giovedì 10 Ottobre 2024

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Pinguini Tattici Nucleari, alcune anticipazioni su “Romantico ma muori”

Tempo di nuova musica per i Pinguini Tattici Nucleari, che hanno svelato tramite social alcuni dettagli relativi all’imminente relase di “Romantico ma muori”

Manca sempre meno al ritorno dei Pinguini Tattici Nucleari che, a partire da venerdì 13 dicembre per Epic \ Sony Music Italy, torneranno sulla scena musicale con “Romantico ma muori” ad oltre un anno e mezzo di distanza dall’uscita del precedente singolo.

Ad alimentare l’hype per questo rilascio, la band ha risposto a delle domande attraverso le storie di Instagram, rivelando alcune anticipazioni legate all’inedito, a partire dalla frase preferita del testo: “Noi rimaniamo i soliti, stupidi ipocriti che litigano solo per amarsi un po’ di più”.

Alla domanda se il pezzo si basa su una storia vera, l’autore Riccardo Zanotti ha risposto: «”Romantico ma muori” è una canzone vera tratta da una storia finta. Ricordo che un giorno particolarmente difficile, uno di quelli in cui ti costringi a entrare in studio per scrivere ma poi non ti viene nessuna idea, mi sono arreso e sono andato al bar. Lì, con un cappuccino in mano, mi sono messo a guardare fuori dalla finestra, cercando qualche ispirazione, un po’ per noia e un po per esercizio. Ad un certo punto sono arrivati loro, due ragazzi con un cane, una bellissima coppia. Due che un tempo qualcuno avrebbe chiamato dei “punkabbestia”. Sembravano amarsi senza riserve, muovendosi lenti e felici per la strada con la sicurezza di chi non ha idea di dove andare. Lui le teneva la mano con una leggerezza mai vista, quasi sfiorandola, mentre procedevano incerti sul marciapiede. Ho cercato di leggere il loro labiale, ma non ci sono riuscito, quindi l’ho solo provato a indovinare. L’ho trovata una scena molto romantica nella sua semplicità, quindi ho deciso di inventarmi una storia su di loro e di metterla in musica. Li ho immaginati erranti in un viaggio senza fine, come partecipi di un’eterna vacanza lontano dal mondo e dalle sue regole».

A proposito del titolo, il frontman aggiunge: «Mi ha sempre affascinato la formula “la morte del romanticismo”. Deriva da quello. È un po’ ironico, scherzoso. Parla degli ultimi romantici, quasi fossero una tribù». Qualche spoiler anche sul sound e sulla tipologia di canzone: «Parte in un modo e poi vira improvvisamente. Ha tre anime: pop, arena rock e pop punk. Ci sono molte chitarre elettriche». In ultima battuta, alla domanda “c’è del disagio?”, la risposta non poteva che essere: «Quello sempre!».

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