Ritrovamenti: spazio a “Arcobaleni” di Francesca Michielin

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. Oggi parliamo di “Arcobaleni” di Francesca Michielin.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “Arcobaleni” di Francesca Michielin
Presente all’interno di “Riflessi di me”, album d’esordio di Francesca Michielin del 2012, “Arcobaleni” è una ballad ritmata e dal testo fluido, ricco di rime e di una certa profondità. Il ritornello, allegro e orecchiabile, ha tutte le caratteristiche di un brano radiofonico, eppure la canzone è oggi pressoché sconosciuta, persino tra i fan più affezionati dell’artista veneta.
Da quell’album, oltre al successo dell’Ep “Distratto”, pubblicato durante la sua partecipazione e vittoria a X-Factor nel 2011, vennero scelti come singoli “Sola”, “Tutto quello che ho” e “Se cadrai”. Probabilmente si trattò di decisioni dettate principalmente dalla discografia, considerando la giovanissima età di Francesca e la guida ancora fortemente esterna della sua carriera artistica. Tuttavia, nessuno di questi brani riuscì a eguagliare la popolarità di “Distratto”, restando ben lontani dall’impatto del debutto televisivo.
Con il tempo, Francesca ha saputo costruirsi una solida identità musicale, trovando una voce più energica e autentica nei lavori successivi e poter imporre anche le proprie idee e maturità artistica all’interno degli album successivi. Anche per questo “Arcobaleni” è rimasto nell’ombra, non essendo stato scelto come singolo e finendo poi per perdersi nel vasto successivo repertorio della cantautrice.
I numeri ne sono la prova: “Arcobaleni” conta poco più di 400.000 ascolti su Spotify, con una media di appena 15 riproduzioni giornaliere. I singoli promossi hanno risultati leggermente migliori: “Tutto quello che ho” supera di poco il milione di stream, “Se cadrai” si ferma oltre il mezzo milione, mentre “Sola” è l’unico brano a raggiungere i 2,5 milioni di ascolti sulla piattaforma. (Fonte: kworb)
L’intento dell’album di debutto sembrava avere tutte le sembianze e le intenzioni di indirizzare Francesca Michielin verso un percorso vicino a quello di artiste come Elisa o Laura Pausini ad esempio. Molte tracce di “Riflessi di me” richiamano infatti quelle sonorità, sia per le melodie che per l’impronta vocale della Michielin. Il disco ottenne una discreta considerazione, ma fu soprattutto un punto di partenza: una base da cui la giovane cantautrice poté evolversi artisticamente nei lavori successivi e plasmarsi con lavori decisamente più personali, capaci di caratterizzare in una maniera unica il suo percorso musicale.
“Arcobaleni”, come l’intero progetto di debutto, rappresenta dunque una tappa iniziale, forse acerba ma fondamentale, che ha contribuito a far emergere l’artista matura e indipendente che Francesca Michielin è oggi. Una musicista capace di unire talento, dolcezza e autenticità, conquistando nel tempo un pubblico sempre più ampio e fedele.