Rap Italy, Sanremo in rima: la storia dell’hip hop al Festival

Rap Italy

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. A cura di Mattia Cantarutti

Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro.

Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.

Rap Italy, Sanremo in rima: la storia dell’hip hop al Festival

Le notizie quotidiane lo ricordano spesso, il Festival di Sanremo sta tornando. Ed eccoci qui allora a raccontare in questo nuovo approfondimento di Rap Italy il percorso che l’hip-hop (o per meglio dire, i rapper) hanno avuto nel corso del festival della canzone italiana.

Iniziamo partendo “dalle origini”, nel 1992 ecco il brano “Zitti zitti (Il silenzio è d’oro)” dei Aeroplanitaliani con il quale vinsero pure il Premio della Critica. Buona la prima quindi.

Restiamo negli anni ‘90 e passiamo al 1995, dove troviamo i Prefisso con “Chi più ne ha”. E per restare in tema, ricordiamoci che la sigla “Perchè Sanremo è Sanremo”, porta proprio la voce del frontman del gruppo, Rudy Neri.

Le curiosità non si fermano qui e il secolo scorso si conclude con “E la notte se ne va” di Mikimix del 1997. La menzione è d’obbligo più per la curiosità in sé che la canzone. Come mai? Presto detto. Mikimix era la precedente identità artistica del leggendario Caparezza!

Il nuovo millennio porta nel 2001 i grandissimi Sottotono e il brano “Mezze verità”. La canzone purtroppo è ricordata dai fan del duo come un tristissimo momento delle carriere di Tormento e Big Fish, poiché il brano venne accusato di plagio (nello specifico, “Bye Bye Bye” degli NSYNC) da parte di Striscia la notizia. Nello stesso anno abbiamo pure il conseguente scioglimento della band. Una prima reunion, prima del ritorno discografico ufficiale del 2021, avverrà proprio sul palco dell’Ariston come ospiti di Livio Cori nel 2019! Il percorso di Tormento e Sanremo come sappiamo bene non finirà con quella data, poichè il rapper gareggerà in questa edizione del 2025 in squadra con gli amici e colleghi Shablo, Joshue e Guè!

Nel 2004 troviamo altri due giganti della scena rap italiana, parliamo di Piotta che porterà il brano “Ladro di te” e Neffa con “Le ore piccole”, che nel frattempo aveva esplorato anche altri generi. Quest’ultimo tornerà nel 2016 con “Sogni e nostalgia”:

Bisognerà attendere il 2008 per trovare in gara un altro grande nome del rap, Frankie Hi Nrg e la sua “Rivoluzione”. L’artista troverà spazio anche nel 2014 con “Pedala”:

Arriviamo nel 2010 per trovare poi i già citati in questa rubrica Gemelli DIVersi con l’intensa “Vivi per un miracolo”. La band ritornerà (con solo Thema e Strano) come ospiti di Mr Rain nel 2024.

E arriviamo ad un vero e proprio momento storico, la vittoria di Rocco Hunt nel 2014 nelle Nuove Proposte con l’iconica “Nu juorno buono”. L’artista tornerà in gara nel 2016 con “Wake Up” per poi tornare pure lui in gara in questo nuovo 2025 con “Mille vote ancora”.

Nel 2015 abbiamo invece un lanciatissimo Moreno con la sua “Oggi ti amo così”, oltre a Nesli al debutto con “Buona fortuna amore“. Il rapper di Senigallia tornerà nel 2017 in compagnia di Alice Paba con “Do retta a te”. Sempre in duetto lo stesso anno troviamo Raige (ex componente One Mic con i fratelli Ensi e Rayden) e Giulia Luzi e la loro “Togliamoci la voglia”, oltre al talentuoso Clementino che partecipò in due annate consecutive dirette da Carlo Conti, vale a dire nel 2016 e nel 2016, rispettivamente con “Quando sono lontano” e “Ragazzi fuori”. L’anno successivo nelle nuove proposte troviamo Mudimbi e “Il mago”.

Altro momento storico è il 2019. Mahmood vince un Festival di grande successo con “Soldi” e alla produzione troviamo Dardust e Charlie Charles. Quest’ultimo producer parte del movimento trap “2016” raccontato ampiamente nei precedenti approfondimenti. Il cantante urban vincerà in coppia con Blanco nel 2021 con “Brividi” e tornerà in gara nel 2024 con la hit “Tuta Gold”.

Nel 2019 vediamo l’arrivo di Achille Lauro con “Rolls Royce”, il primo esponente trap in Italia e anche il primo a debuttare a Sanremo. Curiosamente l’artista porterà sempre pezzi totalmente diversi dal genere con cui si era fatto conoscere agli esordi. Come ampiamente saprete, l’artista tornerà più volte al Festival (compreso quest’anno).

Sempre nel 2019 hanno partecipato anche i Boomdabash (“Per un milione”), Ghemon (“Rose viola”), Shade con Federica Carta (“Senza farlo apposta”), Livio Cori e Nino D’Angelo (“Un’altra luce”) e Briga con Patty Bravo (“Un po’ come la vita”). In molti di questi casi, rap accompagnato al classico pop.

Partecipazione non accreditata quella di Rancore, che sempre nello stesso anno accompagnerà Daniele Silvestri in “Argentovivo”. Partiamo proprio da lui per arrivare al 2020 con la sua “Eden”. Dello stesso anno sono “Rosso di rabbia” di Anastasio (rapper forse troppo poco citato) e “No grazie” di Junior Cally

All’interno delle Nuove Proposte di Sanremo 2020 abbiamo invece Fasma e la sua “Per sentirmi vivo”, al momento unico brano della categoria a vantare un doppio platino.

Il 2021 è un anno ricco di presenze rap e urban al Festival. Tra i protagonisti spiccano Fedez e Francesca Michielin con “Chiamami per nome” e nuovamente Fasma con “Parlami”. Poi, ancora Madame emoziona con la sua intensa “Voce”, mentre Willie Peyote si fa notare con “Mai dire mai (La locura)”, che ottiene il Premio della Critica. Infine, Random partecipa con “Torno a te”, ma si classifica ultimo, proponendo un genere diverso da quello con cui si era fatto conoscere.

Nel 2022 troviamo brani di grande successo come “Dove si balla” di Dargen D’Amico, “Insuperabile” di Rkomi e “Abbi cura di te” di Highsnob con Hu. Il 2023 non è da meno con la hit definitiva di Lazza “Cenere”, di Mr Rain con “Supereroi”, il ritorno di Madame con “Il bene nel male” e il debutto di Rosa Chemical con “Made in Italy”. Menzione speciale per gli Articolo 31, la storia del rap, per la prima volta in gara con “Un bel viaggio”.

Arriviamo quindi al 2024 con nuovamente Dargen D’Amico e la sua “Onda alta”. Geolier arriva secondo con la hit “I P’ Me, Tu P’ Te”, mentre Ghali al debutto si classifica quarto con la splendida “Casa mia”. E ancora “Fragili” de Il Tre, “La rabbia non ti basta” di Big Mama, “Click boom!” di Rose Villain. Per finire Fred De Palma con la sua “Il cielo non ci vuole”.

Insomma, la storia è bella piena e contaminata. In piena linea e crescita. Cosa ci attende invece per la 75esima edizione del Festival alle porte? Lo scopriremo nel prossimo approfondimento!

Scritto da Mattia Cantarutti
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