giovedì, Marzo 28, 2024

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Riki: sei costretto a rivendicare record inesistenti perchè sei già passato di moda

Dal numero di album venduti ai tour sold-out passando per felpe, sfilate e profumi: Riki, sei già passato di moda

RikiRiki, alias Riccardo Marcuzzo. Ricordate? O avete inevitabilmente già soprascritto il file nel vostro hard-disk per mancanza di altro spazio con la più recente versione del “bello e impossibile” del nuovo cantante della TV?

Per coloro i quali se lo ricordano, e stando ad un nostro studio sono esattamente il 33,3% (con il 3 periodico!), il bel bamboccio canterino milanese ha iniziato da qualche giorno il suo primo tour live. Tour che, state ben attenti, culminerà con l’importante appuntamento al Mediolanum Forum d’Assago il prossimo 12 aprile.

Ma, per quel 67% della popolazione che ha già rimosso il suddetto file, provvedo subito a fare un piccolo recall: Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, nato a Segrate nel 1992 è stato il primo classificato della categoria “Canto” della sedicesima edizione di Amici di Maria de Filippi (2° nella graduatoria finale comprendente anche il ballo). Dopo il talent show ha conquistato la bellezza di 3 dischi di platino con il suo primo EP, Perdo le parole, certificato 3 singoli di questo suo progetto e pubblicato un nuovo album lo scorso 20 ottobre (Mania). Il punto è che da quel momento un po’ tutti ne abbiamo perso le tracce. Considerando le prime 15 settimane dalla pubblicazione del suo primo EP il giovane milanese aveva venduto oltre 225.000 copie tra album e singoli. Nello stesso arco di tempo dalla pubblicazione del suo ultimo album, invece, ne ha vendute 75.000. Qualcosa mi dice che non solo io ne ho perso le tracce…

Spulciando in giro ho capito che in questi ultimi mesi Riki si è dedicato a sfilare per D&G, ha pubblicato un singolo passato del tutto inosservato sia alle classifiche che alle radio (Aspetterò lo stesso), preso parte ad una colonna sonora altrettanto ignorata, lanciato nel mercato un profumo, un’agendina, un calendario 2018 e una lunga sfilza di maglie e felpe che attualmente arricchiscono il suo merchandising ufficiale durante i concerti. Tra queste c’è anche un’imperdibile maglietta (che ovviamente consiglio a tutti di comprare) che riporta tutti i record di questo accecante fenomeno. Fenomeno che, ahimè, è già una stella cometa in via di spegnimento. Ancora qualche settimana, giusto il tempo che Maria de Filippi accenda i riflettori del suo Serale sui già scalpitanti Einar, Irama, Carmen e Biondo.

Avevo già provato ad avvertire il buon Riki in passato del pericolo di mostrarsi troppo, di basarsi eccessivamente sull’estetica e su contorni irrilevanti per il mestiere del cantante ma, come è giusto che sia, non sono stato preso in considerazione. Perlomeno da lui, i suoi fan, invece, sono sempre molto “calorosi”. Poco importa perchè, alla fine, si sta dimostrando che avevo ragione fin dal principio: le tue vendite, caro Riki, si sono ridotte, come dimostrato poco sopra, di ben il 67%, il tuo tour di sold-out si basa esclusivamente sulle prevendite aperte mesi fa quando ancora la tua popolarità era alle stelle e prevede (ad eccezione della lodevolissima data al Forum d’Assago che, perdonami, sta diventando, però, una meta abbastanza abituè per quasi qualunque artista sufficientemente popolare) soltanto club o teatri da 2.000-3.000 posti massimo che sono occupati, per almeno il loro 25%, da sempre le stesse persone in ogni data che, tra l’altro, già iniziano a lamentare qualche atteggiamento non esattamente “galante” alla fine dei concerti quando scappi via fingendoti al telefono.

Sei sicuro Riki di poter ancora cavalcare l’onda? Di poter vantare ancora nuovi fantomatici “record”? Io, personalmente, ho sempre dei dubbi e oggi sono ancor di più di quelli di ieri. Forse, però, non è ancora troppo tardi e puoi tornare a fare della musica la tua vita mettendola davvero al centro, lasciando fuori le passerelle o la vita da star. Se vuoi fare il cantante è ora che tu torni a studiare canto, a elevare la tua scrittura e a cercare nuovi stimoli. Se, invece, punti a diventare il prossimo “divo” d’Italia… beh quella non è la mia materia per cui non so darti consigli ma mi auguro di non dover vederti presto opinionista del prossimo programma di Enzo Miccio contornato tra piume e paillette che nemmeno Malgioglio o a sguazzare timidamente tra le palme e le acque dell’Isla Desnuda dell’Honduras accusando qualcuno di aver fumato “la droga”.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.