Rap Italy, “Nuova scena 2”: la vittoria di Cuta e il ritorno al rap

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. Oggi parliamo di “Nuova scena” e la vittoria di Cuta. A cura di Mattia Cantarutti
Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro.
Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.
Rap Italy, “Nuova scena 2”: la vittoria di Cuta e il ritorno al rap
Si è da poco conclusa la nuova stagione di “Nuova scena“, il rap show targato Netflix
condotto dal maestro Fabri Fibra, dall’esplosivo Geolier e dalla poliedrica Rose Villain. Un
talent che, già lo scorso anno, aveva portato alla ribalta il talento di Kid Lost e dato grande
visibilità ai satirici e frenetici El Matador e Spender.
La prima edizione, pur forte di qualità tecniche notevoli e momenti musicali ispirati, dava
comunque la sensazione di non essere ancora del tutto compiuta. La voglia di autenticità e il
rispetto per l’hip-hop da parte di Fibra erano già ben presenti, basti rivedere le sue interviste
del periodo, ma si avvertiva una certa mancanza di consistenza nello show e un approccio al
rap meno netto e profondo rispetto a quanto ci si potesse aspettare.
Con il successo della prima stagione e i riscontri più che positivi, almeno nel breve termine,
delle carriere di molti artisti lanciati, quei dubbi avrebbero potuto restare facilmente
inascoltati. Eppure, questa seconda stagione, conclusasi proprio in questa settimana di
aprile 2025, ci ha regalato soddisfazioni enormi e una sensazione di compiutezza davvero
inaspettata.
Squadra che vince non si cambia: ritroviamo fin da subito i tre giudici della scorsa edizione –
Fibra, Rose Villain e Geolier – tre anime della stessa costellazione musicale, ma con stili,
obiettivi e visioni differenti. I loro percorsi di vita e artistici, ancora più evidenti rispetto allo
scorso anno, hanno dato vita lungo le puntate a confronti anche accesi, culminati in una
finale che ha tracciato, forse involontariamente, una linea netta tra ciò che il rap è e ciò che
rappresenta oggi nel mondo urban e nel suo rapporto con il mainstream.
Il cast dei concorrenti ha mostrato un’eterogeneità notevole, capace di restituire scorci di
grande maturità e tecnicismi non banali, specialmente considerando che molti si trovano
ancora nelle fasi iniziali del proprio percorso. Ciò che colpisce in questa stagione è proprio la
crescente consapevolezza dei partecipanti: non semplici rapper in cerca di visibilità, ma
autori con identità forti, background solidi e, qualità ormai rara, un messaggio autentico da
comunicare.
“Nuova scena“, pur cavalcando l’ondata mainstream di un genere spesso iper-esposto, riesce
quindi a raccontare anche altro: giovani artisti che usano questa opportunità come vero e
proprio laboratorio per costruire basi concrete per le loro carriere. A rendere il tutto ancora più efficace, la scelta di girare molte scene in location azzeccate e la partecipazione di numerosi ospiti d’eccezione: da Willie Peyote a Madman, dai leggendari Club Dogo fino a Bresh e Vaz Tè.
Le preferenze personali di chi scrive vanno a diversi nomi del cast: dal tecnicissimo Cuta, al
calabrese CamilWay, portatore fiero di valori e riscatto della propria terra, probabile astro
nascente del rap del Sud. Ma anche il sensibile e promettente Nox, il potente Nachelo, e
infine il genovese Vago, la cui forza e personalità meriterebbero un approfondimento
dedicato, da rilanciare magari proprio grazie alla visibilità ottenuta.
Entrando ora in territorio spoiler, è giusto soffermarsi sulla finale del programma, che ha
visto “scontrarsi” due mondi ben distinti: Nox, con un approccio contemporaneo,
contaminato e aperto al pop, e Cuta, con un ritorno a un rap tecnico, ironico e distante dalle
derive gangsta dell’ultimo decennio. Per una rubrica che porta il nome Rap Italy, non
possiamo che apprezzare e promuovere chi, come Fibra in primis e come Cuta sul palco, si
impegna nella tutela e nella diffusione della cultura rap.
Pur stimando il percorso di Nox, e riconoscendo senza esitazioni che la sua esibizione con
Ernia durante la prova del featuring è stata probabilmente la performance tecnicamente più
alta dell’intera puntata, non possiamo che dichiararci entusiasti per la vittoria di Cuta. Un
risultato che ci rende orgogliosi e curiosi di assistere al lancio di una carriera diversa dalle
attuali, con suoni, tematiche e tecniche che sembrano arrivare da un’altra epoca.
La vittoria di Cuta, freestyler di gran talento, ci porta anche ad un inaspettato collegamento
con gli articoli precedenti di questa rubrica, potendo raccontare a distanza di mesi di aver
assistito in diretta alle notevoli doti nell’improvvisazione dell’mc, nella fattispecie durante
l’apertura del concerto di Danti e Vacca da noi vissuto e raccontato proprio su Recensiamo.
Questa vincita si appresta ad essere la conseguenza naturale di un percorso che ha visto il
talento incontrare la disciplina, la tecnica fondersi con la visione. In un contesto dove troppo
spesso si confonde l’estetica con il contenuto, Cuta ha scelto la sostanza: testi che parlano,
che colpiscono, e che speriamo sempre di più, raccontano.
Il futuro della scena pare essere nelle buone mani di artisti come Cuta e ci auguriamo tanti
altri talenti di questa edizione, dal canto nostro speriamo che la qualità portata in questa
edizione non soltanto resti questa ma aumenti ancora, creando nel nostro paese occasioni
in cui mostrare tutte le sfaccettature del rap e, ci auguriamo un giorno, dell’intero panorama
hip-hop italiano.