparenze”, l’ottavo album di Giorgia pubblicato nel 2011, c’è senza dubbio “Passerà l’estate”, una canzone poetica e sussurrata scritta per lei da Marina Rei, che ne firma una delle prove autoriali più ispirate.

Il brano si presenta come una ballata dolce e malinconica, costruita su una melodia sobria che lascia spazio alla voce, vera protagonista assoluta. Giorgia la attraversa con la consueta eleganza, dosando emozione e misura, sospendendosi tra speranza e malinconia con la grazia di chi conosce a fondo il peso delle parole.

Il testo è una metafora dell’attesa e del cambiamento, incorniciata da immagini stagionali: l’estate che passa, il profumo delle rose che svanisce, le foglie che ingialliscono. Il cuore della narrazione è il desiderio di un incontro, ancora solo immaginato, ma avvertito come inevitabile: “Ad un passo da qui, so che ti incontrerò”. È una canzone che parla della potenza dell’intuizione amorosa, del sentire profondo che precede la realtà.

Eppure, dietro la dolcezza si cela un senso di fragilità, come nella chiusa struggente: “Io sto tremando e rischio di impazzire”. È il momento in cui la voce si incrina, e l’attesa si carica di inquietudine: l’amore sarà davvero corrisposto? L’estate, intesa come metafora della passione e del momento favorevole, passerà comunque.

Il testo di “Passerà l’estate” di Giorgia

Ad un passo da qui
So che ti incontrerò
Solo un passo e già lì
Ti riconoscerò
Ad occhi chiusi ti respirerò
Oggi, domani capiterà
Di toccare con mano la felicità
E gridarlo al mondo intero

E passerà l’estate
Il profumo delle rose
Si perderà tra i colori delle foglie ingiallite
Un treno che parte
Un tramonto che volge alla fine
E tu ti volterai
E ti accorgerai di me, di me, di me, di me

Ad un passo da qui
So che ti incontrerò
Solo un passo e già lì
Mi sorprenderai
Saprai ogni cosa di noi
Oggi, domani capiterà
Di portare in palmo di mano la felicità
Prendere fiato e gridarlo al mondo intero

E passerà l’estate
Il profumo delle rose
Si perderà tra i colori delle foglie ingiallite
Un treno che parte
Un tramonto che volge alla fine
E tu ti volterai
E ti accorgerai di me

E mentre fuori il vento ha raffreddato il sole
Io sto tremando e rischio di impazzire

E passerà l’estate
Il profumo delle rose
Si perderà tra i colori delle foglie ingiallite
Un treno che parte
Un tramonto che volge alla fine
E tu ti volterai
E ti accorgerai di me, di me, di me

Scritto da Nico Donvito
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