Recensiamo Musica, un nuovo anno da trascorrere insieme

Editoriale di inizio anno: facciamo il punto della situazione come se fosse una “riunione a porte aperte” della redazione di Recensiamo Musica
Il suono della campanella, gli appunti nella cartella e la voglia di passare un anno alla grande. Questi i ricordi di quando andavamo a scuola, emozioni e stati d’animo non troppo differenti da quelli che possiamo provare oggi, mentre ci accingiamo a iniziare un nuovo anno lavorativo di Recensiamo Musica. Può capitare a ciascuno di noi, qualsiasi professione abbiamo scelto o ci siamo ritrovati a fare. La variabile è naturalmente la passione, che ci spinge al tutto per tutto, a dare sempre di più di quello che ci viene chiesto. D’altronde fare il lavoro dei propri sogni è sia una fortuna che una grossa responsabilità.
Quando ho accolto il ruolo di direttore di Recensiamo Musica, esattamente un anno fa, ho preso un impegno con il mio editore e con tutti voi lettori. Così, insieme alla squadra di lavoro e a tutti i collaboratori, abbiamo portato avanti le nostre promesse, mettendole anche in discussione per cercare di migliorarci. Distinguerci significa fare bene il proprio lavoro, ma anche cercare di non seguire il vento, che non vuol dire nemmeno andare a tutti i costi nella direzione opposta. L’approfondimento, se fatto come si deve, non è morto. Questo è ciò di cui sono certo.
La stagione 2024/2025 è stata segnata per noi da trasformazioni importanti, un periodo che ci ha visto crescere, evolverci e riscrivere la nostra storia. È stato un anno di cambiamenti, ma anche di radici ben piantate. Un anno in cui, passo dopo passo, abbiamo consolidato il nostro impegno e rinnovato il nostro amore per la musica. E ora, con un anno nuovo alle porte, guardiamo avanti con entusiasmo e gratitudine. Perché, anche se il nostro è un lavoro quotidiano e mai scontato, ogni passo che facciamo è reso possibile da un gruppo straordinariamente motivato e da un pubblico che ci segue con attenzione.
Desidero innanzitutto ringraziare la redazione e tutti i collaboratori per l’incredibile dedizione e passione che mettono in ogni singolo contenuto che pubblichiamo. Recensiamo Musica non sarebbe quello che è senza il contributo di tutti. Ogni giorno vedo il mio impegno riflettersi nelle parole e nelle azioni di chi mi circonda, e questa è la soddisfazione più grande. L’entrata ufficiale nel mondo delle testate giornalistiche è stato un passo necessario, quasi obbligato, che ha rafforzato la nostra credibilità e ci permette di adempiere nella nostra missione. Ma questo secondo anno insieme, la stagione 2025/2026, non sarà di certo meno impegnativo. Anzi, ci attende un anno ricco di appuntamenti che continueremo a seguire in prima linea per poterci meritare la vostra fiducia.
Il primo grazie va sicuramente a Giuseppe Currado, l’editore che ha creduto in me come direttore e in noi come progetto. Se oggi sono qui a scrivere un nuovo editoriale, lo devo a te caro Beppe. Sei stato tu a darmi l’opportunità di tornare a casa, nel posto che più mi appartiene, anche se in un ruolo del tutto inedito e carico di responsabilità. Mi hai permesso di continuare a fare ciò per cui sento di essere venuto al mondo. Grazie di vero cuore per ciò che abbiamo realizzato finora e per ciò che continueremo a fare in futuro.
Ora, però, vorrei fare qualcosa di speciale: una sorta di “riunione di redazione a porte aperte”, dove, uno per uno, rivolgo un ringraziamento ai collaboratori di Recensiamo Musica, vale a dire il cuore pulsante di tutto ciò che vi trovate a leggere:
- Marco Baroni: Marco sei la nostra roccia, sempre pronto a travolgerci con il tuo entusiasmo. La tua passione per la musica si riflette in ogni parola che scrivi e la capacità di vedere oltre le apparenze ti rende un punto di riferimento imprescindibile. La tua rubrica “Solchi” è un nostro fiore all’occhiello. Grazie per la tua incredibile dedizione e per l’esperienza che ci regali articolo dopo articolo.
- Giovanni Saracino: Giovanni sei una persona preziosa (il termine “risorsa” non mi è mai piaciuto), e sono certo che farai strada. Possiedi sia il talento che la stoffa per ricoprire questo ruolo, perché hai l’approccio giusto: hai voglia di imparare e di metterti in discussione. L’Eurovision è stato un banco di prova impegnativo, che ci ha visto lavorare e ragionare come squadra. Grazie aver ereditato “Ritrovamenti”, per l’impegno costante e per non prenderla mai sul personale quando non edulcoro troppo i pensieri.
- Francesco Costa: Fra, sei una “costala” preziosa della nostra testata. La tua scrittura è precisa e per nulla banale, riesci a trasmettere ciò che sei e ciò che la musica ti trasmette tra le pagine di “Dalla A alla Z”, la rubrica che curi con attaccamento e passione. Sei un talento puro e genuino, il consiglio che posso darti è quello di preservare sempre il tuo punto di vista, di lottare per ciò in cui credi. Questa è la cosa più preziosa che puoi fare.
- Mattia Cantarutti: Mattia hai una predisposizione naturale nel riuscire ad analizzare la tua musica di riferimento sotto una luce nuova, cogliendo sfumature che spesso sfuggono. Proprio per questo motivo, la tua rubrica “Rap Italy” arriva a tutti e non solo agli amanti di questo genere in particolare. Attraverso ogni approfondimento, scopro anch’io qualcosa di nuovo e non posso che renderti grazie per il supporto e per i confronti costruttivi che ci scambiamo.
- Caravaggio: Caro Andrea, sei la prima persona che ho coinvolto quando mi sono ritrovato a pensare a nuove rubriche. Ho pensato subito a te perché i contenuti che sei solito pubblicare sui social li ho sempre trovati interessanti, oltre che adattabili alla “forma articolo”. Grazie alle tue “Storie di musica” ci permetti di approfondire storie conosciute e meno conosciute, attraverso la sintesi che è richiesta oggi, ma con la precisione senza tempo tipica di chi ama ciò che fa. È un onore avere averti a bordo.
- Pio Russo: Pio sei il nostro esperto radiofonico, ogni settimana ci conduci in un viaggio nel tempo e nello spazio. “Century Radio”, nome che ci appresteremo insieme a ribrandizzare visto che i cento anni dalla nascita della radio sono ormai passati, è una rubrica che di puntata in puntata si evolve e ci permette di scoprire e riscoprire trasmissioni importanti, personaggi fondamentali e aneddoti più che mai preziosi. Grazie per la tua passione, per il tuo impegno e per la capacità di non fermarti mai.
- Mister Y: Caro Mister Y, chiunque tu sia, sei riuscito a portare un tocco di mistero e di curiosità nel nostro team. La tua capacità di scrivere la conoscevo, essendo depositario della tua vera identità, sapevo che sarebbe stato un piacere leggerti. “Dietro le quinte” è lo spazio che curi con grande attenzione e che mette in risalto il tuo talento, ovvero il riuscire a esprimere la tua opinione sempre con garbo, senza mai ostentare il tuo punto di vista. È una dote che hanno i grandi e io sarò felice di ospitarti ogni volta che avrai qualcosa da dire. Questa è casa tua.
- Alessandra Locatelli: Alessandra sei una ragazza in gamba ed è davvero un piacere poter lavorare con te. La tua capacità di andare sulla notizia senza perdere il gusto della forma e senza disdegnare comunque l’approfondimento, è un valore prezioso per tutti noi. Grazie per la precisione e la freschezza che ti contraddistinguono, anche se provieni da un mondo completamente diverso da quello della musica, hai una predisposizione naturale anche per questo tipo di scrittura. Grazie per fidarti di me e per mettere in pratica i pochi consigli che ogni tanto mi permetto di darti.
Infine, un benvenuto speciale a Carola e Beatrice che, nelle prossime settimane, presenteremo ufficiale e che si occuperanno rispettivamente di una nuova rubrica dedicata ai libri e di una nuova rubrica sul mondo del cinema, incentrata principalmente sulle colonne sonore.
Che altro aggiungere ragazzi? A ciascuno di voi auguro buon lavoro e un’annata ricca di soddisfazioni, sia sul piano personale che professionale. Siete la miglior redazione che si possa avere, lo dico davvero, fosse per me vi vorrei sempre al mio fianco, ma è tanta la stima che nutro nei vostri confronti che sarei felice anche se questo non accadesse, perché vi auguro il meglio. Proprio per questo mi sento di dovervi una promessa: se mai un giorno dovessi impazzire, battere la testa, perdere il senno e togliervi il saluto nel caso in cui decidiate di imboccare altre strade… beh, vi autorizzo sin da adesso a offendermi pubblicamente. Il mio desiderio, infatti, è che ciascuno di voi possa seguire sempre il proprio cuore, crescere come persone e come professionisti, anche altrove, magari portandosi dietro un pezzetto di Recensiamo Musica e di quello che abbiamo costruito insieme. Vi stimo al punto che non potrei mai provare risentimento per voi, se non un’immensa e sincera gratitudine.
Concludo con un ultimo grazie, altrettanto importante, rivolto a chi ci legge e ci segue con affetto. Ogni contenuto è pensato per voi, prima di cliccare sul pulsante “pubblica”, ci chiediamo se ciò che stiamo per mettere online si merita o meno il tempo che dedicherete alla lettura. Al di là dell’essere d’accordo o meno sui contenuti, ci auguriamo solo che possa valere il vostro tempo. Questo ci spinge a decidere di pubblicare oppure rileggere e apportare le dovute migliorie. Ed è per questo che il dato che più ci soddisfa riguarda la media di permanenza sui nostri articoli, del tutto superiore alle tendenze del nostro tempo. Faremo in modo di continuare a meritare la vostra attenzione, questa è la promessa che ci sentiamo di rinnovarvi! Grazie a tutti e, come sempre, buona musica!