Secondo estratto dal disco “Cosmotronic”, in radio da venerdì 23 marzo
“Quando ho incontrato te” è il titolo del nuovo singolo del dj/producer/cantautore Cosmo, secondo estratto dall’album “Cosmotronic” (uscito lo scorso 12 gennaio per 42 Records/Believe) dopo “Turbo”.
Il brano è stato scelto di fatto dai fan dell’artista, ancor prima di diventare effettivamente un singolo aveva infatti già superato un milione di ascolti su Spotify, diventando immediatamente il brano simbolo del nuovo disco.
“Frutto di innumerevoli notti insonni che Cosmo ha trascorso in una casa nel bosco in Val Chiusella, durante le fasi finali di registrazione dell’album, questa è l’ultima canzone che è stata scritta per il disco, ispirata proprio da quei giorni strani e intensi, in cui c’era solo lui con il panorama del Canavese davanti a sé, qualche synth, drum machine, percussioni e il computer”.
Nel frattempo prosegue con grande successo il tour in giro per l’Italia, partito lo scorso 16 marzo con una doppia data sold out dal Link di Bologna, dopo alcune date speciali in Europa (sotto tutte le date e il testo del nuovo singolo).
Le date:
30 e 31 marzo Torino, OGR
5 e 6 aprile Roma, Atlantico
7 aprile Pozzuoli, Duel Beat
12 aprile Milano, Fabrique
21 aprile Modugno, Demode’
30 aprile Firenze, Tenax
12 maggio Catania, Land – La nuova dogana
Testo:
Ho dormito poco più di tre ore e adesso eccomi qui
Potrei alzarmi e trascinarmi in cucina, chissà in frigo che c’è
Potrei prendere coraggio e svegliarti, chiacchierare con te
Con te di che ma no
Meglio se continui a dormire non venire quaggiù
Il tuo sonno vale più di un respiro, tieni in vita anche me
Anche me anche se lo so, passerà
Come passa un sabato
Mi addormenterò
Senza più paura ma adesso
Quanto è borghese tutto questo, mi vergogno un po’
Non so più come sto, chi vincerà
Né come stavo quando mamma ha lasciato papà
Ciò che è sepolto in me ritorna su
Speriamo spunti fuori qualche bel ricordo
Quando ho incontrato te, e chi lo sa
Manco ricordo quand’è che mi hai dato il numero
È il camion della spazzatura
È l’edicola di sotto che apre
È qualcuno che va già a lavorare
È la grande macchina che riparte come in ogni città
Per produrre per il bene di chi, tra poco tocca a me
Ed io che faccio? Non sono pronto
Ho anche imitato il tuo respiro
Forse rimpiango ciò che non ho più
O l’uomo che non sono mai stato
Passerà
Come passa un sabato
Mi addormenterò
Senza più paura di niente
Quanto è borghese tutto questo, mi vergogno un po’
Non so più come sto, chi vincerà
Né come stavo quando mamma ha lasciato papà
Ciò che è sepolto in me ritorna su
Speriamo spunti fuori qualche bel ricordo
Quando ho incontrato te, e chi lo sa
Manco ricordo quand’è che mi hai dato il numero
Anche se tra poco devo svegliarmi mi addormento e
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