venerdì 22 Novembre 2024

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Renato Zero, la grandezza di un artista che si emoziona pensando al pubblico e alla forza delle canzoni

Il cantautore romano si è speso in commoventi parole per il pubblico e la grandezza della musica

Ieri pomeriggio, nel corso della dodicesima puntata di ‘Domenica In’, Renato Zero è stato l’ospite di punta di Mara Venier per presentare al pubblico la sua nuova fatica discografica intitolata ‘ZeroSettanta’ che, composta di ben 3 nuovi album d’inediti (qui la recensione della terza parte e qui quella della seconda), ha avuto l’obiettivo di festeggiare i 70 anni del cantautore romano.

Tanti sono stati i temi trattati nel corso della lunga e sincera chiacchierata intercorsa prima di tutto tra due amici e poi da due indiscutibili colonne del panorama italiano. Si è parlato di gavetta, di violenza sulle donne, di esperienze di vita, di affetti, di amici scomparsi e ovviamente di musica. Un momento, però, ha toccato il cuore di milioni di telespettatori che hanno assistito, con numeri record, alla puntata domenicale rimanendo inermi difronte alla sincerità e alla profondità delle parole spese dal cantautore di ‘Triangolo’, ‘I migliori anni della nostra vita’ e tantissimi altri successi.

Un altissimo attimo di emozione, infatti, ha raggiunto sia Renato Zero che l’intervistatrice veneta che si sono dovuti lasciar andare a qualche secondo di silenzio e di irrefrenabile ed autentica commozione di fronte alla definizione del pubblico come “la ragione primaria” secondo il racconto del cantautore.

Zero ci ha tenuto a rivolgere il proprio grazie al pubblico che per tutti questi anni lo ha accompagnato e supportato spendendo bellissime parole che celano e custodiscono tutto l’affetto reale che un grande artista è in grado di provare per quella gente che, per 50 anni, l’ha reso ciò che è e che, senza ombra di dubbio, renderà lui e le sue canzoni immortali.

“C’è un silenzio di gratitudine, di conforto, di carezze per molti di loro che son venuti lì, si sono trasmessi questa fede, questa bella abitudine di venirmi a trovare” – ha detto Renato Zero. – “Questo fatto che un padre possa avere consegnato al figlio l’eredità di un pentagramma, di una storia, di una vita che non è marginale perché noi la musica la consideriamo così leggera e invece non è leggera: la musica popolare è la musica dei cuori, delle anime, delle speranze, della crescita, della guerra persino. Questa canzonetta ha fatto delle cose, al suo passaggio, veramente meravigliose. Io vorrei ringraziare tutti i miei amici: Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Lucio Dalla e tanti tanti altri. Perché si decide di fare questo soprattutto per gli esempi. Esempi che sono sempre meno in questo Paese. Quegli esempi ai quali vorremmo affidare il nostro coraggio, la nostra volontà di essere migliori. Io sono stato un piccolo esempio, una piccola luce nel buio ma loro sono un faro”.

Il livello emotivo è volato alle stelle ed è riuscito a veicolare importanti e fondamentali messaggi. Un artista è davvero grande quando si rende conto della fortuna enorme che il pubblico gli ha regalato e continua a regalargli con la propria presenza. Renato Zero questo lo ha compreso fin dall’inizio ed è riuscito ad incanalare questo affetto in una comunità reale, quella dei suoi “sorcini”, che ha superato di gran lunga il concetto contemporaneo di “fanclub” ma che ha assunto i veri tratti di famiglia. Una famiglia che ha riempito il vuoto di una solitudine che spesso l’artista è chiamato a vivere ed affrontare. Ma è altrettanto spesso proprio questa solitudine a dare origine all’arte, a quell’arte intramontabile delle grandi canzoni che tutti ricorderemo per sempre a prescindere dai gusti, dalle mode, dai momenti. Renato ha detto di essere stato “un piccolo esempio” ma, in realtà, con queste sue parole ha dimostrato, una volta in più, di essere un grande artista, un uomo che ha donato tutto sé stesso alla sua musica, alla sua gente, alle sue canzoni venendo ripagato, è vero, con un grandissimo successo, con grandi vantaggi e con sincero amore da parte del pubblico. Quell’amore, però, mai potrà raggiungere quello che un artista, davvero grande e davvero autentico, può arrivare a provare per la musica e per la propria gente. Una pagina meravigliosa da tenere sempre nel cuore e nella mente per chi vuol essere chiamato “artista”.

Renato Zero a Domenica In | Video

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.