“Per sempre” di Alessandro Errico: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Per sempre” di Alessandro Errico
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1997 con “Per sempre” di Alessandro Errico.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Per sempre” di Alessandro Errico
Tra le pieghe più emozionali del secondo album di Alessandro Errico, intitolato “Esiste che“, pubblicato nel 1997 da Sugar, si cela una delle sue prove più intense: “Per sempre”. Una ballata melodica e malinconica, figlia dell’estetica anni ’90, che affonda nelle profondità del sentimento e si fa canto di un dolore che si dichiara eterno, irriducibile, incancellabile.
La canzone si apre con un’immagine simbolica fortissima: “il sole infine scelse di non scaldare più”. Fin da subito, Errico costruisce un immaginario apocalittico, poetico e visivo, dove l’amore perduto è talmente assoluto da diventare evento cosmico. Il passaggio alla notte e al “più gelido inverno” rappresenta la caduta in un vuoto affettivo e spirituale, un lutto emotivo che si traduce in versi dolenti e solenni.
Il testo è attraversato da metafore potenti e continue: la luna che si inclina e spegne il sogno, la luce artificiale che non scalda, lacrime che si sciolgono in altre lacrime. Ma ciò che colpisce di più è l’idea della ferita eterna, condivisa da entrambi gli amanti: “Sarai di me l’eterna ferita / sarò di te l’eterna ferita”. Un dolore che non cerca consolazione, ma si accetta come presenza costante, incisa nella carne della memoria.
“Per sempre” è una canzone che non ha paura del sentimento, che non teme la parola “eterno” o il concetto di ferita incancellabile. È una ballata intensa, sincera, scritta con il cuore e con la pelle, che ancora oggi conserva una forza emotiva rara. Un piccolo gioiello nascosto nel repertorio di Alessandro Errico, meritevole di essere riscoperto e riascoltato, ieri, adesso e per sempre.
Il testo di “Per sempre” di Alessandro Errico
E il sole infine scelse di non scaldare piu’
la notte scese e comincio’ il piu’ gelido inverno
e’ la piu’ triste verita’ che chi ha gia’ visto il sole sa
la luce artificiale ormai non lo scaldera’
Sarai di me l’eterna ferita
dovunque andro’ continuerai a sfiorarmi la vita
come lacrime dentro lacrime sembravamo persempre
Quando il buio dileguo’ anche l’ultimo dubbio
la luna allora s’inclino’ e con se spense il sogno
che a un tratto perse la sua viae chi ha gia’ visto il sole sa
che lascia dentro il freddo e la follia che non finira’
Saro’ di te l’eterna ferita
dovunque andrai continuero’ a sfiorarti la vita
come lacrime sciolte in lacrime sembravamo persempre
ora e’ logico ti difenderai anche nelle distanze
qui io non avro’ pace e non voglio i perche’ se ho bisogno di te
persempre ancora tante volte ed altre quante ancora
mi scopriro’ fragile sara’ violento esistere
senza di te
Sara’ per noi la stessa ferita
dovunque andrai dovunque andro’ non avremo una scusa
le mie lacrime le tue lacrime
sciolte dentro un istante
io non smettero’ di cercarti mai ieri adesso e persempre
sara’ per noi l’eterna ferita
ora e’ logico ti difendero’ quando il sole rinascera’
io non avro’ pace finche’ resterai dentro di me