sabato 23 Novembre 2024

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Recensiamo Rap: Ecco tutto il rap di Sanremo, Rancore sublime, Achille Lauro versatile

Tutte le uscite dal mondo rap della scorsa settimana

Settimana sanremese che ovviamente porta con sè numerose proposte, molte delle quali a tinta rap, ecco quindi che ha spiccare il volo sul palco più importante d’Italia troviamo Rancore e la sua Eden (VOTO: 8,5), brano che conquista il premio come miglior testo della gara e semplicemente certifica il talento di dell’artista romano che, da semplice ospite con Silvestri l’anno scorso, quest’anno si prende la scena in solitaria e lo fa con un brano denso di rime e riferimenti che trova la sua forza anche nel martellante ritornello e nell’interpretazione intensa data dallo stesso Rancore sul palco, il tutto perfettamente arrangiato da uno dei migliori produttori del momento, ovvero Dardust, senza dimenticare la (super) versione della cover del brano Luce (Tramonti a nord est) (VOTO: 9) di Elisa realizzata insieme a La rappresentante di lista (disponibile anch’essa su tutte le piattaforme digitali). Missione compiuta.

Si prende la scena anche Anastasio che, entrando al Festival come uno dei favoriti, ne esce alla fine solamente con un tredicesimo posto con la sua Rosso di rabbia (VOTO 7-), un brano pieno di energia che ricorda Salmo e si appoggia ad una base densa di “schitarrate” e ad un ritornello capace di entrare facilmente in testa. Manca probabilmente l’effetto sorpresa che aveva contraddistinto i lavori precedenti del rapper e cantautore napoletano.

Parte male per colpa delle polemiche antecedenti al Festival invece Junior Cally, che ha però il merito di proporre sul palco un pezzo super fresco e ritmato, con uno dei testi più diretti della gara. No grazie (VOTO: 6,5) è una mini hit che in ogni caso rimane impressa e che ben si adatta alle caratteristiche del suo stesso autore. Fa muovere la testa pur non essendo assolutamente un testo leggero e anzi, contenga un sacco di riferimenti all’attualità e all’Italia.

Menzione speciale merita Achille Lauro che, in coppia con il fedele socio e produttore Boss Doms, porta sul palco la sua Me ne frego (VOTO 7), un brano che, pur essendo musicalmente più debole di Rolls Royce (presentata lo scorso anno), viene proposto con una messa in scena a forte impatto visivo che contribuisce alla creazione di un mondo nuovo. Un mondo creato dallo stesso artista, ora più che mai aperto ad ogni tipo di contaminazione. Achille Lauro, con questo brano, si dimostra semplicemente per quello che è, ovvero uno degli artisti italiani più versatili e certamente uno dei migliori performer.

Chiudono la rubrica le uscite precedenti di Shiva con il suo Routine EP (VOTO: 6), un lavoro che ha il merito di suonare moderno grazie alle produzioni curate per la maggior parte da Adam11 e di parlare con un linguaggio diretto, capace così di arrivare soprattutto al pubblico più giovane, Ntò che torna sul mercato con i suo singolo Nevada insieme a Clementino (VOTO: 7+), Bresh con Team (VOTO: 6,5), Chadia Rodriguez e la sua La voce di Chadia (VOTO: 5,5) e Sick Luke con Ali di farfalla mezzo pipistrello (VOTO: 6+) insieme a Side Baby.