Raccontiamo un tema con una canzone
Ho già parlato di amore in un articolo in relazione ad una canzone di un altro artista; e in verità, anche se nei titoli la parola amore non compare, in moltissime canzoni poi i riferimenti a questo sentimento sono molto chiari. Una cosa che amo fare è quella di porre attenzione all’atteggiamento che autori e cantanti assumono davanti all’amore, quali sfumature decidano di sottolineare e quale impatto si verifica sul contenuto del loro tema.
In riferimento alla canzone di Ermal Meta si cerca di valorizzare l’amore universale, quello che non conosce tempo, distanze o alcun tipo di limitazione, essendo in grado di raggiungere l’infinito attraverso i gesti più semplici: “nei tuoi occhi c’è il cielo più grande che io abbia visto mai”.
Voglio soffermarmi su questo punto in quanto rappresenta un passaggio chiave per identificare la forza di un sentimento così grande; azioni quotidiane apparentemente normali possono contenere un valore elevatissimo se siamo convinti che in un gesto destinato a terminare sia presente l’idea di eternità: un abbraccio dura 3 secondi, ma può voler indicare la volontà di un contatto eterno. “E le tue braccia uno spazio perfetto in cui ci tornerei per sempre”.
In secondo luogo questo tipo di amore è capace di annullare qualsiasi difetto della persona verso cui è rivolto, illuminando e valorizzando tutto il bello che si possa individuare “nemmeno un’ombra nel tuo sorriso” e riuscendo ad amare di più anche se stessi, per tutta l’energia positiva che genera quando ritorna indietro “mi hai fatto amare tutti i miei difetti”.
Ed ecco che la sua forza è così travolgente da domandarsi come si abbia fatto a vivere prima di conoscerlo “come ho fatto io, quando non c’eri?” e da pregare che faccia parte del nostro futuro “non prendere impegni per i prossimi anni”.
Per quanto concerne questa canzone, inoltre, è doveroso ricordare che il sentimento descritto è rivolto verso una donna ed è rappresentato dalla figura di questa “ragazza paradiso”; un’immagine meravigliosa, la donna angelo tanto lodata dalla letteratura italiana è nel nostro caso la personificazione dell’amore universale. In una realtà in cui spesso ci si promette il per sempre senza crederci sul serio e in cui ci si scorda di amarsi ogni giorno dimenticando anche le promesse più semplici, la ragazza paradiso arriva al per sempre dimostrandolo nel quotidiano, passo dopo passo, condivisione dopo condivisione; è questo, infatti, il segreto di un sentimento che nasce per essere coltivato e per diventare poi infinito grazie a gesti concreti e non false promesse: “non hai fatto mai promesse, ma le hai mantenute tutte”.
Mantenere una promessa, infatti, è la dimostrazione di un affetto sincero. Mantenere una promessa che non è mai nemmeno stata dichiarata, invece, è la prova che il nostro amore universale va oltre ciò che si dice, va oltre le parole e oltre le azioni compiute per oggettivarlo. Esiste e supera qualsiasi cosa essendo unico e speciale come la ragazza paradiso così simile alla Beatrice di Dante nell’essere guida per chi la ama, eterna per chi decide di crederle.
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