Quando è il cuore a cantare: in “Luce infinita” è Loredana Errore a farlo – RECENSIONE
Recensione del nuovo album della cantante
Dopo 3 album è arrivato a quattro anni di distanza dall’ultimo progetto (“Pioggia di comete” datato al 2012 di cui qui trovate la mia video-recensione) Luce infinita (Qui la video-recensione) che segna il definitivo ritorno di Loredana Errore sulle scene discografiche dopo un grave incidente stradale che l’ha tenuta distante dal mondo della musica per tutto questo tempo.

Un disco di 7 nuovi inediti arricchiti di 2 cover importanti per la carriera di Loredana e per la storia della musica italiana. Si parla d’amore come è usuale nel mondo pop ma si parla anche di vita (e tanta vita), di dolore e difficoltà ma anche di fiducia nel futuro. Per un’interprete sopraffina il maestro Carlo Avarello, produttore dell’album per l’Isola degli artisti (nuova etichetta discografica per l’artista di Agrigento dopo l’addio alla Sony Music Italia), ha cucito addosso un vestito ben confezionato: testi firmati da autori importanti (e non comuni), che però hanno fatto della semplicità delle parole il loro asso nella manica (non occorreva caricare oltre un qualcosa che già funzionava), e arrangiamenti mai invadenti (anzi a volte quasi assenti) con solo qualche sprazzo (necessario) di modernità nei suoni. L’unica vera pecca dell’album sta proprio qui, nella produzione: a volte poco curata, approssimativa, sonoricamente sempre traballante. Un peccato forse. Anzi, sicuramente.

Il terzetto più interessante è anche quello rappresentato dalla tranche più melodica dell’album: Lo sguardo stupendo, che racconta la vita di una madre concentrando l’attenzione sul testo piuttosto che su una melodia facile d’assorbire, Bugiardo destino, decisamente più pop con l’apertura di un pianoforte ed il racconto di una sfida con la vita in un crescendo in sottofondo, e Convincimi, vero gioiellino dalla firma importante (Califano-Pacifico Settembre) che coniuga i due mondi creando, come solo i grandi autori del passato hanno saputo fare, un brano fruibile dal largo pubblico ma non banale. E’ in questo terzetto che l’anima irriverente, “eccentrica” ed istrionica della Errore esce allo scoperto giocando con la voce come solo lei sa fare (ma soprattutto osa fare in un mondo discografico che predilige l’appiattimento su modelli standard).

A chiudere ci sono le cover di Dio come ti amo, di Domenico Modugno, e Per amarti, di Mia Martini. Per il brano di Modugno la spiegazione va ricercata nell’ingresso dell’artista di Agrigento ad Amici che avvenne proprio con questa canzone ormai 7 anni fa. Partenza estremamente struggente (e sinceramente anche troppo) ma poi la vocalità si apre e si manifesta nelle sue tinte migliori pur mantenendo il risultato lontano dall’originale per effetto (e l’arrangiamento non aiuta affatto). Il brano di Mia Martini, invece, è esattamente quello che ci voleva: una stupenda canzone della miglior cantante italiana di tutti i tempi oscurata dai tantissimi grandi successi della prima sorella Bertè. Partenza, anche in questo caso struggente (ma la voce si mantiene soave fortunatamente) per poi entrare in un crescendo lento che porta gradualmente all’apoteosi dell’interpretazione vocale della Errore. Loredana non è Mimì ,perché nessuna può esserle nemmeno accostata, ma lei si è dimostrata degna di cantarla (e non è poco).

Miglior traccia: CONVINCIMI
Voto complessivo: 8++