venerdì 6 Dicembre 2024

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Radio2, Emma, educazione al fallimento e diritti delle donne nel suo intervento a Live Unplugged

Emma lo sta dicendo da tempo, sta vivendo una nuova fase della sua vita, forse un pò più introspettiva e che la porta a ragionare più a fondo su determinate questioni, durante il suo intervento a Live Unplugged su Radio2, l’artista ha parlato senza filtri con Ema Stokholma e Gino Castaldo, queste le sue parole:

Voglio solo godermi la vita, divertirmi, ho chiuso dei capitoli importanti e sto cercando di digerire alcune cose di questa vita: ora tutto quello che c’è da prendere me lo prendo, senza pensare troppo alle conseguenze e ai giudizi, voglio fare quello che mi va, quello che mi piace, non c’è tempo per perdersi in paranoie inutili”

Accompagnata in studio dal chitarrista Rufio, suo amico di infanzia di Aradeo, ha commentato le sue fragilità anche alla luce delle ultime dichiarazioni di alcuni suoi colleghi sulla propria salute mentale :

“Prima di essere artisti siamo persone e io non mi sono mai nascosta, anche quando le cose non stavano andando per niente bene per far capire ai ragazzi che a volte le cose non vanno come ce le immaginiamo. Questo non ci deve far perdere di vista la nostra strada, semplicemente non ha girato bene la ruota. La vita è piena di rischi ma anche di avventure incredibili da vivere. Il problema del sistema è che adesso vogliono arrivare tutti primi subito: ci vorrebbe un’educazione al fallimento perché serve per capire come crescere”

Emma ha poi parlato delle collaborazioni avute fino ad ora con Tony Effe e con Bresh per poi finire con Fabri Fibra e la riedizione dell’iconico brano “In Italia”, riproposto in una edizione riadattata a 17 anni di distanza dalla prima edizione:

Sono sempre stata molto aperta alle correnti nella musica. È bello quando gli artisti si incontrano e fanno qualcosa di figo, molto meglio che farsi la guerra. Io non ho mai avuto pregiudizi, l’arte nasce per stupire, non per accontentare, perché altrimenti non si sposta niente. Le piccole vere rivoluzioni nascono proprio da questo… Poi quando le cose sono vere e spontanee piacciono, al di là delle classifiche”.

A proposito della condizione femminile ha aggiunto:

In un mondo maschilista, e non solo in ambito musicale, io credo nella meritocrazia. Le donne sicuramente fanno molta più fatica in tutti gli ambienti, ma le classifiche sono l’ultimo dei problemi in Italia… Basterebbe alzare il salario minimo delle donne, e poi sui diritti c’è tanto lavoro ancora da fare”

Per finire la rubrica “L’angolo del vinile” uno spazio in cui ogni artista sceglie un brano da dedicarsi, Emma ha scelto “Get Up, Stand Up” di Bob Marley :

Mi ricorda moltissimo la mia giovinezza, la mia adolescenza quando ci mettevamo in macchina e andavamo al mare con gli amici. Dentro di noi iniziavano i primi moti rivoluzionari le prime idee politiche, la prima voglia di dire qualcosa e far parte di qualcosa di grande”

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