“Ritorno ad amare” di Biagio Antonacci: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Ritorno ad amare” di Biagio Antonacci”
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2001 con “Ritorno ad amare” di Biagio Antonacci.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Ritorno ad amare” di Biagio Antonacci
Con “Ritorno ad amare”, pubblicata il 19 ottobre 2001 come anticipazione del fortunato album “9/NOV/2001”, Biagio Antonacci realizza una confessione d’amore che diventa atto di rinascita emotiva. Il brano, sorretto da un arrangiamento minimale e carico di pathos, è una ballata che parla di guarigione interiore, desiderio fisico, tempo perduto e ritrovato, ma soprattutto di una scelta: quella di tornare ad amare dopo un lungo inverno dell’anima.
L’intero brano è costruito come un flusso di coscienza, senza una struttura rigida: le frasi si rincorrono, si interrompono, si ripetono, riflettendo il tumulto interiore di chi torna a sentire, a desiderare, a vivere. L’incipit, “lascio le mie mani scorrer piano sulla pelle tua”, è il primo passo di un ritorno alla sensualità, al contatto, alla fiducia. È un gesto lento, quasi sacro, che apre la porta alla riscoperta di sé attraverso l’altro.
Una delle intuizioni più toccanti della canzone è l’idea che il tempo sia “il danno peggiore” nell’amore. È un concetto tanto semplice quanto devastante: non è solo la distanza a ferire, ma l’attesa, il vuoto, la mancanza di presenza. L’insistenza sull’attesa, “ore, ore, ore, ore solo ad aspettare”, rende tangibile la frustrazione, la necessità quasi fisica di un incontro, di un segnale, di un ritorno.
“Ritorno ad amare” è una canzone sospesa tra il sussurro e il grido, tra la delicatezza e l’urgenza, che racconta come l’amore possa ancora essere cura, rinascita, verità. Biagio Antonacci firma qui uno dei suoi testi più intensi e viscerali, senza la paura di mostrarsi fragile, umano, autentico. In un tempo che spesso ci distrae, questo brano invita ad ascoltare il cuore quando torna a battere, e a riconoscere quel battito come un nuovo inizio.
Il testo di “Ritorno ad amare” di Biagio Antonacci
Lascio le mie mani scorrer piano sulla pelle tua lascio
che all’arrivo dei miei sensi sarai tu ad aprire come basta poco
….”dopo troppo”…
riascoltare il canto tira fuori in me….
quello che ho lasciato dentro
ho lasciato riposare l’infettiva gelosia
che tu con un sorriso “che non pensa” hai risvegliato in me
troppo tempo troppo tempo……..
senza mai sentire mai lo stomaco che chiude e che non chiede nulla a parte te
e ritorno ad amare con te….e mi sento sincero tanto da parlarti di me…..tanto per parlare di me io ritorno, io ritorno…..
io ritorno ad amare….
ore,ore,ore,ore, ore fermo ad aspettare!!
orientarsi nei tuoi occhi per sapere dove andare nascere e morire in te…
come fa da sempre il sole il sole……
il sole io non ho paura e voglio viverti per come sei
e fino all’ultimo momento penserò che sia per sempre stammi dentro,
stammi dentro e non sentirti stretta mai e così basta un giorno per te…….
per dirmi certe parole io che credo che nell’amore………
il tempo è il danno peggiore io ritorno,
io ritorno…..
io ritorno ad amare ore,ore,ore,ore,ore,
….solo ad aspettare!!
orientarsi nei tuoi occhi per sapere dove andare nascere e morire in te…….
come fa da sempre il sole lascio le mie mani scorrer piano sulla pelle tua
lascio che al risveglio dei miei sensi sarai tu a sentire
come basta poco….dopo troppo…
riascoltare il canto sto tornando
sto tornando,
io sto tornando