Ritrovamenti: spazio a “Difendimi per sempre” di Alessandra Amoroso
Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Marco Zollo
Benvenuti a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non avendo rappresentato a livello promozionale un progetto discografico, hanno continuato a vivere nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Marco Zollo ci guiderà in un viaggio attraverso melodie e testi mai dimenticati, ma che meritano di essere riscoperti. Difendimi per sempre Amoroso
Queste perle musicali, raccontano spesso storie profonde e universali, e rappresentano sfaccettature meno conosciute degli artisti di riferimento, al punto da vivere una vita propria. In ogni puntata scopriremo insieme un pezzo del passato che, per qualche motivo, ha saputo sfidare il tempo e trovare una sua dimensione nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “Difendimi per sempre” di Alessandra Amoroso
Ci sono oltre 7 milioni di ascolti su Spotify, e dico 7 milioni, per una canzone che è riuscita a fare passi da gigante nonostante non sia stata partorita in tempi di streaming e né tantomeno per le radio: “Difendimi per sempre”. Con un titolo così ci si immaginerebbe una roba troppo melensa. Bene, non è questo il caso.
Il brano è la quinta traccia di “Amore puro”, l’album del 2013 che ad un anno dalla pubblicazione aveva già totalizzato più di 100mila copie vendute. E si presenta solo in apparenza come una ballad romantica tutta arrangiata alla pop maniera, con suoni classici e puliti, senza elettronica e senza effetti speciali. Mentre la musica è firmata dal chitarrista e arrangiatore Davide Tagliapietra e da Tiziano Ferro, co-produttore dell’intero album assieme a Michele Canova Iorfida, il testo è stato curato dallo stesso Ferro che nel 2014, nella sua raccolta “TZN – The Best Of”, lo ha riproposto col medesimo vestito sonoro dell’originale. Dire quale sia la versione migliore quindi non ha molto senso, è puramente una questione di gusti, di voci.
“Non voglio rimanere più. […] E voglio dare via tutto e non guardarmi mai più indietro. Perché ogni volta che l’ho fatto il tempo mi ha ferita”. Le intenzioni sono chiare: ci troviamo di fronte ad una donna che vuole superare la nostalgia che la contraddistingue, liberandosi di tutto ciò che le ricorda il suo passato più doloroso. E con quel piglio a metà tra sofferenza e attaccamento alla vita, l’Amoroso ce lo fa sentire. In fondo qui c’è bisogno di imparare a scrivere un futuro migliore per sé.
“E porto a letto tutto il mondo che ho chiuso dentro la mia testa per riconoscere allo specchio ciò che di me resta. Parlami! Ti ricordavi di me? Pensaci! Ci siamo visti nei miei sogni”. E così emerge prepotente la sua voglia di capirsi, di ripartire da un punto zero. Il suo desiderio di confidarsi con la propria anima. Sì, il fatto che lei si rivolga a qualcuno potrebbe anche essere un grido di aiuto che fa direttamente a se stessa, e magari anche alla sé di ieri. E allora ecco che la struttura della canzone si sbroglia in scioltezza fra strofa, ponte e… ritornello.
“Difendimi per sempre, amore mio, almeno tu, in questi angoli del mondo agonizzante di bugie. Rimane la ferita. Rimane la mia vita. […] Riesco a non arrendermi se ci sei tu a difendermi”. Amore mio? Ma come? Non stavamo dicendo che la persona alla quale la protagonista si rivolge potrebbe essere se stessa? Certo. Potrebbe essere. È una mia rilettura personale. Non è detto che lo sia. Può darsi invece che l’intento degli autori sia più semplice, ovvero che alla fine questa donna chieda unicamente al suo partner di starle vicino per proteggerla da ogni avversità. Perché no? La canzone, per come è stata scritta, non perderebbe minimamente di forza. Ma a me piace pensare che sia la protagonista a chiamarsi “amore mio”, per ammettere quell’amor proprio che alle volte diventa necessario per affrontare il cambiamento.
E così facendo la frase “Riesco a non arrendermi se ci sei tu a difendermi” potrebbe rappresentare la svolta, un passo decisivo verso se stessa. Verso se stessi, verso di noi quando ci sentiamo sull’orlo della rinascita. È come se in queste note la persona si sdoppi e diventi da una parte consigliera e dall’altra sua fedele ascoltatrice. Per ricordarci che dopo tutto dobbiamo essere noi i primi a volerci bene, i primi a credere in noi stessi. Soprattutto nel momento della rivincita, quando siamo pronti per tirare una linea e ricominciare.
Per il suo essere canto collettivo “Difendimi per sempre” è stata presente anche nelle ultimissime tournée di Sandrina e in svariati eventi contestuali, come il concerto che ha tenuto quattro anni fa nel Reward Music Place di Radio Italia o quello svolto a Radio Subasio nel 2024. Mettendo assieme le versioni dell’Amoroso e di Tiziano, su YouTube conta un complessivo di circa 8,6 milioni di view. E sempre su YouTube la canzone ha macinato milioni di click anche su video non ufficiali. Insomma, il pubblico non si è risparmiato mai. Curiosità: inizialmente il brano si sarebbe dovuto chiamare “Difenditi da me”, e infatti alla SIAE è tuttora registrato così.