Ritrovamenti: spazio a “E ancor mi chiedo” di Eros Ramazzotti

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. Oggi parliamo de “E ancor mi chiedo” di Eros Ramazzotti.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “E ancor mi chiedo” di Eros Ramazzotti
Inserita in “Stilelibero”, ottavo album di Eros Ramazzotti pubblicato nell’ottobre del 2000, “E ancor mi chiedo” rappresenta una delle pagine più intime e raffinate dell’intera discografia del cantautore romano.
Un brano che si discosta dalle hit più immediate e radiofoniche con cui Ramazzotti ha conquistato il grande pubblico. Qui i ritmi rallentano: la canzone è infatti lenta, flemmatica, riflessiva. Non di semplice assimilazione, certo, ma autentica, personale, poetica. Lontana da quelle rime che lo hanno reso celebre fin dagli esordi, quando nel 1984 vinse il Festival di Sanremo Giovani con “Terra promessa”.
Lo stesso album “Stilelibero” non è tra i più ricordati della sua carriera, sebbene abbia contenuto alcuni singoli di rilievo. Oltre a quella di maggior successo: “Fuoco nel fuoco”, vennero promossi come singoli “Un angelo non è”, “Più che puoi” (in duetto con Cher), “L’ombra del gigante” e “Per me per sempre”.
Tra queste, solo “Fuoco nel fuoco” rientra oggi, secondo i dati di Kworb, tra le 15 canzoni più ascoltate di Ramazzotti. “Più che puoi” si piazza al 26esimo posto grazie alla collaborazione internazionale, mentre “Un angelo non è” si ferma alla 50esima posizione, “Per me per sempre” alla 71esima e “L’ombra del gigante” addirittura all’86esima.
In questo contesto, era prevedibile che un brano così poco radiofonico come “E ancor mi chiedo” non potesse scalare le classifiche. I numeri parlano chiaro: 217esimo posto nella discografia streaming di Ramazzotti, poco più di 800mila ascolti totali e una media giornaliera di circa 400 riproduzioni. Dati tutt’altro che esaltanti, ma perfettamente coerenti per un pezzo mai promosso come singolo e raramente, se non mai, inserito nelle scalette live.
Eppure, proprio per questo, “E ancor mi chiedo” merita un riconoscimento speciale. Ramazzotti qui osa, scegliendo una strada introspettiva e fuori dagli schemi, in un momento storico in cui la musica stava virando verso sonorità più veloci e meno intimiste. Una scelta coraggiosa, che aggiunge spessore alla sua produzione e testimonia come, anche all’apice della popolarità, Eros non abbia avuto timore di esplorare territori meno battuti, rischiosi e impervi.