Ritrovamenti: spazio a “L’uragano Meri” di Eros Ramazzotti

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. “L’uragano Meri” di Eros Ramazzotti.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “L’uragano Meri” di Eros Ramazzotti
Dopo aver puntato i riflettori su Nek la scorsa settimana, prosegue il viaggio di “Ritrovamenti” tra le pagine meno note del pop italiano con una rilettura di “L’uragano Meri”, brano tratto dal settimo album in studio di Eros Ramazzotti, intitolato “Dove c’è musica“, pubblicato nel maggio del 1996 per l’etichetta DDD. Un disco fondamentale nella carriera dell’artista romano, che ne ha curato anche la produzione.
Distribuito anche in lingua spagnola “Donde hay música”, l’album ha rappresentato un autentico successo internazionale: disco d’oro in Brasile, Repubblica Ceca, Polonia e Germania; disco di platino in sedici Paesi; e disco di diamante in Italia, dov’è rimasto al vertice della classifica per ben sedici settimane consecutive, superando 1,5 milioni di copie vendute.
Tra le dodici tracce dell’album, ecco “L’uragano Meri”, una canzone che racconta l’incontro travolgente con una giovane donna capace di sconvolgere la vita del protagonista, come un uragano appunto. Il brano si distingue per un’introduzione musicale incisiva, un ritmo semplice e un testo diretto, fedele allo stile comunicativo di Ramazzotti.
Tuttavia, nonostante l’intensità della narrazione, “L’uragano Meri” non ha mai raggiunto la notorietà dei singoli di punta dell’album, come “Più bella cosa”, dedicata all’allora compagna Michelle Hunziker, o “L’aurora”, toccante omaggio alla figlia Aurora.
Eppure, seppur rimasto ai margini della popolarità mainstream, il brano ha mantenuto nel tempo una discreta visibilità. La versione rimasterizzata su YouTube ha superato le 400mila visualizzazioni, mentre gli ascolti in streaming digitale si attestano oltre le 1.600 riproduzioni, piazzando la traccia al 142esimo posto tra i brani del repertorio di Eros Ramazzotti (inclusi quelli in spagnolo), secondo i dati forniti da Kworb. La versione ispanica conferma una ricezione analoga, testimoniando un apprezzamento costante anche da parte del pubblico internazionale.
Nonostante l’assenza di una forte impronta melodica e testuale, “L’uragano Meri” ha trovato spazio in più occasioni all’interno delle scalette dei concerti di Ramazzotti. Una scelta non casuale, che rivela la volontà dell’artista di ridare vita a un brano spesso trascurato, offrendo al suo pubblico l’opportunità di riscoprirlo dal vivo e di reinterpretarne il valore al di là del successo commerciale.
Una canzone, dunque, che vive di una seconda esistenza silenziosa, alimentata dalla coerenza artistica e dall’attaccamento di Eros Ramazzotti al proprio repertorio, anche nei suoi episodi meno celebrati.