martedì 3 Dicembre 2024

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Raige “a un passo da te” e dall’internazionalità – RECENSIONE

Disponibile in tutti i digital store a partire da venerdì 24 agosto il nuovo singolo del cantautore piemontese

Ricorda una delle tante hit della Billboard Hot 100 Chart americana il nuovo singolo di Raige, che risuona molto più internazionale di quanto potessimo immaginare. Composto a sei mani insieme a Davide Simonetta e Annalisa, il brano è impreziosito dalla presenza della promettente Sweit, talentuosa ma (forse) troppo giovane per reggere il peso di una canzone così importante.

Sì perché, come dicevamo, A un passo da te ha lo stesso impatto emotivo delle ballad hip hop che, da circa un decennio, dagli Stati Uniti raggiungono le radio di tutto il mondo. L’intenzione è chiara, anche nella scelta dell’interprete dell’inciso, dotata di una vocalità molto internazionale che, sin dal primo ascolto, rimanda in maniera impressionante alla straordinaria Sia. Il risultato? Un qualcosa che si avvicina abbastanza a successi planetari quali “Love the way you lie”, “Empire state of mind”, “Just give me a reason” e tutte quelle canzoni che mettono in netto contrasto il parlato maschile delle strofe con la voce femminile che trascina e si ripete nel refrain.

Tutto molto interessante e distante dal classico duetto all’italiana, un featuring dall’impronta internazionale che potrebbe rappresentare una delle rivelazioni discografiche del prossimo autunno. Gli elementi ci sono tutti, l’esperimento riesce e funziona alla perfezione anche nella nostra lingua, riprendendo il discorso accennato in “Dimenticare (Mai)”. Ottima la produzione di Davide Simonetta, la canzone rappresenta un notevole passo avanti nella carriera di Raige, che già con il precedente singolo “Tutto ok” aveva dato nuovamente sfoggio delle sue innate capacità di scrittura. Per sfruttare la metafora del calcio balilla raffigurato nella copertina del singolo, per l’artista piemontese si tratta di un tiro di sponda che spiazza gli avversari e finisce in porta, senza aver rullato la stecca.

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Raige - A un passo da te

A un passo da te | Video

A un passo da te | Testo

Stringimi forte amore mio
perché un abbraccio perso
è un pò come un addio
si lo so che capita
succede una volta e succederà
io ti ho tenuta stretta veramente
con i tuoi difetti e paure
e ti ho vestita senza dirti niente
di carezze e di cure
scivola, scivola, scivola
leggera sopra il mondo
finché non ti senti libera
adesso scivola, scivoli, ancora
leggera sopra il mondo
e senza dire una parola

A un passo
a un passo da te
ma non riesco ad afferrarti
a un passo da te
e passano stagioni e temporali
come niente fosse
ma tu non passi mai
a un passo da me
a un passo da te
a un passo da te
a un passo da te

Ti ricordi come eravamo
in giro oppure a casa sul divano
bastavo uno sguardo e ci capivamo
bastava un niente: lo dividevamo
eravamo l’invidia degli altri
finché il tempo non ci resi distanti
lavori importanti e problemi giganti
e ora mi chiedo
ma quand’è che siamo diventati grandi
scivola, scivola, scivola
leggera sopra il mondo
finché non ti senti libera
adesso scivola, scivoli, ancora
leggere sopra il mondo
e senza dire una parola

A un passo
a un passo da te
ma non riesco ad afferrarti
a un passo da te
e passano stagioni e temporali
come niente fosse
ma tu non passi mai
a un passo da me
a un passo da te
a un passo da te
a un passo da te

Quand’è che siamo diventati grandi
che abbiamo smesso di emozionarci
di uccidere la noia
di spegnere la luce e non pensarci
piangere senza vergognarci
piangere senza vergognarci

A un passo
a un passo da te
ma non riesco ad afferrarti
a un passo da te
e passano stagioni e temporali
come niente fosse
ma tu non passi mai
a un passo da me
a un passo da te
a un passo da te
a un passo da te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.