venerdì, Marzo 29, 2024

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Promossi e bocciati nelle vendite di febbraio 2022: Blanco stravince, Achille Lauro zoppica

Tutti i numeri di vendita del decimo mese dell’anno

Le vendite non sono tutto direbbe qualcuno. Ma la realtà, invece, è che le vendite, perlomeno, sono tanto. Lo sono per chi guarda alla musica sotto la lente d’ingrandimento della popolarità, del successo e, perché no, del tornaconto economico che, forse fa brutto dirlo ma è così, è necessario se la musica si vuole continuare a produrla, proporla e promozionarla.

Andando, quindi, alla ricerca dei numeri di vendita, dei piazzamenti in classifica e dell’accoglienza ricevuta quali sono gli artisti che, nel corso dell’ultimo mese, hanno raccolto i risultati più soddisfacenti e quali, invece, hanno viste deluse le aspettative? Scopriamolo insieme:

I PROMOSSI:

Blanco:

La vittoria dell’ultimo Festival di Sanremo 2022 con la sua Brividi” l’ha confermato come fenomeno musicale assoluto del nostro presente. Ogni cosa che tocca diventa oro. Anche l’Ariston l’ha confermato. Uscito dal teatro sanremese ha capitalizzato un larghissimo consenso transgenerazionale confezionando vendite record tanto nell’inedito proposto in gara con Mahmood quanto con l’album ed i singoli precedenti ancora ai vertici delle charts. Per non parlare dei concerti… Un fenomeno dei numeri.

Sangiovanni:

Il 2021 era partito come il suo anno ma si era concluso con una parabola piuttosto discendente che lasciava presagire possibili e premature crepe nel vaso del suo successo. La partecipazione (inattesa e non programmata) al Festival di Sanremo 2022, invece, ne ha rilanciato le quote in grande stile rendendo la sua “Farfalle” (di cui qui la nostra recensione) un nuovo certo successo da includere nel suo ricco, seppur breve, percorso discografico. In attesa della pubblicazione del suo nuovo album potrà guardare al futuro con un po’ più di serenità.

Irama:

Irama

Il secondo Festival di Sanremo consecutivo funziona addirittura meglio del già ultra-positivo episodio precedente. Ovunque sarai” mostra un’intensità di scrittura ed interpretazione oltre che una maturità artistica inedita che La genesi del tuo colore” aveva soltanto saputo abbozzare nella passata annata. Irama sul palco del Teatro Ariston ha confezionato un nuovo successo che ha dimostrato come anche le ballate più emotive se empatiche possono raggiungere i vertici delle classifiche nazionalpopolari. Una rampa di lancio perfetta per un nuovo progetto di successo.

I BOCCIATI:

Giusy Ferreri:

Al Festival di Sanremo la brava Giusy Ferreri non ha mai raccolto grandi fortune pur avendo proposto spesso brani assolutamente meritevoli di un maggior riscontro. Per quanto concerne l’edizione del 2022 la sua Mielenon è, forse, riuscita a dimostrare totalmente il proprio potenziale radiofonico poggiato su di uno spirito retrò di assoluto garbo e gusto. Le vendite, seppur rilevanti, non sono all’altezza di quanto ci si sarebbe potuti aspettare e a farne le spese è in primo luogo il nuovo album d’inediti, “Cortometraggi”, che per la piacevole fattezza pop avrebbe meritato tutt’altra accoglienza. Indubbiamente la scelta di puntare su di una proposta diversa avrebbe giovato alla sua esperienza in Riviera e nelle classifiche.

Achille Lauro:

Quattro Festival di Sanremo consecutivi sono troppi persino per Achille Lauro. Il cantautore romano ha sfoggiato la sua Domenica” non dando prova di grandi idee né sul piano musicale, dove riprende numerose altre sue precedenti uscite discografiche, né su quello della performance live. E all’ennesima partecipazione sanremese ha corrisposto l’ennesima riedizione discografica che, però, questa volta non ha riscontrato grandi attestazioni di affetto dalle classifiche musicali. Quando è troppo è troppo…

Fabrizio Moro:

Del Festival di Sanremo è stato spesso uno dei protagonisti migliori degli ultimi anni. Questa volta la sua Sei tuha ribadito tutta la forza del suo autore ed interprete pur non suonando mai originalissima o imprevedibile. Romantica, passionale e perfetta per le dediche, la nuova ballata sanremese del cantautore romano è scritta e cantata benissimo ma appare troppo simile all’idea di altre uscite di Fabrizio Moro che, talvolta, ha dimostrato di saper fare addirittura di meglio. Ne risentono le vendite che, seppur, buone non sono eccellenti e non hanno spinto abbastanza l’EP “La mia voce”.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.