“Questione di sguardi” di Paola Turci: te la ricordi questa?

Questione di sguardi Paola Turci

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Questione di sguardi” di Paola Turci

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2000 con “Questione di sguardi” di Paola Turci.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Questione di sguardi” di Paola Turci

Pubblicata nel 2000 come singolo apripista dell’album “Mi basta il Paradiso”, “Questione di sguardi” segna un momento di svolta per Paola Turci. Cover italiana della hit americana “This Kiss” di Faith Hill, la canzone viene reinterpretata dall’artista romana con nuova anima e nuova profondità, presentata in anteprima al Festivalbar. Ma la vera forza del brano non è solo nel ritornello accattivante: è nel suo modo di raccontare l’amore fugace con consapevolezza e leggerezza insieme.

Il testo sovverte le dinamiche classiche delle storie sentimentali. Non ci sono richieste di futuro: “Non ti chiedo quanto resterai, né promesse né ricordi”. È l’attimo presente a dominare, quello magnetico scambio di sguardi che basta a legittimare un incontro. Paola Turci canta l’intensità dell’amore senza garanzie, quello che si consuma nel qui e ora, senza resistenze, senza pietà, arrendendosi al desiderio e alla libertà. “Questione di sguardi” è un brano che ha saputo unire la leggerezza dell’estate alla profondità di un’emozione consapevole.

Il testo di “Questione di sguardi” di Paola Turci

Voglio solo che ti perdi
Non ti chiedo quanto resterai, no
Né promesse, né ricordi
Non è quello oh no, lo sai

Un minuto per averti
Un saluto quando te ne vai poi
Quando passa questa notte
Come un sogno passerai

Che domani è tardi, che adesso è sì
Sì per come mi parli, tu perché siamo qui
È questione di sguardi, è un attimo
Così, così magnetico, così, così

Senti come si colora
Questa notte che poi mai più
Senti cosa si respira
Vorrei dirti che, vorrei che tu

Non sarà per una sera
Che domani ancora noi

Che domani torni, che va bene così
Tu per come mi parli, tu perché siamo qui
È questione di sguardi, è un attimo
Così, così lunatico
Così, così fantastico, così, così

Nessuna resistenza, nessuna pietà
Ci arrendiamo all’evidenza
E alla voglia di libertà
È un giorno di vacanza o cosa sarà
Ma adesso vieni, adesso sono qua

È questione di sguardi, oh no, oh no
Tu per come mi parli
È questione di sguardi, è, è un attimo
Così, così magnetico
Così, così lunatico, così, così, oh no

Che domani torni (domani torni)
Che va bene così (va bene così)

Che domani torni, che va bene così
Sì per come mi parli tu perché siamo qui
È questione di sguardi
È, è un attimo così, così
Così, così

Scritto da Nico Donvito
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