Pirames International annuncia nuove licenze strategiche

Pirames International

Novità per Pirames International, l’aggregatore italiano festeggia i 20 anni di attività e inaugura la nuova sede, tra tecnologia, innovazione e musica

Pirames International rafforza ulteriormente la propria posizione nel panorama musicale italiano e internazionale annunciando due nuove importanti sinergie. La società guidata da Federico Montesanto ha infatti siglato un accordo con Lungomare srl, storica etichetta indipendente, presieduta dall’Avvocato Vittorio Costa, il cui catalogo rappresenta un vero e proprio patrimonio della produzione musicale italiana. L’intesa riguarda la gestione dell’intero catalogo, che include artisti di rilievo come Angelo Branduardi e Alexia, compresa la raccolta dei diritti connessi all’estero (Italia esclusa).

Avv. Vittorio Costa: Lungomare S.r.l. è lieta di comunicare di aver esteso le proprie relazioni di distribuzione fonografica e di incasso dei diritti connessi nel Mondo (con esclusione dell’Italia) attraverso l’accordo con Pirames International S.r.l. La società ringrazia sin d’ora lo staff di Pirames, a partire dal CEO Federico Montesanto, per tutto il lavoro che svolgerà sul catalogo fonografico di proprietà di Lungomare attraverso la sua struttura ed il proprio know how.

Parallelamente, Pirames ha concluso un doppio accordo con Mario Fargetta: il primo riguarda la licenza di distribuzione con la sua società,Ratatan Edizioni Musicali, per l’intero catalogo discografico di proprietà, accompagnata dal mandato per l’incasso dei diritti connessi del produttore a livello mondiale. Il secondo, con l’artista stesso, è un mandato diretto a Pirames per la gestione, la tutela e l’incasso dei suoi diritti connessi in qualità di artista interprete esecutore a livello globale (Italia inclusa).

Mario Fargetta: Era da anni che speravo di imbattermi in una realtà come Pirames ed oggi sono entusiasta di questi accordi che consentiranno sia alla mia etichetta Ratatan, che a me come artista, di ottimizzare la nostra presenza in rete e tutelare i nostri cataloghi come mai fatto prima d’ora.

Questi nuovi accordi arricchiscono ulteriormente l’elenco delle prestigiose partnership di Pirames, e ne confermano l’impegno nel valorizzare e tutelare il repertorio musicale italiano e non solo, ampliando al contempo la propria rete di gestione e distribuzione su scala globale.

Federico Montesanto: È sicuramente un momento positivo per Pirames, dal nuovo ufficio alla rinnovata fase di internazionalizzazione passando per il costante inserimento di nuovi professionisti nel nostro team ma senza mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Sono pertanto molto contento ed orgoglioso di questi nuovi accordi con realtà italiane come Lungomare e Fargetta, 2 realtà estremamente significative e di prestigio, sia in Italia che all’estero e pur appartenendo a due mondi musicali diversi. L’averli oggi tra i nostri clienti ritengo evidenzi ancora di più il ruolo di Pirames come aggregatore italiano oltre che come società di data management globale.

Pirames International è un’eccellenza italiana nel mercato della musica in digitale. Nel 2025 la società guidata da Federico Montesanto festeggia i 20 anni di attività, un percorso in cui è cresciuta fino a diventare una data-driven company globale certificata ISO 27001, capace di coniugare tecnologia, diritto e creatività.

Grazie ad una visione orientata alla semplificazione e alla concretezza, con un talento e una competenza interamente italiani, Pirames è l’unico aggregatore digitale italiano. Vanta una rete di distribuzione Worldwide su oltre 200 piattaforme e negozi digitali, collabora con oltre 700 etichette musicali nazionali ed internazionali, migliaia di YouTube creators, gestisce un catalogo di circa 2.500.000 contenuti audio ed oltre 950.000 contenuti video, cura la monetizzazione su YouTube e la Content ID per contenuti audio e video, fingerprinting e music library per i social network, tutela il copyright e la gestione di diritti connessi e licenze di sincronizzazione.

Tutti i processi di data management di Pirames sono certificati ISO 27001: “processi e servizi a supporto delle attività di erogazione di servizi di distribuzione di materiale digitale audio e video protetto da copyright e di consulenza marketing B2B a etichette discografiche e produttori fonografici (IAF Scope 33)” dall’Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS). 

Inoltre, Pirames International LLC, controllata americana del Gruppo Pirames, è membro nella Music Business Association americana ed ha l’opportunità di portare la propria voce, il proprio ruolo e la propria competenza all’interno di un consesso globale.

Pirames International: visione, identità e innovazione

Federico Montesanto, CEO di Pirames International, in occasione della presentazione dei nuovi uffici di via Brembo 27 a Milano, ha raccontato l’evoluzione e la visione della società fondata vent’anni fa.

«Quando ho iniziato, vent’anni fa, credevo ciecamente in questo progetto, e con lo stesso entusiasmo oggi guardiamo ai prossimi dieci anni con ambizioni enormi. Pirames è nata in Italia, ma da oltre quattordici anni è presente anche negli Stati Uniti, dove oltre ad essere membri della Music Business Association e tra i main sponsor della Music Biz (Global music conference), rappresentiamo anche clienti di rilievo con una base solida, che per noi è motivo di grande orgoglio. Siamo nel pieno di una fase di forte internazionalizzazione, abbiamo già una presenza commerciale in diversi Paesi, oltre Italia e Stati Uniti, ma dal 2026 queste sedi diventeranno società radicate sui diversi territori, secondo un piano preciso e strutturato. Credo profondamente che tutto dipenda dalla nostra capacità di restare positivi e appassionati: se affronti ogni sfida con energia e fiducia, le cose buone accadono davvero. Questa azienda vive di passione e di una maniacale attenzione al dettaglio. Come in ogni percorso di crescita, ci sono stati momenti difficili e anche errori, ma proprio da quelli abbiamo imparato di più.
Pirames è una parte di me: non ho intenzione di venderla, nonostante le molte proposte ricevute. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e a divertirci, espandendo la nostra presenza nel mondo».

L’unico aggregatore italiano, a tutela del patrimonio musicale nazionale

«Vorrei sensibilizzare su un tema che mi sta molto a cuore: oggi Pirames è di fatto l’unico aggregatore italiano – prosegue Federico Montesantoun aggregatore autentico è un soggetto che ha rapporti diretti con le principali piattaforme digitali, gestisce internamente l’ingestion dei contenuti e amministra in autonomia le rendicontazioni. Se anche solo uno di questi elementi viene esternalizzato, non si è più un vero aggregatore. I nostri competitor internazionali sono strutture enormi, spesso legate alle multinazionali, ma ovviamente con contratti e piattaforme di delivery basate all’estero. Questo significa che di fatto l’intero data flow dei repertori italiani distribuiti da queste realtà viene operata dall’estero, da soggetti stranieri. Questo mi ha fatto ragionare che se Pirames non esistesse, la quasi totalità della musica registrata in Italia sarebbe di fatto oggi gestita da operatori stranieri. Quando mi sono reso conto di questo, ho sentito una responsabilità che va oltre il ruolo di CEO di Pirames: da italiano, ho capito che preservare il controllo sui nostri repertori significa tutelare la nostra storia e diversità culturale. Se un giorno tutto venisse spostato all’estero, saremmo noi a perdere il diritto di decidere cosa valorizzare, ripubblicare o proteggere. Il nostro lavoro consiste proprio in questo: custodire, gestire e proteggere un patrimonio immenso, fatto di dati e registrazioni che rappresentano il presente, il passato ed il futuro della musica italiana. Oggi, in un’epoca in cui un semplice caricamento di una cover può dirottare flussi economici di opere storiche, il nostro ruolo è diventato fondamentale. Non è un caso che rappresentiamo molti grandi nomi della musica italiana – da Mina a De André, da Celentano a Tenco e Concato – e continuiamo ad accogliere nuovi artisti e produttori che hanno scritto pagine importanti della nostra storia musicale, come recentemente accaduto con Branduardi ed Alexia (Lungomare) e con Mario Fargetta».

Pirames International in tre parole: innovazione, tecnologia e certificazione

«Pirames oggi offre sei servizi principali: Distribuzione digitale (su oltre 200 piattaforme internazionali) e monetizzazione su YouTube; Neighboring Rights Agent per produttori ed artisti; servizi di Copyright protection e Content development; gestione dei CMS YouTube di grandi aziende; e una piattaforma di delivery di proprietà e certificata. La nostra infrastruttura è interamente sviluppata in-house: non utilizziamo servizi cloud, i dati restano da sempre sotto il nostro controllo e tutti i processi operano in ambiente certificato ISO 27001, il massimo standard internazionale di sicurezza e gestione delle informazioni. Sono personalmente coinvolto nella progettazione delle architetture di sistema, e ogni anno investiamo tempo e risorse per migliorare i nostri software proprietari. Abbiamo scelto di non diventare una collecting, ma di mantenere un ruolo di supporto agli artisti ed ai produttori come agenti che collaborano con le collecting. Ad oggi gestiamo oltre 700 marchi di produttori, sia italiani che stranieri, un livello che in Italia raggiungono solo le società di collecting ed anche diversi artisti interpreti esecutori, tra cui Mina. Lavoriamo in un contesto complesso, dove la tutela dei contenuti è fondamentale. Siamo pionieri nell’uso dell’intelligenza artificiale: da oltre dodici anni utilizziamo un sistema procedurale che analizza le performance e segnala in tempo reale eventuali anomalie. Crediamo quindi fortemente nelle opportunità che l’AI può offrire, ma al contempo ci rendiamo conto che serve estrema cautela: l’AI generativa, se non regolamentata o regolamentata male, può rappresentare una minaccia senza precedenti per il copyright. Oggi esiste la possibilità di depositare opere create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, ma la vera sfida non sarà distinguere ciò che è umano da ciò che non lo è ma cosa di umano è stato effettivamente utilizzato nel processo di training (cosa al momento che nessun software al mondo è in grado di fare) ed in che percentuale? Senza dimenticare la annosa questio, cosa succede se una AI è stata addestrata utilizzando materiale protetto da copyright senza averne titolo? Vi anticipo che la risposta non è cancellare quelle specifiche registrazioni dal registro di apprendimento ma cancellare l’intero processo di apprendimento e farlo ripartire d’accapo senza includere opere protette da copyright… spero però che la politica possa comprendere questo passaggio fondamentale, visto in particolare le inconsapevoli direzioni che le attuali normative stanno prendendo. Si sta normando, questo è vero, ma cosa si sta veramente normando e perché è una questione diversa e credo in fin dei conti poco compresa. In tal senso sento di dover fare un sincero in bocca al lupo a tutti noi che operiamo nella filiera musicale» ha concluso Federico Montesanto.

Scritto da Redazione RM