venerdì 27 Dicembre 2024

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Rap Italy, quando l’hip hop incontra il Natale

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. A cura di Mattia Cantarutti

Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro.

Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.

Quando il rap incontra il Natale: tradizione e provocazione

Il ciclo storico di “Rap Italy” si prende una brevissima pausa, ma le curiosità e gli episodi più incredibili del rap italiano vengono comunque narrati anche a Natale e allo scadere dell’anno su Recensiamo Musica. Nell’approfondimento di oggi riportiamo alla luce alcune canzoni rap natalizie che alcuni di voi ricorderanno, mentre altri le scopriranno per la prima volta proprio oggi. In entrambi i casi speriamo di alleviare le ore post “bagordi dei pasti infiniti” di ieri.

“È natale (ma io non ci sto dentro)” cantavano gli Articolo31 nell’ormai lontano 1993 con l’omonima cultissima canzone. Uno dei pochi veri classici delle festività natalizie in chiave rap italiano (accompagnata forse dalla sempre ironica canzone degli Articolo “Capodanno danno”). Ma la crudezza e l’ironia del rap unite alla dirompente dolcezza del Natale hanno spesso e volentieri regalato alla scena e al pubblico italiano delle canzoni che in più modi si prendevano gioco o affrontavano in maniera critica il Natale stesso e l’atmosfera costruita attorno alla più importante e proficua delle festività.

Dopo la canzone di J-Ax e DJ Jad possiamo poi citare l’altrettanto ironica ed efficace “Babbo Natale mi ha detto che i tuoi genitori non esistono!” di Fedez con (quantomeno all’epoca) i suoi amici e colleghi Fred De Palma, Mike Highsnob, Samuel Heron e il tutt’ora solidale Denny Lahome in un brano allo stesso tempo pungente nelle rime ma orecchiabile nella sonorità, divertente ambiguità tipica della formazione iniziale di Fedez, di cui abbiamo già discusso negli approfondimenti precedenti.

Ma non solo di ironia come sappiamo bene vive il rap e anche la profondità di un artista come Mondo Marcio ci invita a riflettere su aspetti che non spesso nella quotidianità della nostra vita non prendiamo sempre in considerazione, eccoci quindi in compagnia della sua profonda “Natale no”.

Un altro artista, a cui abbiamo da poco dedicato un approfondimento, è il sempre pungente Salmo, con brani come “Buon N*****” (featuring la coppia Gemitaiz e Madman) del 2013 e “Charles Manson (Buon Natale2)” del 2019, realizzato in collaborazione con Nitro, Dani Faiv e Lazza. Quest’ultimo brano accompagnato da un delirante videoclip ben realizzato ed estremamente sui generis. 

E se sentivate la mancanza di un vero e proprio progetto incentrato sulle festività natalizie, questo 2024 può rispondere inaspettatamente al vostro desiderio. Poiché, incredibilmente, da quest’anno un primo progetto di cui parlare ai cenoni c’è: “Pacco EP” di Bello Figo. Quattro reinterpretazioni dei più conosciuti classici natalizi, sotto lo stile irriverente che da sempre accompagna uno dei primi trapper in Italia. Quando si dice “attento a quello che desideri”.

Sperando sinceramente stiate passando buone feste, ci diamo appuntamento alla settimana prossima, per rivivere insieme le migliori canzoni di questo 2024 nella scena rap italiana. A prestissimo!

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Mattia Cantarutti

Sono Mattia Cantarutti e le mie più grandi passioni sono il cinema e la musica. Ho studiato al DAMS di Gorizia e frequentato un master in Digital Marketing. Negli anni ho realizzato vari cortometraggi, collaborato a qualche film e fatto tantissime esperienze in tanti campi e ruoli diversi. Adoro leggere saggi di vario tipo e il mio genere musicale preferito è il rap, però non credo nei compartimenti stagni e le mie influenze e ascolti in realtà sono parecchio variegati tra loro. La mia trilogia cinematografica preferita è quella del Signore degli Anelli di Peter Jackson.