venerdì 6 Dicembre 2024

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Quando è il cuore a cantare: in “Luce infinita” è Loredana Errore a farlo – RECENSIONE

Recensione del nuovo album della cantante

Dopo 3 album è arrivato a quattro anni di distanza dall’ultimo progetto (“Pioggia di comete” datato al 2012 di cui qui trovate la mia video-recensione) Luce infinita (Qui la video-recensione) che segna il definitivo ritorno di Loredana Errore sulle scene discografiche dopo un grave incidente stradale che l’ha tenuta distante dal mondo della musica per tutto questo tempo.

loredana-eLoredana Errore è una di quelle artiste figlie della nuova generazione della discografia italiana, quella caratterizzata in larga parte dal mondo dei talent show (arrivò seconda ad Amici di Maria de Filippi nel 2010 dietro ad Emma), ma, contemporaneamente, è anche una di quelle cantanti che porta indietro nel tempo quando una bella voce non bastava per essere “artista”, ci voleva di più. Questo disco arriva dopo un cambio d’etichetta, un cambio di produzione, un cambio sostanziale di autori e compositori ma ha il pregio di mantenere intatta la Loredana che già avevamo scoperto, quella Loredana che ha nell’interpretazione il suo marchio di fabbrica quella stessa interpretazione che divide il pubblico nei suoi riguardi.

Un disco di 7 nuovi inediti arricchiti di 2 cover importanti per la carriera di Loredana e per la storia della musica italiana. Si parla d’amore come è usuale nel mondo pop ma si parla anche di vita (e tanta vita), di dolore e difficoltà ma anche di fiducia nel futuro. Per un’interprete sopraffina il maestro Carlo Avarello, produttore dell’album per l’Isola degli artisti (nuova etichetta discografica per l’artista di Agrigento dopo l’addio alla Sony Music Italia), ha cucito addosso un vestito ben confezionato: testi firmati da autori importanti (e non comuni), che però hanno fatto della semplicità delle parole il loro asso nella manica (non occorreva caricare oltre un qualcosa che già funzionava), e arrangiamenti mai invadenti (anzi a volte quasi assenti) con solo qualche sprazzo (necessario) di modernità nei suoni. L’unica vera pecca dell’album sta proprio qui, nella produzione: a volte poco curata, approssimativa, sonoricamente sempre traballante. Un peccato forse. Anzi, sicuramente.

loredanaMa passando alle canzoni si trovano racconti di vita (e spesso della stesa vita di Loredana) in Nuovi giorni da vivere, il primo singolo che presenta una Errore che entra in punta di piedi per poi sprigionarsi nel finale rendendo una canzone piena di allusioni personali davvero sentita, in Un altro sole, la più electro-pop dell’album, e Luce infinita, la title track e probabilmente la più commerciabile dell’intero disco. A caratterizzare questo terzetto di brani oltre alla tematica della rinascita dopo un percorso di vita difficile sono arrangiamenti moderni (i più azzeccati di tutto l’album), la firma di Erika Mineo (Amara in arte, giovane autrice di spessore con una penna per nulla banale) e una voce mai sopra le righe lasciando da parte (furbamente direi) gli eccessi che tanto poco piacciono alle radio oggi.

Il terzetto più interessante è anche quello rappresentato dalla tranche più melodica dell’album: Lo sguardo stupendo, che racconta la vita di una madre concentrando l’attenzione sul testo piuttosto che su una melodia facile d’assorbire, Bugiardo destino, decisamente più pop con l’apertura di un pianoforte ed il racconto di una sfida con la vita in un crescendo in sottofondo, e Convincimi, vero gioiellino dalla firma importante (Califano-Pacifico Settembre) che coniuga i due mondi creando, come solo i grandi autori del passato hanno saputo fare, un brano fruibile dal largo pubblico ma non banale. E’ in questo terzetto che l’anima irriverente, “eccentrica” ed istrionica della Errore esce allo scoperto giocando con la voce come solo lei sa fare (ma soprattutto osa fare in un mondo discografico che predilige l’appiattimento su modelli standard).

loryUn mondo a se è costituito da Se domani sei con me, l’unica vera ballata pop a sfondo amoroso in grado di funzionare alla grandissima in radio coniugando tutti gli elementi necessari: la storia d’amore, una melodia martellante, un arrangiamento contemporaneo con sprazzi di elettronica e un ritornello canticchiabile. In più s’aggiunge una voce incantevole che non rinuncia nemmeno in questo caso (fortunatamente) a farsi notare per la sua interpretazione particolare.

A chiudere ci sono le cover di Dio come ti amo, di Domenico Modugno, e Per amarti, di Mia Martini. Per il brano di Modugno la spiegazione va ricercata nell’ingresso dell’artista di Agrigento ad Amici che avvenne proprio con questa canzone ormai 7 anni fa. Partenza estremamente struggente (e sinceramente anche troppo) ma poi la vocalità si apre e si manifesta nelle sue tinte migliori pur mantenendo il risultato lontano dall’originale per effetto (e l’arrangiamento non aiuta affatto). Il brano di Mia Martini, invece, è esattamente quello che ci voleva: una stupenda canzone della miglior cantante italiana di tutti i tempi oscurata dai tantissimi grandi successi della prima sorella Bertè. Partenza, anche in questo caso struggente (ma la voce si mantiene soave fortunatamente) per poi entrare in un crescendo lento che porta gradualmente all’apoteosi dell’interpretazione vocale della Errore. Loredana non è Mimì ,perché nessuna può esserle nemmeno accostata, ma lei si è dimostrata degna di cantarla (e non è poco).

Loredana errore (Luce infinita)Loredana è così: o la si odia o la si ama alla follia. La difficoltà è capirla. Come è sempre stato, i più grandi hanno dovuto faticare non poco per veder riconosciuto il proprio spessore artistico perché quando c’è qualcosa di più di una vocalità importante non sempre il pubblico riesce ad apprezzare. Loredana Errore è esattamente questo: una gemma preziosa nascosta tra miliardi di altre pietre e che per essere scoperta (e capita) davvero ha bisogno che l’ascoltatore “fatichi” un po’ più di quanto fa di solito. Questo disco è il disco del cuore: un disco dove l’anima c’è, non è un “prodotto” ma è un pezzo di cuore. Tutto perfetto (anche se si può ancora migliorare assai) o quasi (la produzione è proprio imperdonabile).

Miglior traccia: CONVINCIMI

Voto complessivo: 8++

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.