“Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2014 con “Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino
Tra i più delicati e preziosi brani mai passati sul palco dell’Ariston senza arrivare in finale, “Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino è l’emblema di una canzone che sfugge alla logica del primo ascolto per diventare, col tempo, un piccolo classico nascosto.
Presentata nel 2014 come una delle due canzoni in gara per l’artista pugliese (assieme a “Ora”, poi scelta per proseguire e classificatasi terza), “Per sempre e poi basta” non fu immediatamente compresa dal pubblico, ma si aggiudicò il premio per il miglior arrangiamento. E con ottime ragioni.
Il brano è una dichiarazione d’addio dolente e poetica, che fonde il pop d’autore con suggestioni cameristiche. Il protagonista lotta contro l’idea di lasciar andare, cercando di dare forma al vuoto che rimane.
Con questo pezzo, Renzo Rubino dimostra ancora una volta la sua capacità di scrivere canzoni che non gridano, ma che sanno farsi ricordare. “Per sempre e poi basta” non è solo un addio: è la dimostrazione che alcune emozioni, quando incontrano la musica giusta, non passano mai davvero.
Il testo di “Per sempre e poi basta” di Renzo Rubino
Un quarto alle tre
C’è una mosca sulla lampada a led
Gli occhi vogliono andarsene
Ma il mio cuore è in movimento
E penso che
Il mio stomaco sia in briciole
Cerca un paio di coccole
Gli regalo una caramella
E non basterà neanche quella
Sono stato abituato male con te
Solo un’altra canzone
Poi cancellerò il tuo nome
Per sempre ed un’ultima volta
Ti porterò con me
Insieme tra sette notine
Danzeremo per sempre e poi basta
E ogni volta che suonerò questa nota
Sarai vicino a me
C’è una macchia microscopica
Nel tuo bulbo oculare
Non è nulla
Non devi farti controllare
Sono io quella macchia grigia
Fissa in ogni cosa che fissi
La mia testa è come un girasole non si alza più
Solo un’altra canzone
Poi cancellerò il tuo nome
Per sempre ed un’ultima volta
Ti porterò con me
Mentre tu mi stai mordendo
Io ti sto riservando un posto tra i miei pensieri
Reparto ricordi migliori
E tra l’infanzia
E il primo ginocchio che ho scioccamente sbucciato
Ci sono i tuoi occhi grandi
Ora sarò banale
Ma a me ricordano il mare
Ora molla fa male
Ora molla fa male
Anche se non mi do pace
Una spada sarà questa voce
Per sempre ed un’ultima volta
Ti porterò con me
Insieme tra sette notine
Danzeremo per sempre e poi basta
E ogni volta che suonerò questa nota
È un sì
Sarai vicino a me